«Sulla pericolosità della cannabis c’è disinformazione e conformismo. I ragazzi hanno bisogno di adulti che si curino di loro»

Di Benedetta Frigerio
30 Settembre 2014
Intervista allo psicoterapeuta Claudio Risé: «La stampa e il governo l'hanno trasformata in droga innocua, ma anche i genitori la tollerano mascherando il proprio cinismo»

«Conformismo e indifferenza fanno a pugni con l’evidenza: la cannabis è pericolosissima, forse è la droga più pericolosa perché la più diffusa e tuttora la base di partenza per le altre. Lo confermano tutti gli studi e le ricerche scientifiche e anche l’Onu». Claudio Risé, psicoterapeuta e autore del libro Cannabis. Come perdere la testa e a volte la vita, ha sempre avuto una posizione molto netta a proposito delle cosiddette “droghe leggere”, ancora al centro in Italia di una campagna che ne vuole la completa liberalizzazione e ne magnifica le proprietà terapeutiche.

Il dipartimento antidroga degli Stati Uniti ha accusato il New York Times di condurre una campagna faziosa e superficiale a favore della liberalizzazione della cannabis. Eppure, quando fu legalizzata in Colorado, Obama strizzò l’occhio alla legge. Come mai questa schizofrenia?
Esiste un conflitto. Bisogna ricordare che la decisione fu del Colorado e che gli Stati Uniti sono una confederazione dove i singoli stati legiferano autonomamente entro certi limiti, ma già allora l’Onu dichiarò che la legge violava la Convenzione sugli stupefacenti del 1961 cui gli Stati Uniti avevano aderito. Sul governo americano ha pesato il fatto che il partito democratico di Obama è da sempre a favore della legalizzazione della marijuana. Decisiva è la pressione esercitata sulla questione da multinazionali del tabacco e conglomerate dell’intrattenimento che hanno pronti da tempo progetti per l’inserimento di cannabis nei loro prodotti e circuiti. Queste aziende hanno goduto di vistosi rialzi nelle quotazioni in borsa da quando il Nyt ha cominciato la sua campagna. La cannabis non è un’ideologia ma un’enorme fonte di denaro per chi la produce e partecipa in varie forme ai guadagni della sua vendita.

«Una canna ogni tanto non ha mai fatto male a nessuno». Una ritornello che dopo cinquant’anni continua a ripetersi.
Ho dedicato il libro ad alcuni amici, elencati per nome, che sono morti per colpa di questo ritornello. Comunque, come l’Onu ricorda in ogni occasione sulla base di ricerche e verifiche incontrovertibili, la cannabis non solo induce dipendenza, ma può danneggiare il quoziente intellettivo, le performance scolastiche e lavorative e compromettere l’abilità alla guida. Oggi, come dimostra l’aumento dei ricoveri per l’uso di cannabis, i livelli di Thc (tetraidrocannabinolo) delle canne sono molto aumentati e il principio attivo viene persino mischiato con sostanze che lo rendono ancora più pericoloso. Ma anche lo spinello classico viene assorbito dagli organi, incidendo, ad esempio, sulla sterilità e sugli apparati sessuali. Infine, mi chiedo: «Come mai gli Stati più liberali, come l’Olanda, lasciano libera la vendita ai consumatori stranieri, ma cercano di limitare il più possibile il mercato interno?»

Gli studi scientifici mostrano la pericolosità della cannabis, i dati sugli effetti in Colorado sono allarmanti, la Gran Bretagna ha pubblicato numeri crescenti sulla schizofrenia fra i giovani dipendenti dalla marijuana. Eppure è ancora percepita come una sostanza innocua. Come mai?
Considero la cannabis una droga particolarmente devastante, peggiore delle altre proprio perché appare innocua. La rivista Nature, che pur la considera leggera, la mette tra le più intossicanti. Sono noti e stradocumentati i rischi di successive schizofrenie e depressioni che genera nella psiche, soprattutto nei ragazzini al di sotto dei 15 anni. Tutti gli Stati sanno questo. Ma restano contraddizioni e interessi. Ad esempio, in Italia l’Osservatorio della droga diretto da Giovanni Serpelloni ha fatto un ottimo lavoro, ma dall’altra parte campagne mediatiche e politiche trasversali incuranti delle bibliografie ufficiali sui danni della cannabis spingono verso la liberalizzazione.

Si riferisce alla decisione del governo di far produrre la cannabis dallo Stato per inserirla in alcuni farmaci e alla campagna mediatica che ne parlano come panacea di ogni dolore?
Conosco i danni della cannabis e sono contrario a questa sostanza. Se però, come con ogni veleno, gli Istituti di Sanità nazionali e internazionali riconoscono a preparati medici che lo contengono proprietà terapeutiche, questi farmaci devono venire prescritti con ricetta e venduti in farmacia, come l’Onu chiede. Naturalmente, come ogni farmaco, anche questi avranno effetti collaterali che dovranno essere accertati dalle istituzioni sanitarie e segnalati sui fogli illustrativi di accompagnamento. Presentarli come fossero una panacea è grave perché droga e malattia sono questioni serie, dove in gioco c’è la vita, la sua qualità o disfacimento, e la morte. Banalizzarle alimenta un cinismo intossicante.

riseLa stampa fa la sua parte, ma che ne pensa del decreto del governo Renzi che ha abolito la distinzione tra droga pesante e leggera?
È appunto un atto di cinismo semplificatorio. Ho apprezzato invece Giuseppe Remuzzi che sul Corriere della Sera ha sfatato molti miti, non solo sui danni della cannabis, ma su quelli legati alla riduzione del controllo dello spaccio. Aggiungo che l’Onu stesso nelle sue agenzie di controllo della salute e della criminalità illustra i collegamenti tra criminalità e mafie con le doghe, a cominciare dalla più diffusa, la cannabis.

Oggi la cannabis è sempre più diffusa fra i giovani. Parlare loro dei pericoli può aiutarli davvero?
È indispensabile. I ragazzi non sono stupidi, ma purtroppo certe cose non le sanno nemmeno i loro genitori. Persino certi cattolici chiudono gli occhi. C’è molta ignoranza e conformismo. Eppure la questione è centrale: la droga toglie la libertà e quindi rende impossibile ogni educazione.

Oggi si fa di tutto pur di anestetizzare il dolore o per evadere da una vita che pare non rispondere ai nostri desideri. I ragazzi usano la droga anche per questo. Può bastare l’informazione?
I ragazzi hanno bisogno di adulti che si curino di loro. Che sappiano i danni della droga, che non chiudano gli occhi e intervengano se la usano. Adulti capaci di soffrire con loro, persone che amano la vita così com’è e che desiderino camminare al loro fianco, consapevoli che anche i comportamenti ribelli fanno parte dell’adolescente, come i turbamenti. Dolore, ribellione, incertezze, tutto questo non deve essere eliminato o coperto, come vuole la droga, ma percepito come parte di un cammino per arrivare a una meta, un motore per cercare e trovare se stessi. Ciò chiede che l’adulto ci sia e sia interessato a fare lo stesso cammino con il giovane ricordandogliene sempre lo scopo: la realizzazione di sé e l’incontro con l’altro. Il resto è un permissivismo opaco, che maschera appena il disinteresse e la paura della vita. Innanzitutto nei più grandi.

@frigeriobenedet

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36 commenti

  1. mik

    Menelik,
    quando dici “Veronesi è il solito nome, il quale si è dichiarato favorevole, ma ANNI FA…” forse perché fai fatica a leggere questo lancio adnkronos del 19 agosto scorso?
    http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2014/08/19/droga-veronesi-danni-marijuana-praticamente-inesistenti_jqYk9uwri9O2uvnSIkOTGJ.html

    E quando parli de “le solite ricerchine commissionate a tavolino” ti riferisci forse al gruppo Serpelloni, così onesto che cita solo le parti degli studi che gli tornano utili omettendo completamente tutti gli altri risultati della ricerca, cercando di giustificare con test di laboratorio l’immane buffonata della “teoria del passaggio”
    molto in voga negli anni ’70 ma che è stata ampiamente sconfessata e ormai la sostiene solo Giovanardi?

    Siete talmente a corto di argomenti che vi rifugiate sempre nelle solite ipocrisie, come ad esempio i minorenni, come se qualcuno favorevole alla legalizzazione avesse mai detto che sarebbe giusto farla fumare ai minorenni (come poi se i minorenni non siano già pienamente nella condizione di accedervi, legale o no).

    Ragiona piuttosto in termini storici, analizza la storia dell’interazione tra cannabis e uomo negli ultimi 2000 anni durante la maggior parte dei quali è stata una delle piante più coltivate del pianeta e studia la storia di come è diventata illegale e perché e vedrai che li c’è stato il grande business, il vero giro di soldi.

  2. giuliano

    l’importante è proibire il tabacco che alla droga e alla sua distribuzione gratis ai giovani ci pensa lo stato attraverso il SSN. Così i giovani avranno il vero aiuto (a morire)

  3. Emanuele

    …permettetemi un’osservazione.

    l’accostamento cannabis-alcol è del tutto assurda.

    Prima di tutto, chi si beve un bicchiere di vino o un brandy non lo fa certo per gli effetti psicotropi dell’alcol in essi contenuti, ma per il gusto, a meno che non sia un alcolista. Viceversa, la stragrande maggioranza di chi si fuma uno spinello, lo fa solo per gli effetti psicotropi, non certo per il gusto di fumarlo.

    Ci sono, del resto, decine di sostanze (solventi, carburanti, colle, etc.) che possono dare effetti psichici e qualche disgraziato ne abusa.

    Accusare lo stato di lucrare sulle bevande alcoliche ma di proibire le droghe non ha molto senso, sarebbe come accusarlo di mettere l’iva sull’acqua ragia perché se la sniffi ti sballi.

    Quindi, l’ebrezza è un’uso sbagliato di una cosa (vino, birra, wiskey, etc.) nata per deliziare il palato, lo spinello nasce solo per drogarsi… la differenza mi pare evidente…

    1. yoyo

      Mica vero. Sapendo che altera la percezione psichica, c’è chi l’alcool se lo versa negli occhi.

  4. Ale

    Cos’è la cannabis?

    1. yoyo

      Una droga dannosa che si fa passare come caramelle.

  5. Sergio

    Da un Governo che incentiva il gioco d’azzardo per gli introiti fiscali che ciò comporta, infischiandosene di ludopatie e famiglie distrutte da questa dipendenza, non vedo perchè sorprendersi se viene considerata anche la legalizzazione delle droghe leggere e della prostituzione.
    Vuoi mettere quante tasse in più lo Stato incasserebbe?!
    Poi qualcuno mi deve però spiegare la differenza tra criminalità organizzata e Stato legale…

  6. carlo56

    Siete scandalosi: rubate soldi agli italiani con il finanziamento pubblico per fare disinformazione. Benedetta Frigerio…….ma dove le tiri fuori tutte le stronzate che scrivi. Quanto ti paga la mafia?

  7. Menelik

    ma secondo te uno può davvero intavolare una discussione con voi proibizionisti? falsi e bugiardi ma li leggi gli articoli??questo pseudo articolo l’hai letto?? nbè che discussione vuoi??? fanno bene a trollarvi, questo vi meritate!

    1. Menelik

      …sei un falso, ed anche un vile.
      Vile perché ti nascondi dietro nick rubati agli altri, in questo caso a me.
      Diceva bene il vecchio Padoa Schioppa a definirvi bamboccioni.
      Io porto argomenti solidi contro la droga, tu ladro di nick, non sei in grado di controbatterli.

  8. Nino

    io sono contro le droghe (se è per questo anche contro il fumo), solo che non basta solo proibire (lo si è visto anche con le droghe pesanti) se poi in parallelo non si educa e non si pianificano interventi per ridurre il disagio sociale che spesso è l’anticamera della droga

    1. Menelik

      …ma non l’hai ancora capito?
      Un conto è proibire, altra cosa è propagandare come fosse una cosa fichissima, socialmente accettabile e direi anche auspicabile.
      Per anni questo è stato fatto con canzoni, discorsi pseudo-impegnati a senso unico, che hanno creato solo luoghi comuni smentiti dalla realtà dei fatti.
      Immagina l’impatto che hanno su un adolescente, quando le tue esperienze di vita non sono ancora formate e sei come una spugna, raccogli quello che ti suggerisce il mainstream.
      Quando te ne accorgi della stronzata che hai fatto, ci sei dentro fino al collo.
      Il fatto è che la droga è come la corrente elettrica: quando resti folgorato vorresti tirarti fuori ma non riesci a dominare i tuoi muscoli, ci deve essere un intervento esterno che ti stacca altrimenti muori (si chiama tetanizzazione il fenomeno, e ti conduce alla morte).
      Così la droga: vuoi uscirne perché sei cosciente che così non va bene, o crepi o diventi matto. Ma i tuoi buoni propositi svaniscono improvvisamente quando cessa l’effetto a breve termine e senti che ne desideri ancora.
      Le uniche eccezioni sono gli allucinogeni e i dissociativi, ma danno altro tipo di problemi.
      Lì abbiamo a che fare con problemi mentali, se non hai la mente più che salda.
      Se hai problemi psicologici, vai via di matto, sono potenziati all’inverosimile (una volta lo chiamavano l’acid test….una follia).

  9. Menelik

    brutti drogati dovete andare via da questo sito! qui vogliamo solo proibizionisti originali! abbasso la droga , viva il duce!!!!!!!!

    1. Menelik

      Credi di essere furbo, vero?
      Invece fai solo mostra della tua disonestà, fregare il nick agli altri.
      Proponi qualcosa di serio, se ne hai il fegato, invece di nasconderti dietro il paravento di nick occasionali o fregando il nick agli altri per seminare confusione.
      Ecco cosa sono i vostri argomenti, immondizia intellettuale, con cui vi illudete di controbattere esperienze vissute sulla propria pelle e viste a testimonianza su quella degli altri.

  10. Menelik

    A voi troll (o a te troll):
    postate commenti col vostro nick con cui vi siete registrati la prima volta, senza NASCONDERVI dietro nick estemporanei solo per fare trollaggio.
    Siete davvero “coraggiosi”.

  11. Marco

    La sostanziale legalizzione delle droghe leggere è solo uno degli obiettivi dei governi di sinistra che si sono succeduti in italia in questi ultimi tre anni.
    La sinistra sta tentando di impostare la società civile italiana secondo i suoi canoni e il suo modello: legalizzazione droghe leggere, matrimoni gay, disfacimento della famiglia naturale coi divorzi lampo, fecondazione eterologa, apertura indiscriminata delle frontiere agli extracomunitari, ecc.
    Stanno devastando l’Italia, e senza neppure aver ricevuto un formale mandato elettorale.

    Renzi, da ex boyscout, non ha niente da dire in proposito? Si faceva le canne anche lui quando era coi “lupetti”? La realtà è che Renzi non è migliore dei suoi predecessori, appartiene a un partito di sinistra e si vede.

    1. yoyo

      Le droghe leggere sono un totem del 1968. È da allora che ci provano. Comunque è da un po che gli agesci sono schiavi del progressismo.

    2. Menelik

      Facciamo un esame a tavolino senza pregiudizi.
      Chi sono i più sfegatati sostenitori della liberalizzazione delle droghe?
      I RADICALI in primis, gli storici sostenitori della cannabis e delle smart drugs, cioè FAVOREVOLI AL LORO USO E DIFFUSIONE. Sono poi tolleranti verso le altre droghe. TUTTE. (Non sostenete il contrario, perché per due anni sono stato anche tesserato degli Antiproibizionisti, frequentavo quotidianamente il loro sito e non solo. Parlo per testimonianza diretta su questo punto. Loro legalizzerebbero tutto, ma sono a favorevoli all’uso solo di cannabis e smart, tra cui funghi e salvia divinorum e kratom e compagnia bella che vendono negli smart olandesi).
      Secondo voi i Radicali sono di sinistra?
      Vi risulta che Pannella membro di SEL?
      Vi risulta che Capezzone sia uno dei leaders di SEL?
      Et secundis, I GRILLINI.
      Secondo voi è di sinistra il Mov 5 Stelle?
      Raccoglie persone da sinistra e da Forza Italia, più o meno in egual misura.
      Chi vota il Mov 5S in casa può avere anche il busto del Duce (ne conosco uno, infatti).
      Il Mov 5S fornisce, tra l’altro, anche la maggioranza dei troll che fanno la guerra civile da tastiera contro di noi in questo sito.
      Parte della sinistra, è vero, storicamente è favorevole alla cannabis e le smart drugs.
      Ma PARTE, non tutta.
      La sinistra studentesca, non quella operaia.
      La sinistra operaia ha della cannabis la stessa opinione che ne hanno alla sezione antidroga della Questura.
      Ma SEL non è la sinistra operaia, è la sinistra intellettuale.
      Storace, comunque, è contrario.
      Anche Fini, ma non certo molti altri di ex-FI ex-PDL.

      1. giuliano

        caro Menelik, hai ragione in parte, è vero che i promotori sono i radicali, ma la sinistra ha sempre sposato in toto queste battaglie e lo si è visto nelle piazze e nei parlamenti e senza di essa i radicali non sarebbero andati da nessuna parte. La famosa “sinistra operaia” non esiste più da un pezzo, ora conta quella culturale e studentesca ovvero la sinistra globale ed essa conduce queste battaglie rovinose.
        N.B. i radicali sono anche loro una costola della sinistra

        1. yoyo

          I radicali sono una riedizione novecentesca del estremismo giacobino. Non a caso usano la marianna per simbolo.

      2. maperfavore

        caro Menelik mi dispiace che ancora adesso ci sono persone come te che non riescono ad avere una mentalità aperta e, anche di fronte all’evidenza, sono ancora qui come vecchi bacucchi a menar bandiera per vietare e vietare. D’altronde condivido con te il dolore per le vite spezzate a causa di queste sostanze..
        Purtroppo però, riesci solo a vedere con un occhio, ossia i danni fisici e mentali, in particolare sui nostri giovani. NIENTE DI NUOVO.
        Se apri l’altro forse vedi i profitti delle mafie( vai a fare un salto in sudamerica), che si sono arricchite quanto gli stati, le carceri piene, i malati senza un valido aiuto, la privazione della libertà…mentre le altre dipendenze per un buon bigotto come te sono validamente accettate, quali alcol, tabacco(nicotina=cocaina) internet, shopping per non parlare dei disastri che il gioco d’azzardo sta facendo.

        Caro Nixon2 la legalizzazione di TUTTE le droghe finalmente arriverà.
        Se noi siamo lo stato e ci vogliamo bene, allora ogni cittadino dovrà essere informato sui rischi. Si dovrebbero fare anche più studi per i processi di disintossicazione e di prevenzione ovviamente. Questo dovrebbe essere uno stato moderno, non il tuo vecchio e logoro.

        1. Menelik

          Ma piantatela co sti luoghi comuni, che siete ridicoli.
          Ma porco mondo, ti vuoi stordire di canne?
          E fallo, ma rispetta tutti gli altri, e che sono la netta maggioranza, che hanno diritto ad essere tutelati contro i danni delle droghe, in primis della mariuhana.
          Io educo i miei figli a dire sempre no alle droghe, che chi prende le droghe è un cretino adesso da giovane, e da grande sarà un fallito.

          1. maperfavore

            Ti invito a rileggere quello che ho scritto( è importante capire anche cosa gli altri vogliono dire), semmai sei tu che devi rispettare la libertà degli altri, sei tu che fra poco sei in minoranza(se stai seguendo la faccenda..) e sei sempre tu l’uomo dei luoghi comuni, dato la tua palese ignoranza in argomento. Ti lascio nel tuo brodo con la speranza che forse un giorno riuscirai magari a cambiare idea, scrivere qui è una grande perdita di tempo purtroppo e non c’è molto confronto. i miei saluti

          2. Menelik

            Certo, la palese ignoranza in argomento dice….dopo che le usate per un ventennio.
            Se è per quello, sono stato anche moderatore di una sezione di un sito per sballoni, dedicata alle designer drugs.
            Parecchi anni fa, comunque.
            Io sarei curioso di avere una discussione a tu per tu, alla presenza di un moderatore, sugli effetti delle droghe.
            Mi manca l’esperienza dei derivati della cannabis oggi, di quei cloni potenziati, ma di fumo ne ho maneggiato a etti, negli anni 70, e ne ho visto chili.
            E poi sarei io ad avere palese ignoranza in argomento.
            Cerchi di far capire agli altri che si stanno fregando con le loro mani, e la maggior parte dei ragazzi è ricettiva, capisce che hai ragione, vede i loro compagni che ci sono incappati, come sono ridotti, come stanno bruciando le loro possibilità e le loro occasioni.
            Solo voi sostenete anche di fronte all’evidenza come un alcolista difenderà a spada tratta che lui sta facendo un uso corretto del vino.
            Anche voi, per chi lo vuol vedere, siete uno specchio di come ti avvinghia la cannabis.
            Fortuna che la maggior parte dei giovani, dei nostri figli e la stragrande maggioranza dei nostri alunni, non è come voi, non cede alle illusioni, ma vede realmente quello a cui le droghe ti riducono, testimonianze alla mano.
            Buon trip, caro mio.
            E buona fortuna per il futuro.
            Sperate di essere delle eccezioni, perché se sarete come chi vi ha preceduto in quella strada, un giorno capirete di avere sciupato i migliori anni della vostra vita inseguendo delle fantasie colorate ad occhi chiusi.

          3. maperfavore

            ma bravo! vuoi un applauso? continui a non capire! il vero antiproibizionista è contro le droghe quanto lo sei te! solo che applica una strategia ben diversa da quella tua del vietare e arrestare. Dimmi se sono calati i consumatori e i traffici della malavita grazie al proibizionismo! Continua a sbattere il tuo testone tanto non si rompe, tun tun tun..

          4. Bob

            Menelik….sei patetico. Dici di capire di cannabis e poi parli di trip riferendoti alla cannabis. Cerchi di spacciarti per competente quando non sai la differenza tra uno spinello e un acido. Parli di designer drugs e dici di averlo fatto parecchi anni fa (quando non esistevano) Vai a confessarti per le bugie e cazzate che spari. E finitela di dire agli altri come devono vivere la propria vita. Pensate alla vostra

    3. Daniele

      Vallo a dire ai malati di SLA, AIDS ecc.. che la legalizzazione delle droghe leggere è solo uno degli obiettivi del governo di sinistra, prima ti ridono in faccia e poi ti mandano dove meriti di andare.

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