Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Politica

Renzi, la tassa sulle fondazioni che affama il no profit e la sussidiarietà a rischio

Tartassando le Fondazioni bancarie il governo minaccia di tagliare le gambe al Terzo settore. Proprio mentre promette di valorizzarlo con una riforma storica

Laura Borselli
09/12/2014 - 2:00
Politica
CondividiTwittaChattaInvia

StampaLe rendite finanziarie non sono tutte uguali. È quello che il Terzo settore vorrebbe far capire a Matteo Renzi, che con la sua legge di Stabilità si appresta a scontentare (e non poco) un’area cui a parole ha sempre prestato molta attenzione. Se infatti non interverranno correzioni in questo senso, da gennaio le Fondazioni si troveranno a pagare tasse molto superiori a quelle che pagano oggi. Lo ha scritto in un appello asciutto e accorato sul Corriere della Sera don Gino Rigoldi (foto sotto a sinistra), da quarant’anni cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano e membro dell’organo di indirizzo della Fondazione Cariplo: «L’aumento della tassazione a carico delle Fondazioni – ha scritto don Rigoldi – taglierà risorse destinate al no profit per un importo complessivo di 260 milioni di euro (60 dei quali a carico della sola Fondazione Cariplo)» (leggi anche questo articolo sull’appello di don Rigoldi a Renzi e la sua intervista a tempi.it).

Per Sergio Silvotti, portavoce del Forum del Terzo settore in Lombardia, ci rimetteranno i servizi alla persona, il patrimonio artistico e culturale del paese. «Sì – spiega – perché quelle delle Fondazioni di origine bancaria sono rendite molto particolari, che per legge devono essere destinate ad attività filantropiche. A rimetterci sono anche tutte quelle iniziative che costituiscono sperimentazioni preziose. Spesso infatti il terzo settore è un laboratorio in cui si “testano” nuove modalità con cui le persone si fanno carico della dimensione pubblica. Le risorse provenienti dalle fondazioni andavano a moltiplicarsi sul territorio, mettendo in moto le energie dei cittadini. Noi dobbiamo sperare che quei fondi che oggi, con una misura decisamente statalista e centralista, vengono portati nelle casse dello Stato ritornino, ma sappiamo tutti che è difficile».

Per Stefano Zamagni, docente di Economia politica all’università di Bologna, ultimo presidente dell’ormai defunta Agenzia per il terzo settore, è evidente che quello del governo è un errore. Ma da qui a parlare di un esecutivo che rottama la sussidiarietà ce ne passa. «Se gli italiani fossero meno superficiali di quanto sono – dice a Tempi – si interrogherebbero sulle ragioni di un tale gesto da parte del governo. E il motivo, lasciatelo dire a uno che da quel mondo viene e che dunque lo conosce, è che ci sono molte fondazioni, che purtroppo spendono male i soldi che hanno o che almeno lo hanno fatto in passato. Quando si viene a sapere che molti dei soldi vengono buttati in emolumenti ai membri del consiglio di amministrazione e non meglio precisate spese di amministrazione, allora è comprensibile che il governo, preso dalla necessità di fare cassa, agisca come abbiamo visto».

Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome
PUBBLICITÀ

Scatta il paragone con l’evasione fiscale e con l’aumento indiscriminato delle tasse che colpisce i soliti onesti. «È una dinamica analoga, come sempre capita che chi ci rimette sono le fondazioni serie, che sono più della metà. Purtroppo questa è una vecchia storia». Zamagni indirettamente condanna una logica del lamento generalizzato e rilancia: «Le fondazioni serie dovrebbero raccogliere le firme per fermare questo provvedimento e contestualmente chiedere che vengano sanzionate le irregolarità. Perché mi lasci dire che il presidente di una fondazione bancaria che prende 60-70 mila euro all’anno non ha nessuna ragione per farlo. Le Fondazioni sono nate per distribuire, ma non a se stesse, bensì alle realtà associative e del terzo settore sparse sul territorio».

Con uno dei suoi azzeccati slogan Renzi lo diceva già ai tempi delle primarie: il Terzo settore non è il terzo, ma il primo. Lo sa bene uno come Riccardo Bonacina, direttore di Vita, il mensile del no profit italiano, e mattatore dei tavoli dedicati al Terzo Settore in più di una Leopolda. «Renzi o chi per lui deve capire che ci sono rendite finanziare e rendite finanziare. Quelle delle fondazioni bancarie sono essenziali al no profit. I milioni in più di tasse che lo Stato intascherà saranno milioni che mancheranno a progetti dedicati alle fasce più bisognose della società». Lo ha detto a tempi.it anche Giorgio Righetti, il direttore dell’Acri, l’associazione delle casse di Risparmio (qui l’intervista). Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, che addirittura ha messo in guardia circa una messa in discussione di progetti e iniziative già approvate, visto che il provvedimento dovrebbe essere retroattivo e riguardare anche il 2014.

meno-tasse-fondazioni-bancarie-no-profit-campagna-terzo-settore-1Una legge a lungo attesa
Tuttavia non si può desumere da un provvedimento tampone l’atteggiamento di un governo, soprattutto, interviene Zamagni, quando c’è in Parlamento un progetto di riforma del Terzo settore che si aspettava da anni. «Le novità importanti sono diverse: innanzitutto si passa dal regime concessorio a un regime di riconoscimento, che è un passo significativo per ridurre lo statalismo che ancora imperversa. Significa che gli enti non dovranno più chiedere l’autorizzazione per operare nel terzo settore, ma solo il riconoscimento. Poi si punta al superamento della qualifica opzionale di impresa sociale, rendendo obbligatoria l’assunzione dello status di impresa sociale per tutte le organizzazioni che ne abbiano le caratteristiche. E ancora: viene introdotta la possibilità per questi enti di avere accesso a degli strumenti finanziari che fino ad ora erano inaccessibili. E poi c’è la stabilizzazione del cinque per mille, che si attendeva da anni. E non mancano passi verso la cosiddetta “ibridizzazione”; ossia la possibilità di instaurare rapporti tra mondo profit e no profit. Sono misure importanti per superare la dicotomia pubblico-privato, una dialettica in cui troppo spesso si dimentica un terzo, importantissimo, elemento che è il civile: le organizzazioni del terzo settore sono espressione della società civile, della civitas, quel luogo dove le persone si riuniscono e si organizzano in nome di un ideale. Dovremmo ricordarci di uno slogan che si usava molto qualche anno fa: più società, meno Stato».

«Purtroppo il principio di sussidiarietà resta uno dei principi più disattesi della Costituzione», interviene Silvotti obiettando che quella in Parlamento non è esattamente una riforma del terzo settore, ma una riforma su come il terzo settore può contribuire al rinnovamento dello Stato sociale. «Dopo tanti slogan sul terzo settore che in realtà è il primo ci saremmo aspettati un investimento ben più ampio, per fortuna all’ultimo minuto sono stati aumentati i fondi per il servizio civile universale». Pochi giorni fa, infatti, il governo ha trovato 50 milioni da aggiungere ai 65 già stanziati, per finanziare il Fondo nazionale per il servizio civile. «Il Terzo settore vive di partecipazione dei cittadini, bisogna dare loro le condizioni per partecipare. In definitiva credo che il “bilancio” dell’impegno a favore della sussidiarietà da parte di questo governo sia fatto di luci e ombre, con molte luci negli annunci e qualche ombra quando si tratta di passare ai fatti concreti», conclude il presidente del Forum del Terzo settore lombardo.

L’esempio dell’housing sociale
Intorno alla vicenda dell’aumento del prelievo fiscale per le Fondazioni bancarie si è creata una mobilitazione dal basso. Diversi tavoli regionali del Forum del Terzo settore (tra cui anche quello lombardo) hanno aderito alla campagna #menotassepiuerogazioni, per chiedere al governo di tornare indietro rispetto a una decisione considerata ingiusta e per sollecitare in fondo un trattamento fiscale non ingiusto nei confronti di chi fa attività filantropiche. Non fa polemica Giuseppe Guzzetti, dal 1991 alla guida di Fondazione Cariplo, che da quando è nata ha destinato qualcosa come due miliardi a 25 mila progetti, tra cui il fiore all’occhiello dell’housing sociale, che costituisce un nuovo modello di abitare all’insegna della sostenibilità, anche sociale. A Tempi Guzzetti rilancia: «Usiamo questi soldi che si vogliono prelevare con l’aumento della tassazione per realizzare insieme un grande progetto; come è stato fatto in passato con l’housing sociale; dedichiamoci insieme al welfare, ai giovani, o all’infanzia che secondo i dati recenti in Italia vive in una povertà da far paura. Pensiamo al lavoro per i nostri ragazzi, di fronte ad una disoccupazione giovanile inaccettabile. Non facciamo tagli lineari, dedichiamoci con minuzia ad un problema e cerchiamo di risolverlo insieme». In fondo è questa la ricetta che rende indispensabile il Terzo settore: cercare soluzioni condivise per far progredire tutta la società.

Tags: cinque per milledon gino rigoldievasione fiscalefondazione cariplofondazioni bancariegiuseppe guzzettihousing socialelegge di stabilitàMatteo Renzino profitrendite finanziariericcardo bonacinariforma terzo settoreStefano zamagnisussidiarietàterzo settorevita
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Carlo Calenda e Matteo Renzi

La “leaderizzazione” che mette a repentaglio i partiti (non solo il defunto terzo polo)

19 Maggio 2023
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Brescia, 12 maggio 2023 (Ansa)

Il governo ha tante grane e un vantaggio: l’opposizione non esiste

17 Maggio 2023
Matteo Renzi e Carlo Calenda durante la il comizio di chiusura della campagna elettorale di Azione-Italia Viva al Gianicolo, Roma, 23 settembre 2022 (Ansa)

Il motivo per cui Renzi vi sta sulle palle è il motivo per cui a noi piace (e viceversa)

16 Aprile 2023
Carlo Calenda e Matteo Renzi, Roma, 9 marzo 2023 (Ansa)

La scommessa sbagliata dei “competenti” Renzi e Calenda

12 Aprile 2023
Da sinistra a destra i magistrati della procura di Milano Francesco Greco, Francesco Saverio Borrelli,, Gherardo Colombo e Ilda Boccassini, 3 novembre 1995 (Ansa)

Mani pulite. La trattativa segreta Stato-magistrati

6 Aprile 2023
Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, 16 febbraio 2023 (Ansa)

Sacconi: «Il Pnrr è “statalista”. Va riorientato su obiettivi più utili e realizzabili»

30 Marzo 2023
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Eugenia Roccella
Video

“Una famiglia radicale”. Eugenia Roccella si racconta

Redazione
15 Maggio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Giardino esterno di un asilo nido a Milano

Denatalità, le due “s” che stanno insieme: servizi e speranza

Emanuele Boffi
31 Maggio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Della cosa più importante non si parla mai: tra Usa e Cina noi dove stiamo?
    Lodovico Festa
  • Tentar (un giudizio) non nuoce
    Tentar (un giudizio) non nuoce
    Natalità: una questione politica e di speranza
    Raffaele Cattaneo
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli innumerevoli tratti che dimostrano la parentela tra sinistra e fascismo
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    I moralisti contro Springsteen e Roccella contestata
    Emanuele Boffi
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Denatalità, le due “s” che stanno insieme: servizi e speranza
    Emanuele Boffi

Foto

Foto

A cosa serve la scuola?

25 Maggio 2023
Foto

Il sistema dei media nel pensiero di Antonio Pilati

25 Maggio 2023
Un missile russo colpisce una casa a Odessa
Foto

L’impegno per un cessate il fuoco immediato

25 Maggio 2023
Marcello Pera, filosofo e senatore
Foto

Dialogo a Roma tra Pera e Camisasca (e sant’Agostino)

16 Maggio 2023
Foto

“Una famiglia radicale”. Presentazione del libro di Eugenia Roccella a Milano

11 Maggio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist