
Registro unioni civili a Reggio Emilia voluto da Pd e M5S. E il vescovo Camisasca interviene con un comunicato
Il consiglio comunale di Reggio Emilia, su proposta del Partito democratico e con l’appoggio del Movimento cinque stelle di Beppe Grillo, ha approvato lunedì il registro delle unioni civili. Anche il sindaco cattolico “dossettiano” Graziano Delrio ha votato a favore della mozione. La diocesi guidata dal vescovo Massimo Camisasca è intervenuta con il comunicato che riproduciamo di seguito.
Il Consiglio comunale di Reggio Emilia il 18 marzo ha approvato, a maggioranza, l’istituzione del “Registro delle unioni civili”. Si vorrebbero favorire persone che hanno comunione di vita basata su vincolo affettivo, di diverso o dello stesso sesso, negli interventi per la casa, la sanità e i servizi sociali, la scuola e i servizi educativi, ecc… La protezione di legittimi diritti della persona potrebbe essere assicurata dal diritto civile, senza costruire una “disciplina comunale delle unioni civili”, non prevista nel nostro ordinamento, né istituire un nuovo “registro amministrativo”. In realtà ciò che si desidera è affermare un modello di famiglia alternativo, e porre le premesse affinché un numero adeguato di questi atti, che di per sé non hanno valore legale, porti ad una legge parlamentare che riconosca come sostanzialmente matrimoniali le coppie di fatto e dia valore di matrimonio ai legami omosessuali.
L’intento sociale si capovolgerebbe così in uno scardinamento dell’istituto famiglia con conseguenze non avvertite, ma profondamente negative sulla vita sociale e sull’educazione dei figli.
Il Vescovo riconosce l’opera positiva di quei cattolici presenti in diversi partiti che, impegnati in politica, per libera iniziativa – e prendendo sul serio quanto il Vescovo ha detto riguardo l’istituto familiare sia in occasione della festa della Sacra Famiglia, sia nella prolusione per l’apertura dell’anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Regionale Emiliano – hanno negato il proprio consenso a questa istituzione dei registri, mostrando maturità ecclesiale e una concezione laica della presenza dei cristiani nella società; essi infatti hanno affermato e difeso un valore di tutti e non di parte, perché la famiglia è il cuore del tessuto stesso della società.
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4 commenti
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Non possono essere uguali le unioni eterosessuali e quelle omosessuali.possiamo filosofare quanto vogliamo nel mondo del significato: le due coppie sono diverse. Quella omosessuale non e’ neppure da chiamare coppia. Le persone che la formano sono uguali. La parola “coppia” implica una complementarietà fisica, fisiologica, psicologica, non uguaglianza. due uomini o due donne non sono complementari. Non sono copia. Sono tuttalpiu’ un paio di persone. “L’EQUIARAZIONE DELL’OMOSESSUALITA’ ALL’UNIONE DELL’UOMO CON LA DONNA, ARRECA UN VULNUS ( ferita) ALLA TIPOLOGIA DI BASE CHE IMPRONTA LA STRUTTURA DELLA NATURA UMANA. UNA SOCIETÀ NON PUÒ ALLA LUNGA NON ANDARE INCONTRO A GROSSI PROBLEMI. Se prestiamo ascolto alla parola di Dio (…) una forma sociale corretta si ha solo a condizione che la famiglia, e quindi anche la forma di Unione benedetta da Dio, vengano riconosciute come sedi corrette di sessualità ordinata. (PAPA BENEDETTO XVI. Imparare ad amare. Il cammino di una famiglia Cristiana Ediz. Paoline) pagina 52
Vergogna a questi commenti trogloditi e bigotti. Tenetevi la famiglia come modello eterosessista e violento, luogo di violenze e soprusi dei maschi sulle donne. Io voglio una società piu’ giusta non solo per i gay ma per tutte e tutti. E sono questi vostri argomenti beceri che ci tengono nel Medioevo!
Laura, a Marzo hai lasciato un commento che e’ un minestrone di tutto, con la presunzione di aver detto le grandi verità di chi vuole un nuovo modello di famiglia, invece non dici la verità di nessuno, né degli uni né degli altri perché appunto usi delle parole di cui non conosci neppure il significato. TROGLODITA. BIGOTTO. MEDIOEVO. Partiamo da quest’ultimo. Studiati un po’ di storia e vedrai che il Medioevo è un periodo felice per quanto riguarda tutti i saperi. Non te li diró io.vatteli a cercare e sono di una valenza straordinaria anche oggi nel campo della scienza, della letteratura, dell’arte. TROGLODITA. Colui che viveva nelle caverne? Ebbene, grazie a questi nostri antenati che si sono moltiplicati attraversi genitali differenti, sei arrivata tu. Il fatto che essi vivessero in caverne e tu in condominio o villa, non cambia questo dato di fatto. LA TRASMISSIONE DELLA VITA, Laura, è rimasta sempre quella, anche se realizzata in vitro. Lungimiranti questi tuoi parenti antichi? Semplicemente uomini e donne di questa terra che si sono accoppiati secondo natura per dare la vita anche a te del POST DUEMILA. Bellissimo questo. Non siamo piu’ scimmie o stelle, ma se vogliamo dei nipotini, ci dobbiamo accoppiare con una persona dai genitali differenti dai nostri, come facevano i TROGLODITI. La famiglia è quella. Nasce così che ti piaccia o no. In laboratorio sono riusciti a fare tante cose, ma non a cambiare questa realtà regalataci dalla natura. QUANTE BELLE STORIE SULLA FACCIA DELLA TERRA di coppie che si desiderano e si amano proprio perchè UOMO-DONNA, o DONNA-UOMO, se ti piace di più, ma così è. Quante BRUTTE storie sulla faccia della terra di coppie eterosessuali che si sono accoppiate senza amarsi mai o che hanno smesso di amarsi fino all’odio più efferato, ma che cosa non è capace di distruggere l’essere umano in balia delle sue passioni deformate, brutalizzate! E’ di CERVELLO allora che si deve parlare, non di genitali. I genitali danno degli impulsi, il cervello li ordina, li guida. Se non ordini i tuoi impulsi, anche i piu’ naturali possibili, fai MINESTRONI e neppure buoni perche’ con gli ingredienti sbagliati. Non è vero che tutti ingredienti buoni fanno un piatto buono. Ogni ingrediente “bisticcerebbe” con l’altro. Il sale è buono. Lo Zucchero è buono. Spesso vengono usati assieme per lo stesso piatto, ma nella misura opportuna, ( ecco il cervello che ordina!) sennó diventerebbe NON ABBASTANZA DOLCE PER ESSERE UNA TORTA. Non abbastanza salato per essere una pizza. Passiamo a BIGOTTO? Secondo l’uso che ne fai tu vuol dire che gli esseri umani, tuoi parenti che hanno gettato il semino premessa e fondamento al tuo esistere, fino ai tuoi genitori, sono stati o lo sono ancora, così fissati nell’accoppiarsi con genitali differenti dai propri che hanno impedito e impediscono nuovi ordini naturali, con genitali uguali, omogenei. E la nascita dei figli? Embeh, si vanno a prendere bell’e fatti. Fatti da chi? Ci ri-siamo, Laura. Tu vuoi sobbaltare la famiglia, di cui hai bisogno per essere famiglia. Laura, i gay che io conosco e che interagiscono con me anche parlandomi della loro “gaytá”, si accolgono come sono, per imparare a scandagliare il loro mistero, che li fa nella totalita’ dei casi (!!!) soffrire, ma non fanno discorsi di legalizzare le “coppie” che si accoppiano. Sanno meglio di tutti che sono dei surrogati che non danno loro la felicità, che non riempiono quel vuoto incolmabile del sentirsi non conformi ai loro genitali. Quelli che conosco io sono creativi, estroversi, geniali, ma non accetterebbero mai di diventare un qualcosa che preclude loro ulteriormente la pienezza, peggio ancora dei viziosi. Io propongo sempre la guarigione del linguaggio. Oggi si può guarire da tante cose. Ecco, ti auguro quella del linguaggio.
Le unioni tra omosessuali, le chiamino come vogliono, ma non matrimonio. Le chiamino come vogliono, ma non famiglia. Si facciano i loro caroselli di valori, ma non inquinino il nostro fondamento naturale della famiglia. Basta con questi argomenti senza senso. Vogliono dare valore giuridico al loro stare insieme? E lo diano, ma non stravisino l’ordine naturale della coppia uomo- donna da sempre chiamato all’amore e alla trasmissione della nuova vita. E per dirla tutta, questi signori che negano il diritto di famiglia naturale per crearne un altro a tavolino, secondo il loro stravolgimento ormonale o vizio, perché si arrogano il diritto di essere genitori pretendendo di adottare il frutto delle unioni secondo natura? Se la loro unione e’ un valore e un diritto perche’ non accettano la sterilita’ della loro unione che non trasmette vita e in cui tanto credono? Ma che razza di cervello abbiamo?