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Poche certezze, tranne una: ci sarà da correre. Correre. E ancora correre. Perché una maratona riformista come quella che è chiamato a completare – di qui a fine anno – il governo presieduto da Mario Draghi è impresa mai riuscita a nessuno. Per non dire una missione impossibile.
All’indomani del pagamento della prima tranche dei fondi Next Generation Eu destinati all’Italia (poco meno di 25 miliardi, versati da Bruxelles lo scorso agosto), è stato l’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica, guidato dall’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli, a mettere tutti sul chi vive: per ottenere la seconda rata Roma dovrà arrivare pronta all’appuntamento del 31 dicembre. Per allora ben 51 obiettivi, riforme ma non solo, dovranno essere centrati: dalla revisione del processo penale (fatto) a quella del processo civile, dal riordino della giustizia tributaria a quello della pubblica amministrazione (fatto), fino a fi...
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