Quaranta associazioni scrivono a Renzi: «No al ddl Cirinnà»
Egregio Presidente, ci permettiamo di scriverLe nella Sua qualità di Premier e di Segretario del Partito Democratico. Ci riferiamo alla recente decisione della Commissione Giustizia del Senato che, a maggioranza, ha espresso il primo sì al DDL Cirinnà, il quale, al di là di ogni equilibrismo linguistico, introdurrebbe nel nostro Paese il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Desideriamo esprimerLe il totale nostro dissenso da tale provvedimento per molti motivi, che qui sintetizziamo in alcune osservazioni.
1. Sotto l’aspetto giuridico, non possiamo non sottolineare come il DDL in questione sia palesemente anticostituzionale sulla base di quanto previsto dall’art.29 della Costituzione. I proponenti del DDL dovrebbero avere il coraggio di chiedere la riforma della Costituzione prima di sottoporre al Senato un tale progetto che rappresenta l’ideologia di una elite minoritaria e non il pensiero profondo (e finora silenzioso) della maggioranza del popolo italiano.
2. Le confidiamo la nostra sorpresa nel constatare come Lei non rilevi la contraddizione tra la Sua formazione culturale, a cui più volte ha fatto esplicito e pubblico riferimento, e una legislazione che, come abbiamo visto, non è solo contraria alla Costituzione “più bella del mondo”, ma anche ai più elementari principi di umanità ed alla storia ultramillenaria della nostra civiltà. Appoggiare il ddl Cirinnà significa, di fatto, ed al di là di ogni intenzione, sostenere il poderoso attacco che viene portato alla famiglia, che la stessa proponente del DDL, durante una seduta della Commissione, ha dichiarato ufficialmente di voler “sgretolare”.
3. Se il DDL dovesse disgraziatamente diventare legge dello Stato, si aprirebbe inevitabilmente la strada alla legalizzazione delle adozioni da parte di coppie omosessuali, e alla pratica disumana dell’“utero in affitto”, visto che, con buona pace di tutti, nessun bambino e nessuna bambina potranno mai nascere da una coppia omosessuale. La ragione che ci spinge a scriverLe non è la volontà di negare a qualcuno dei diritti che sono già garantiti dall’ordinamento giuridico vigente, ma al contrario di difendere i diritti dei più deboli, i bambini e le donne, che sarebbero gravemente vulnerati dalla trasformazione in legge del DDL Cirinnà.
Motivi di carattere umano, antropologico, educativo ed etico dovrebbero indurLa a riconsiderare e bloccare una legislazione che non è legata ad alcuna emergenza sociale e che non può essere richiesta dall’UE, dato che quest’ultima non ha alcuna competenza in tema di famiglia.
Confidiamo che la nostra franchezza possa dare lo spunto ad un confronto basato su solide ragioni giuridiche ed umane, oltre ogni pregiudizio ideologico.
Con i più rispettosi ossequi
Milano, 20 aprile 2015
email: [email protected]
Comitato Famiglia Educazione e Libertà, Giuseppe Zola
AGAPO, Associazione di Genitori e Amici di Persone Omosessuali, Giuseppe Tonnarelli (Consiglio direttivo)
AGE, Associazione Italiana Genitori, Fabrizio Azzolini (Presidente)
Alleanza Cattolica, Silvia Introvigne
AMCI, Associazione Medici Cattolici Italiani, Massimo Gandolfini
AMCI, Associazione Medici Cattolici Italiani, Pesaro, Paolo Marchionni (Presidente)
Associazione Amici CAV Mangiagalli di Milano, Gherardo Fiume
Associazione Difendere la Vita con Maria, Maurizio Gagliardini (Presidente)
Associazione Famiglie Numerose Cattoliche, Vittorio Lodolo D’Oria (Presidente)
Associazione Nonni 2.0, Pierluigi Ramorino (Presidente)
Associazione Obiettivo Chaire, Guido Testa
Associazione ProVita Onlus, Alessandro Fiore
Associazione Scienza & Vita Lunigiana, Cristian Ricci
Associazione Scienza & Vita, Pesaro, Fano e Urbino, Paolo Marchionni (Presidente)
Associazione Scienza & Vita, Brescia, Massimo Gandolfini
Associazione Scienza & Vita, Milano, Nicola Natale (Presidente)
Associazione Vita è, Massimo Gandolfini
Associazione La Bottega dell’Orefice-Lombardia, Maria Boerci (Presidente)
Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Roma, Gonzalo Miranda, Professore Ordinario, Facoltà di Bioetica
Centro di Aiuto alla Vita, Casale Monferrato, Ferrari Silvia (Presidente)
Centro di Aiuto alla Vita, Santena, Matteo Bevilacqua (Presidente)
Centro di Aiuto alla Vita verbanese, Laura Cristofari (Presidente)
Comitato Articolo 26, Carlo Stacchiola
Comitato Famiglia Educazione e Vita, Paola Contaldi e Silvia Meini
Diesse Lombardia, Mariella Ferrante (Presidente)
Fondazione Novae Terrae, Luca Volontè
Guai a chi tocca i bambini, Alberto Cerutti (Referente)
La Manif Pour Tous Italia, Jacopo Coghe (Presidente)
La Manif Pour Tous Italia, circolo territoriale Milano, Silvia Avanza
MEVD-Movimento Europeo per la Difesa della Vita e della Dignità Umana, Alberto Zelger (Presidente)
Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) La Spezia, Francesco Bellotti (Presidente)
Movimento per la Vita, Biella, Giovanni Ceroni (Presidente)
Movimento per la Vita, Casale Monferrato, Margherita Borsalino
Movimento per la Vita, Chivasso, Luigi Cipolla (Presidente)
Movimento per la Vita, Fano, Maria Pia Ambrosini (Presidente)
Movimento per la Vita, Treviso, Orietta Busatto (Presidente)
Opera Casa Betlemme, Arezzo, Flora Gualdini (Fondatrice)
Serena Cortinovi, pedagogista, insegnante
SIDEF, Sindacato delle FAMIGLIE Onlus, Patrizia Rivera
U.G.L. Lombardia, Luigi Recupero (Segretario Regionale)
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25 commenti
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il matrimonio non è un fatto personale. Il matrimonio è un atto pubblico per la cui validità vengono richiesti almeno due testimoni.
Non avevo letto questa chicca:
La ragione che ci spinge a scriverLe non è la volontà di negare a qualcuno dei diritti che sono già garantiti dall’ordinamento giuridico vigente, ma al contrario di difendere i diritti dei più deboli, i bambini e le donne, che sarebbero gravemente vulnerati dalla trasformazione in legge del DDL Cirinnà
Qualcuno mi spiega perché i diritti dei bambini e delle donne sarebbero gravemente vulnerati?
I bambini vengono privati di genitori di sesso diverso, fondamentali per una crescita affettiva armonica.
le donne diventano incubatrici viventi per i figli dei gay.
francamente non vedo nessun articolo, nel DDL Cirinnà, che legalizza in italia l’utero in affitto o che consenta di sottrarre ad un bambino un genitore, se me lo indichi ne possiamo parlare.
Ed il 90% delle donne che all’estero si prestano a diventare “incubatrici viventi” lo fanno per dare dei figli a delle coppie eterosessuali.
Non nascondiamoci dietro a un dito! L’equiparazione delle nozze gay al matrimonio etero è un modo surrettizio per arrivare in seguito a chiedere la possibilità di adottare e accedere a tutti quei diritti che ora vengono garantiti ai coniugi .Intanto se unione vuole essere non può definirsi matrimonio!Lo dice la parola stessa che deriva da mater,cioè madre,e fino a prova contraria la natura nega la possibilità di avere figli a persone dello stesso sesso.L’istituzione del matrimonio nella storia dell’umanità non è nata dal Cristianesimo,ma dall’esigenza delle civiltà di proteggere le madri e la prole.Detto questo, il mondo omosessuale ritiene di essere discriminato?Che l’ordinamento giuridico non dia loro abbastanza garanzie?Le stesse che hanno le coppie di fatto etero?Allora le chiedano! Partendo dal presupposto che tutti siamo persone,tutte con lo stesso desiderio di felicità nel cuore,tutti consapevoli però che non si può avere tutto,che spesso la vita è fatta di rinunce e sacrifici.Che bisogna mettere in conto anche il dolore,finiamola però con il vittimismo! Ci sono tante persone “diverse”,io dico “speciali”,che nella vita non potranno fare un sacco di cose,che anzi sono ritenute un peso ,che per la società non sarebbero neanche degne di essere al mondo,che accettano la loro condizione,che non pretendono che gli altri siano come loro per non soffrire e che non hanno alle spalle lobby potenti e intellettuali che alla televisione difendono i loro diritti! Però sono amati lo stesso,Qualcuno li ama,questa è la garanzia.
Se qualcuno ha la possibilità legga “After the ball” pubblicato nel 1989 negli Stati Uniti da Marshall Kirk e Hunter Madsen e purtroppo mai tradotto in italiano,è illuminante!
Commenti come quelli di Filippo, Nino e Anna sono un ottimo indizio: andiamo avanti così. A Giovanna: un pericolo del “dialogo”: far dipendere dal consenso dell’altro la mia consistenza. La testimonianza per la Verità ci fa lieti a prescindere. La Verità è buona e non tradisce. Mai. Ciao
Siccome di solito, diciamo migliaia e migliaia di volte negli ultimi mesi, sono stata io ad usare il nick “Giovanna “, pregherei la Giovanna di sopra di trovarsene un altro, o se proprio Giovanna deve essere, che sia Giovanna 1 o Giovanna A. o simili !
Anche perché poi non ho ben capito con chi ce l’avesse , sarà la stanchezza.
@Battista Gorla: commenti un attimino più puntuali invece di giudizi generici sarebbero un vero contributo al dialogo. Ma pazienza …
È indicativo che gli unici a non vedere un attacco alla famiglia siano coloro che lo promuovono. È la classica ipocrisia di quei cattivi che si fingono agnelli molestati mentre stanno per flagellare chi dice il vero. Mi ricorda Atti 4, quando il Sinedrio fa flagellare Pietro, Giacomo e Giovanni perché imsistono ad imfastidirlo ricordando il Gesù cue pensavano di aver eliminato per sempre.
Curioso che coloro che non vedono attacchi alla famiglia siano proprio gli stessi che assediano il castello.
quale castello? però bella l’immagine del castello, molto significativa
La famiglia. È sempre più un castello in un mondo che non la apprezza e capisce.
ti sbagli, il mondo apprezza e capisce la famiglia, il problema che per i cattolici (in realtà per certi cattolici) la famiglia è una sola e pensare che ce ne siano di più è follia, come se riconoscendo le altre famiglie si levasse dignità a quella cosiddetta “tradizionale” .
Ora mi aspetto articoli e proteste sull’appena approvato divorzio breve …eppure, nessuno obbliga un cattolico a seguire i tempi minimi del divorzio breve. e voglio proprio vedere se qualcuno avrà la bizzarra idea di proporre un referendum abrogativo
La famiglia è una sola.
no, le famiglie sono di tanti tipi (affermazione per affermazione)!
Solo che la tua non ha corrispettivi in natura. Da due maschi non verrà mai un figlio proprio, se non appoggiandosi a terzi che dovranno scomparire discretamente.
C’è la c.d. famiglia “a piacere”. Come le identità sessuali su facebbok : chi più ne inventa più ne ha (sono a quota 90).
Il solito Nino …. chi odia la famiglia lo può fare affermando che “ogni cosa è famiglia” (o di “tanti tipi”) basta che gli attribuisca il significato che si vuole e trova mollifichi che sono subito d’accordo .
PS: tempo perso con le spiegazioni, meglio una sana invettiva.
1. Se è palesemente incostituzionale Mattarella non lo firmerà
2. Dove sarebbe l’attacco alla famiglia? La cosiddetta famiglia tradizionale continuerà ad esistere con diritti (e doveri) immutati
3. La pratica dell’utero in affitto è già possibile e non viene legalizzata dal ddl
Togliti il salame dagli occhi.
complimenti per il commento
La minoranza siete voi.
e il fatto che citiate principi di umanità, negando l’umanità e i diritti umani di coloro che ritenete non in linea con i vostri valori culturali e tradizionali, fa accapponare la pelle. Non avete idea di cosa sià l’umanità
Caro Direttore, sono contenta che lei abbia messo a disposizione questo spazio di libertà, ma oggi sono un pò mogia, perchè il dialogo è una cosa molto, molto difficile,a volte riesce, a volte meno. E’ decisamente più facile e distensivo confermarsi tra “simili”. Auspicherei solo meno attacchi personali e più risposte pertinenti e documentate sui contenuti e che non sia visto come un’onta un pensiero controcorrente rispetto al pensiero dominante. Capisco però che questo dipenda solo in minima parte da lei, che anzi nel web è una mosca bianca!
Ma dove è la “buona legge e la buona politica” di Lupi? Lascia passare queste leggi senza dire niente? E dove sono tutti gli amici del Movimento che si stracciavano le vesti per il loro beniamino Lupi.
Se questa legge passa voglio vedere se si dimette, troppo soggiogato dal potere e dai soldi per capire dove sta la verità.