Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Società

La presuntuosa idea di usare i calciatori come pedine per le battaglie sui valori

Per molti media occidentali il Mondiale è solo un pretesto per pretendere attivismo sui diritti gay dai giocatori. E chissenefrega dei risultati. Un editoriale rivelatore sulla Stampa

Piero Vietti
30/11/2022 - 6:23
Società
CondividiTwittaChattaInvia
Germania calciatori diritti Qatar
Prima di Germania-Giappone i calciatori della Nazionale tedesca si sono fatti fotografare con la mano davanti alla bocca per protestare contro il divieto imposto dalla Fifa di indossare la fascia arcobaleno (foto Ansa)

A forza di ripetere che il calcio è politica si finisce non solo a crederci veramente, ma soprattutto a trattarlo come se fosse solo politica. È il caso – enorme – di questi Mondiali, ipocritamente contestati poche settimane prima del loro inizio e poi usati dai media occidentali per una battaglia sui valori utile a dividere il mondo in buoni e cattivi, tanto da mettere in secondo piano i risultati sportivi: è il caso della clamorosa sconfitta della Germania contro il Giappone, diventata nota a piè di pagina di innumerevoli articoli sul gesto dei calciatori tedeschi prima della partita, la mano davanti alla bocca a significare la censura imposta dalla Fifa a chi voleva parlare di diritti degli omosessuali in Qatar.

La pretesa che i calciatori facciano politica in Qatar

Sorvolando sul curioso fatto per cui ci si è molto preoccupati per tutti i diritti negati nel paese del Golfo tranne uno, quello della libertà religiosa, per quasi una settimana il punto della discussione non sono stati tanto i diritti effettivamente negati a omosessuali, lavoratori e donne in Qatar, quanto piuttosto la libertà o meno di alcuni capitani di alcune Nazionali di indossare la fascia “One Love”. Nel giro di pochi giorni, infatti, donne e lavoratori sono spariti dai radar dell’indignazione, e sembra che l’unico problema del Qatar sia il fatto che le relazioni tra persone dello stesso sesso sono vietate dalla legge.

Si è così arrivati a teorizzare – sempre sui media occidentali – il dovere di calciatori, allenatori e Federazioni di esporsi in favore di diritti negati dal paese che ospita i Mondiali, in poche parole di fare politica. Qualcuno lo ha fatto, pochi in verità, pochissimi, ma tanto è bastato per ingigantirlo, vendere ai lettori e ai telespettatori un Mondiale da scontro di civiltà in atto.

Offerta Natale 2022 - Regala l’abbonamento a Tempi a un prezzo speciale Offerta Natale 2022 - Regala l’abbonamento a Tempi a un prezzo speciale Offerta Natale 2022 - Regala l’abbonamento a Tempi a un prezzo speciale
PUBBLICITÀ

Poi però le partite hanno cominciato a contare, e i giocatori si sono ricordati di essere pagati per fare i calciatori, non i parlamentari o i dirigenti di qualche ong, e si sono messi a giocare. All’editorialista sportivo collettivo, però, questo non è andato giù. È stata Giulia Zonca sulla Stampa, ieri, a fare il coming out definitivo, ammettendo quello che sospettavamo già: i Mondiali, il calcio, le partite, sono un dettaglio, una scusa per portare avanti una battaglia (che, tra l’altro, se fosse fatta su qualunque altro valore sarebbe definita neocolonialista e irrispettosa).

Lezioni di coraggio ai calciatori in Qatar dalla redazione

Sulla prima pagina del quotidiano torinese Zonca esprimeva tutto il suo disappunto per la smobilitazione annunciata dal tedesco Gündogan, «questo Mondiale con la politica ha chiuso». Parla di «voce della disillusione», di «pallone fresco di coscienza civile» che «scopre un’azione collettiva e non la sa ancora manovrare». Curiosa questa pretesa di cambiare il mondo stando in redazione ad accusare di immaturità ragazzi di vent’anni che «dovrebbero pretendere» di scendere in campo «solo dove esistono garanzie minime per una vita decente» (pretesa non dissimile da quella di giornalisti e ospiti de Il circolo dei Mondiali, su Rai 1, che ieri sera dal caldo dello studio televisivo chiedevano ai giocatori dell’Iran di ribellarsi sul campo al regime). 

Per Giulia Zonca i calciatori dovrebbero schierarsi apertamente, in un paese arabo, contro i princìpi dell’islam dato che, spiega, «non c’è principio tollerabile che vieti a una persona la libertà di amare o desidera chi crede e questo è un ottimo motivo per reggere i commenti acidi sotto i profili social». Insomma, non è neppure concepibile che un calciatore al Mondiale possa avere un’idea diversa dalla linea editoriale della Stampa sui diritti, né che non si senta in dovere di fare attivismo, se non l’ho fa è perché ha paura dei commenti acidi sui social.

LEGGI ANCHE:

Ramin Bahrami

Ramin Bahrami: «La mia musica per Teheran»

23 Gennaio 2023
Charlie Hebdo

Charlie Hebdo continua a fare infuriare i regimi islamici

8 Gennaio 2023

I calciatori come soldatini di battaglie valoriali

La Zonca cade nel solito complesso tipico di tanto giornalismo progressista, quello di superiorità: le mie idee sono le sole buone e giuste, se qualcuno non le condivide è solo perché non le ha ancora capite. «Il calcio non è pronto», scrive paternalisticamente (o maternalisticamente?) la Zonca, parlando di «resa» e «ammissione di non essere in grado». Coraggio, però, il sol dell’avvenire si avvicina, «il calcio è all’anno zero della militanza: è per forza immaturo, crescerà quando si renderà conto del proprio valore, quando capirà di non avere bisogno di compiacere un sistema», e poi magari agli ottavi o ai quarti qualcuno avrà «voglia di mettersi in piedi sul banco e trascinare chi li guarda».

I calciatori come soldatini da schierare in difesa dei valori, insomma (ma solo alcune: se sei russo non puoi giocare, se sei turco e stai con Erdogan dovresti vergognarti, e così via), carne da macello delle redazioni impegnate a raddrizzare il legno storto dell’umanità, militanti consapevoli di battaglie in nome del progresso. Poi, se vincono o perdono, chissenefrega, non è mica il loro mestiere, no?

Tags: calciodiritti omosessualiIslamMondiali Qatar
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Ramin Bahrami

Ramin Bahrami: «La mia musica per Teheran»

23 Gennaio 2023
Charlie Hebdo

Charlie Hebdo continua a fare infuriare i regimi islamici

8 Gennaio 2023
Lionel Messi

Tacciono i soloni, rotolano i palloni. È stato un bel Mondiale

4 Gennaio 2023
Il monastero di Mar Gorgis a Mosul, in Iraq

Iraq. Perché i cristiani hanno ancora paura di tornare a Mosul

1 Gennaio 2023
Pelé

Tutto il bene che ha fatto Pelé al suo Brasile

31 Dicembre 2022
Lo scrittore francese Michel Houellebecq

La Grande Moschea di Parigi denuncia Houellebecq per «incitamento all’odio»

30 Dicembre 2022

Video

Il governo in Cina ha demolito la chiesa di Nangang a Wenzhou
Video

Cina, demolita di notte un’altra chiesa a Wenzhou

Leone Grotti
16 Gennaio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Adriana Mascagni

In lode di Adriana e Peppino che hanno “fatto” migliaia di figli per la Chiesa

Emanuele Boffi
27 Gennaio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Un po’ di panico tra i manettari è giustificato: qualcosa è cambiato nella magistratura
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Le tesi per il Movimento Popolare
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Quel medievale di Dante Alighieri
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Io non sono Charlie Hebdo
    Federico Cesari
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Come ho scoperto che Dio fa ardentemente il tifo per me
    Pippo Corigliano

Foto

Foto

Karabakh. Il conflitto invisibile. Cosa sta succedendo alla popolazione dell’Artsakh

28 Gennaio 2023
Foto

Crisi del sistema politico. Il presidenzialismo è la soluzione?

19 Gennaio 2023
Politicall
Foto

La geopolitica tra identità e relazioni internazionali – Incontro a Torino

16 Gennaio 2023
Rosario Livatino
Foto

L’attualità del beato Rosario Livatino

16 Gennaio 2023
Luigi Negri sul palco del Meeting di Rimini
Foto

”Metanoeite – cambiate mentalità”, la collana di don Negri

9 Gennaio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist