Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Putin parla come Lenin e Stalin. La Russia è in difficoltà

L'avanzata russa in Ucraina procede a rilento e il presidente alza il livello della retorica in modo inquietante. Il riferimento ai traditori ricorda Majakovskij: «Chi oggi non canta con noi è contro di noi!»

Leone Grotti
19/03/2022 - 6:30
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

Vladimir Putin acclamato in Russia

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia non sta procedendo secondo i piani di Vladimir Putin ed è addirittura «in stallo su quasi tutti i fronti», afferma l’intelligence britannica. Anche per questo, probabilmente, il presidente russo ha alzato il livello della retorica nei suoi ultimi discorsi, richiamandosi in modo inquietante a concetti espressi da Lenin e Stalin prima di lui.

Già 7.000 soldati russi caduti in guerra

Secondo il Cremlino, finora sono caduti in battaglia 498 soldati russi. Kiev sostiene che siano 13.500, mentre la stima più probabile è quella realizzata dagli americani: già 7.000 soldati morti su 150 mila mobilitati. Sarebbero dunque caduti più soldati russi in 24 giorni che americani in vent’anni di guerra in Afghanistan e Iraq.

Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome
PUBBLICITÀ

Il 50 per cento dei reparti russi pronti a combattere, stima il Pentagono, sono già schierati in Ucraina, un numero altissimo. Nuovi rinforzi potrebbero arrivare dalla Siberia, l’esercito bielorusso potrebbe essere coinvolto nel conflitto, il primo aprile è prevista una nuova leva di circa 130 mila soldati fra 18 e 25 anni. Che Mosca rimanga senza effettivi è dunque altamente improbabile, ma di sicuro il prezzo che la Russia sta pagando è altissimo.

L’Ucraina resiste all’invasione

A conferma delle difficoltà di Mosca ci sarebbe inoltre la richiesta di aiuto alla Cina, da parte del Cremlino. A Pechino, Putin avrebbe chiesto missili terra-aria, droni, equipaggiamento di intelligence, veicoli corazzati e veicoli per la logistica e il sostegno alle operazioni militari. Non è chiaro se Pechino abbia risposto positivamente alla richiesta: di sicuro, anche nella telefonata di ieri tra Joe Biden e Xi Jinping, il leader cinese si è rifiutato di criticare la Russia pur affermando che «la situazione in Ucraina e qualcosa che non vorremmo vedere» e che «la guerra va contro gli interessi di tutti».

Se da un lato la Russia non si aspettava una risposta così efficace da parte dell’esercito ucraino, dall’altro i limiti logistici dell’armata russa e le tecnologie militari fornite dall’Occidente a Kiev (Javelin, Stinger, droni Bayraktar Tb2, Switchblade americani) hanno aiuto a fermare l’avanzata dei carri armati e dei mezzi corazzati russi.

È anche a causa di questa impasse che, nota Guido Olimpio sul Corriere della Sera, i russi si stanno limitando a «conservare il terreno conquistato, bombardare le città da lunga distanza, distruggere infrastrutture e fabbriche, contrastare eventuali aiuti». Nonostante l’invasione proceda lentamente, la superiorità dell’esercito russo resta soverchiante ma i toni sempre più duri utilizzati da Putin nei suoi discorsi, e le leggi draconiane approvate in patria, segnalano forse che il Cremlino è in seria difficoltà.

La retorica violentissima di Putin

In un discorso tenuto mercoledì, Putin ha alzato il livello della retorica puntando il dito non solo contro l’Occidente, «l’impero delle menzogne», ma anche contro «la cosiddetta quinta colonna, i traditori nazionali» che vivono in Russia fisicamente ma stanno dalla parte dell’Occidente con la «loro mentalità servile». Ha poi aggiunto:

«L’Occidente sta cercando di dividere la nostra società a proprio vantaggio. […] Come ho detto, il loro obiettivo è distruggere la Russia. Ma ogni nazione, e soprattutto il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dalla feccia dei traditori e saprà sempre sputarli fuori sul pavimento come insetti. Sono convinto che una naturale e necessaria auto-disintossicazione della società come questa rafforzerà il nostro paese, la nostra solidarietà e coesione e la nostra prontezza a rispondere a ogni sfida».

Putin parla come Lenin e Stalin

Come possono le parole di Putin non ricordare quelle che Lenin metteva nero su bianco nel 1917 e cioè che «c’è sempre bisogno di purgare la terra russa da ogni sorta di insetti nocivi» perché, aggiungeva, «in quale quartiere d’una grande città, in quale fabbrica, in quale villaggio non vi sono sabotatori che si definiscono intellettuali»?

Anche l’«auto-disintossicazione» della società non può non ricordare in modo sinistro la «fiumana» di arresti, «Volga del dolore di un popolo», come la chiamava Aleksandr Solzenicyn, cioè le purghe del 1919-1920, ’29-’30, ’37-’38, ’44-’46. Nelle parole di Putin, riecheggia anche in modo inquietante la famosa poesia lapidaria di Vladimir Majakovskij: «Chi oggi non canta con noi/ è contro/ di noi!». E le leggi, di recente introdotte in Russia, che infliggono fino a 15 anni di carcere a chi osa anche solo definire l’aggressione russa «guerra» o «invasione», non sono meno allarmanti. Infine, a quante “quinte colonne” Stalin diede la colpa dei propri colossali fallimenti?

Ieri, durante un discorso allo stadio Luzhniki davanti a 200 mila persone per l’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea, Putin ha poi rincarato la dose, citando anche il Vangelo: «L’operazione militare speciale è stata lanciata per evitare il genocidio dei russi [nel Donbass]. Sappiamo cosa deve essere fatto e come farlo. E sicuramente attueremo tutti i piani. Non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici».

La Russia ricordi il monito di Grossman

Il ritorno ad alcune parole d’ordine del marxismo-leninismo e dello stalinismo è ancora più preoccupante se letto alla luce della sentenza con cui il 28 dicembre la Corte suprema russa ha chiuso, anzi «liquidato», Memorial Internazionale, il centro di ricerca fondato nel 1989 dal grande fisico perseguitato Andrej Sakharov per preservare la memoria delle repressioni sovietiche.

Come dichiarava a Tempi Anna Bonola, codirettore del Centro studi Vasilij Grossman e docente ordinario di Slavistica presso l’Università Cattolica del Sacro cuore di Milano,

«il nazionalismo putiniano ha costruito una propria narrazione della storia russa, ma manipolare la storia e riprendere cliché di epoca staliniana sembra essere sempre più una via senza uscita. Come diceva Grossman, censurare la verità non può che avere la violenza come esito. Tornare al tempo dell’eliminazione dei nemici ideologici non farà che instradare la Russia di Putin verso il ritorno alla dittatura. Questo è l’esito inevitabile di un potere che si fonda sulla menzogna».

@LeoneGrotti

Foto Ansa

Tags: aleksandr solzenicynguerra ucrainaleninRussiastalinUcrainavladimir putin
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Milizie russe pro Ucraina in azione

Ucraina, la controffensiva «inizia» tra incursioni e propaganda

6 Giugno 2023
Il candelliere tedesco Olaf Scholze e il presidente americano Joe Biden alla Casa Bianca, Washington, 3 marzo 2023 (Ansa)

Il ridimensionamento economico della Germania è iniziato, e non si sa dove si fermerà

3 Giugno 2023
Soldati della Nato proteggono con il filo spinato i municipi nel nord del Kosovo

Le mosse di Cina e Russia per approfittare degli scontri in Kosovo

1 Giugno 2023
Un drone utilizzato dalla Russia per attaccare l'Ucraina

La Russia ha imparato la lezione del primo anno di guerra in Ucraina

31 Maggio 2023

La disputa della Trinità di Rublev

29 Maggio 2023
Il premier dell'Armenia, Nikol Pashinyan

Non è Pashinyan, ma l’Occidente che ha tradito l’Armenia

27 Maggio 2023

Video

Eugenia Roccella
Video

“Una famiglia radicale”. Eugenia Roccella si racconta

Redazione
15 Maggio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Giardino esterno di un asilo nido a Milano

Denatalità, le due “s” che stanno insieme: servizi e speranza

Emanuele Boffi
31 Maggio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Si può strepitare per l’“autoritarismo” della Meloni e tacere su quello di Pechino?
    Lodovico Festa
  • Tentar (un giudizio) non nuoce
    Tentar (un giudizio) non nuoce
    Come invertire la rotta radical ambientalista dell’Unione Europea
    Raffaele Cattaneo
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Così per tanti cattolici la fede ha smesso di comunicare con la politica
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il mio battesimo nell’alluvione, tra piadine e fango
    Marianna Bighin
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli innumerevoli tratti che dimostrano la parentela tra sinistra e fascismo
    Rodolfo Casadei

Foto

Foto

A cosa serve la scuola?

25 Maggio 2023
Foto

Il sistema dei media nel pensiero di Antonio Pilati

25 Maggio 2023
Un missile russo colpisce una casa a Odessa
Foto

L’impegno per un cessate il fuoco immediato

25 Maggio 2023
Marcello Pera, filosofo e senatore
Foto

Dialogo a Roma tra Pera e Camisasca (e sant’Agostino)

16 Maggio 2023
Foto

“Una famiglia radicale”. Presentazione del libro di Eugenia Roccella a Milano

11 Maggio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist