Putin firma l’accordo per l’annessione della Crimea. Gorbaciov: «Corretto un errore storico del partito comunista»

Di Redazione
18 Marzo 2014
Per il premio Nobel ed ultimo presidente dell'Unione Sovietica «la decisione del popolo dovrebbe essere festeggiata, non sanzionata»

«Il referendum in Crimea ha corretto un errore storico», secondo il premio Nobel ed ultimo presidente dell’Unione Sovietica Mikhail Gorbaciov. All’agenzia Interfax ha commentato così la decisione presa domenica dalla Repubblica autonoma di separarsi dall’Ucraina per annettersi alla Russia. Oggi Vladimir Putin parlando alle Camere del Parlamento russo ha riconosciuto l’annessione e ha firmato con i dirigenti della Crimea l’accordo per il loro ingresso nella Federazione russa. «La Crimea – continua Gorbaciov – era diventata parte dell’Ucraina in base alle leggi sovietiche, cioè le leggi del partito comunista, senza chiedere al popolo. Ora il popolo ha deciso da solo di correggere quell’errore. Questa decisione dovrebbe essere festeggiata, non sanzionata».

PARTITO COMUNISTA. Gorbaciov, protagonista della glasnost, non ha apprezzato le sanzioni economiche approvate contro la Russia da Stati Uniti e Unione Europea e sulla stessa posizione si trova Felix Stanevskiy, ex ambasciatore russo in Italia e Georgia, che oggi ha scritto un lungo commento per il Foglio: «I russi non sono mai stati d’accordo con il capriccio dell’autocrate comunista Krusciov che aveva regalato la Crimea a Kiev “in segno dell’amicizia russo-ucraina”. La Crimea è troppo legata alla storia e alla cultura russa. (…) Un’Ucraina neutrale e amichevole mitigava l’aspirazione russa a porre la questione della Crimea. Se l’Ucraina passa nell’orbita di un’alleanza belligerante, nell’immaginario popolare russo si priva del diritto di amministrarla».

tempi-copa-ucraina-putin-obamaGUERRE DELL’OCCIDENTE. Stanevskiy rifiuta in toto l’autorità politica e morale dell’Occidente, che «in meno di un quarto di secolo (…) ha scatenato otto guerre. (…) In Libia ha distrutto un paese relativamente benestante per affondarlo in un caos che non finisce mai (…). Mi dicono: ogni guerra aveva una sua spiegazione differente. Ma è questo che inquieta i russi. Ogni volta l’Occidente trova un casus belli, tanto che di pretesti ce ne sono a volontà. Caso mai lo inventa, per esempio, esibendo dalla tribuna dell’Onu una provetta piena di polvere bianca spacciandola per una micidiale arma chimica. Quale altro Stato fa guerre oltre alle democrazie occidentali? Nessuno. Tutte sono nell’album di famiglia dell’Occidente».

SOLO FALLIMENTI. E ancora: «Dove l’Occidente ha raggiunto i suoi obiettivi con le guerre e le rivoluzioni? Dove la democrazia occidentale ha trionfato? Le rivoluzioni colorate in Ucraina del 2004, in Serbia, Georgia, Kirghizistan sono fallite, come pure la tanto decantata “primavera araba”. L’unico risultato evidente è il caos, è la distruzione ed è la morte».

GRANDE MURAGLIA RUSSA. Questa, per l’ex ambasciatore, è «l’opinione della maggior parte dei russi», che temono «i nuovi padroni di Kiev» e criticano «l’ostilità» dell’Occidente nei confronti di Mosca. «Kiev farà tutto ciò che sarà prescritto da Washington e Bruxelles: nell’accordo capestro sull’associazione ucraina all’Ue, sono incluse clausole di carattere politico e militare. Abbiamo duemila chilometri di frontiera con l’Ucraina che a volte divide una parte di un villaggio dall’altra. Dobbiamo erigerci una Grande muraglia cinese?».

PEGGIO DI UN CRIMINE, UN ERRORE. Stanevskiy è colpito «dall’enorme ed evidente squilibrio tra le conseguenza globali delle guerre e rivoluzioni “made in Usa e Ue” e una palese spensieratezza con cui i paesi della Nato e dell’Ue si fanno coinvolgere in avventure nei territori altrui». Poiché «gli Stati Uniti e l’Ue si sono mossi senza conoscere l’Ucraina e la Russia, senza prevedere le conseguenze di quello che stanno facendo», «Talleyrand avrebbe commentato così: “È peggio di un crimine, è un errore”».

Articoli correlati

12 commenti

  1. Cisco

    Gorbaciov non può pensare che le guerre sbagliate dell’Occidente (più precisamente: di alcuni paesi dell’Occidente, quelli che hanno un esercito decente, cioè USA, Francia e Regno Unito) possano giustificare una guerra sbagliata della Russia. Un paese è sempre sovrano sul proprio territorio, l’Ucraina è “una e indivisibile” come l’Italia, il diritto all’autodeterminazione dei popoli trova un limite nella costituzione di un paese. Cosa succederebbe se l’Alto Adige scegliesse a maggioranza l’annessione all’Austria? Ringrazieremmo? La realtà è che le soluzioni di questo tipo vanno negoziate politicamente, vocabolo che in russo non esiste.

  2. Ludovico Secco

    Sono d’accordo in linea di principio con l’analisi di Gorbaciov. Non sono d’accordo con una procedura che salta tutte le norme di una buona convivenza con un decisionismo che puzza d’altri tempi. Stiamo rischiando grosso, appunto il ritorno a quella situazione. Mi pare che la soluzione stia nel recupero di coscienza che metta a tema ciò che vi è di più comune e fondamentale tra tutti i popoli d’Europa: La cultura cristiana che ci lega da oltre un millennio che ci permette di guardarci in faccia riconoscendoci in questo fratelli dagli Urali all’Atlantico (e oltre). Questo deve impedirci di farci al guerra, fredda o calda che sia. Non sto facendo un discorso irrealistico. Mi auguro che i capi delle comunità cristiane, soprattutto il papa Francesco e il patriarca di Mosca facciano un gesto di richiamo in tal senso.
    Sarebbe stupendo se papa Francesco potesse fare una visita a Mosca per incontrare il patriarca ortodosso, una visita non politica ma di enorme richiamo (anche politico).
    Forse Putin ne sarebbe felice e favorirebbe l’incontro, in fondo gli conviene. Le obiezioni verrebbero dai responsabili USA e dai politici dell’Europa Occidentale, ma sarebbe un gesto profetico sulla scia del grande Giovanni Paolo II. Chissà….

    1. pallo

      concordo … troppo decisionismo la situzione è molto delicata e deve essere affrontata senza inutili prese di posizione. Purtroppo in questo caso non esiste un “buono e cattivo” …. certo farlo capire a “tempi” è difficile adesso per loro Putin è il BENE. 🙂

  3. Antonello

    Ha vinto la democrazia e il buon senso. Viva Putin, la Russia e il popolo della Crimea! Uno schiaffo morale all’Europa e agli Usa, in primis…

    1. pallo

      La Russia vi ha sempre fatto schifo ma adesso che in US non comanda Bush e che Putin è contro i gay … una bella giravolta …. siete veramente faziosi e limitati !!!!
      Ha vinto la democrazia …. difesa da Putin quello che ha reso fuorilegge gli oppositori e a messo a tacere i gironalisti ? Quello che era capo del KGB comunisata che voi aboorivate solo qualche anno fa ?

      Complimenti per le profonde analisi e per il rispetto dello stato di diritto !

      Voi alla fine siete semplici o semplificatori … a voi importa solo “no gay” e “no aborto” … se poi scoppia una guerra con morti quello è un effetto collaterale sopportabile …. uccidere è bene basta non farlo con l’aborto …. fate schifo !

      1. beppe

        bravo pallo, ma da solo non basti, ne vogliamo due: du palli.

        1. pallo

          @Beppe ecco il solito buffone che la butta in caciara 🙂
          Come sempre grande voglia di approfondire i temi ..

    2. Gabriele

      Qui sono in tantissimi a salire sul carro del dittatore!!

      A proposito dell’autodeterminazione dei popoli, il referendum non è irregolare di per se, è irregolare la ragione per cui viene fatto.
      Dal 1991 il mondo si trovò con una nuova potenza nucleare,l’Ucraina,e le
      super potenze il 5 dicembre 1994 negoziarono con essa per mettere sotto controllo i suoi arsenali.
      In contropartita l’Ucraina ottenne la garanzia del mantenimento dei suoi confini a quella data. Garanti e firmatari dell’accordo furono USA Russia e Inghilterra oltre l’Ucraina naturalmente.
      http://www.ispionline.it/it/pu
      Questo fatto, in quanto verificabile e certo, viene clamorosamente ignorato da giornalisti e commentatori.
      Quindi oggi a prescindere delle simpatie ,degli interessi dei complotti, la Cia, il KGB e quantaltro ci possa piacere, modificare i confini ucraini è irregolare in virtù di un trattato internazionale.Anche il paragone col Kosovo non tiene,non è questione di giustizia morale,ma di diritto internazionale.
      Quello che è avvenuto è come se il poliziotto della banca,la Russia ,rapini la banca sua protetta,l’Ucraina.
      p.s. In Israele i coloni stanno già chedendo aiuto, visto questo precedente, chi gli dirà che non possono annettersi altri territori?

  4. Il ragionamento di Gorbacev non fa una grinza. Peccato che sia censurato da gran parte dei media occidentali. Si aprono i seguenti temi.
    1) L’Italia sa essere all’altezza della diplomazia della 1 repubblica, quando, pur legata all’alleanza atlantica sapeva prendesi i suoi spazi di manovra? Se sì, dovrebbe NON aderire alle sanzione UE, riconoscere che la Crimea non è mai stata storicamente Ucraina ed aprire un “tavolo internazionale” (come si suol dire) sul tema delle minoranze nella regione, teso al riconoscimento della Crimea federata con la Russia. Inoltre se l’Italia si diversifica dalla posizione UE è un segnale forte di europeismo, cioè un segnale forte ai popoli europei che l’europa di costruisce e non un darci le mazzate dicendo “L’Europa ce lo chiede”, cioè che l’Europa si può anche non odiare.

    2) Il “tavolo” sulle minoranze è importantissimo in Crimea abitata dal 20% circa di islamici, per ora lontani da posizioni fondamentaliste, ma se si sentono minoranza perseguitata (e lo temono visto quel che successe negli anni 30/40) potrebbero avere tentazioni molto pericolose per i russi e per tutti.

  5. francesco taddei

    Stanevskiy spiega bene ciò che avviene.

  6. GabsTheFabs

    Viva la Russia, Viva Putin!

I commenti sono chiusi.