Sembra ormai trascorso un secolo da quando Vladimir Putin, lo scorso 13 ottobre, tendeva la mano all’Europa alle prese con una delle più importanti crisi energetiche della sua storia, promettendo di rifornirla di gas e assicurando di non utilizzare uno dei beni più preziosi del sottosuolo russo come arma di ricatto nei confronti del suo “assetato” vicino. «Anche durante i momenti più difficili della Guerra fredda, la Russia ha regolarmente adempiuto ai suoi obblighi contrattuali di rifornire gas all’Europa», aveva affermato Putin. Poi è avvenuto l’imprevedibile e dopo settimane di dossier dell’intelligence Usa su un imminente attacco, le truppe russe hanno effettivamente invaso l’Ucraina e Mosca sta usando il gas come arma di “ricatto”.
Tuttavia, “l’arma del gas” potrebbe avere serie conseguenze sull’economia russa, considerando che un partner come l’Europa sarebbe difficilmente sostituibile nel breve periodo da colossi asiatici come la Cina che sta rapidamente convertendo...
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