Proteste in Nicaragua: altri sette morti, tra cui un bambino

Di Leone Grotti
25 Giugno 2018
Secondo la Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh), dal 18 aprile al 19 giugno sono morti almeno 212 manifestanti, mentre i feriti sono 1337. Oltre 500 le persone arrestate
epa06820008 A young woman cries during a sit-in at an event held to commemorate the start of the anti-government protests in Nicaragua, which have been sustained for two months, and have resulted in the deaths of at least 180 people, in Managua, Nicaragua, 18 June 2018. Dozens of people returned to peacefully protest in the same place where two months ago a sit-in was held to reject reforms to Social Security in Nicaragua, and became the catalyst for the anti-government protests and political violence in the Central American country. EPA/JORGE TORRES

[cham_inread]

tratto dall’Osservatore Romano – Almeno sette persone sono morte nelle ultime ore in Nicaragua nella repressione di nuove manifestazioni di protesta contro il governo del presidente Daniel Ortega. Fra le vittime anche un bambino di un anno, colpito, secondo le forze dell’ordine, da un colpo sparato per errore da un criminale comune che difendeva le barricate a Managua. La madre del piccolo ha invece dichiarato che a sparare sarebbero stati agenti della polizia.

Le proteste sono riprese dopo che la Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh) ha presentato all’assemblea dell’Organizzazione degli stati americani un rapporto che segnala gravi violazioni da parte delle autorità nella repressione delle proteste. Secondo lo studio del Cidh, dal 18 aprile al 19 giugno sono morti almeno 212 manifestanti, mentre i feriti sono 1337. Oltre 500 persone sono state inoltre arrestate.

In questo clima di estrema tensione le Nazioni Unite hanno annunciato che l’Alto commissario per i diritti umani avvierà domani una missione a Managua. «Abbiamo inviato alla Cancelleria del Nicaragua tutti i dettagli della nostra visita nel paese che inizierà nella sua prima fase martedì 26 giugno», hanno spiegato al Palazzo di Vetro aggiungendo che la missione manterrà «una presenza sul posto per tutto il tempo necessario a fornire accompagnamento alla Commissione di verifica e sicurezza, osservare la situazione dei diritti umani e fornire assistenza in stretto coordinamento con la Cidh».

Membri della Cidh prevedono da pare loro di arrivare in Nicaragua in questa settimana e di installare a Managua il cosiddetto meccanismo di monitoraggio per il Nicaragua, attraverso il quale indagare sugli atti di violenza e sugli eventuali crimini commessi nel paese. La presenza dell’Alto commissariato e della Cidh, assieme a quella di una missione dell’Unione europea, è stata richiesta dall’opposizione nell’ambito del dialogo nazionale che si svolge con la mediazione della Conferenza episcopale.

Foto Ansa

[cham_piede]

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.