Ricordate il caso della prof di Religione omofoba di Moncalieri? Indovinate come è andata a finire
E quindi era tutta una balla. Ricordate il caso della professoressa “omofoba” di Torino? Tempo fa su Repubblica – e dove altrimenti? – era scoppiato il caso dell’istituto Pininfarina di Moncalieri, scuola dove insegna Religione Adele Caramico. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, opportunamente rilanciata dal quotidiano di Ezio Mauro, la docente aveva detto a un suo alunno che lui doveva curarsi perché gay. Balle, appunto. Balle che quello studente aveva raccontato prima all’Arcigay e poi ai media.
Un’indagine interna della scuola, come spiega oggi Avvenire, ha chiarito che «la docente non ha abusato del suo potere, né ha fatto proselitismo, ma ha svolto soltanto la sua funzione educativa». Tutte cose che la professoressa aveva sin da subito chiarito e che i suoi stessi figli, in una lettera sempre ad Avvenire, avevano rivendicato, dopo le infamanti accuse contro la madre.
Sul caso era intervenuto anche il cardinale arcivescovo emerito di Torino Severino Poletto, spiegando la sua opposizione a un «orgoglio omosessuale che sembra diventato un vanto».
L’ODIO NEI CORRIDOI. Quindi: la professoressa quelle frasi non le ha mai pronunciate. «Ora – dice Caramico ad Avvenire – si suppone che tutto torni come prima, ma gli sguardi d’odio nei corridoi e perfino al supermercato non potrò mai dimenticarli». Per il resto «c’è la grande gioia per aver camminato nella verità, per essermi affidata».
L’insegnante rischiava la sospensione, ma sono stati gli stessi alunni della classe a scagionarla, spiegando quanto avvenuto nell’ora di lezione.
La preside dell’Istituto ha così potuto constatare cosa è realmente accaduto e ieri ha diramato un comunicato nel quale spiega che «la lezione di religione è iniziata regolarmente, con la richiesta agli studenti di scrivere delle riflessioni sulla bioetica». Il dialogo «è proseguito con un gruppo di due o tre ragazzi, mentre il resto della classe procedeva con lo svolgimento del compito assegnato. Le diverse posizioni emerse durante la conversazione rispecchiano il dibattito corrente nella società italiana circa il tema in discussione» e «dalle testimonianze dei ragazzi si riscontra che il dialogo si è svolto con serenità, con toni e termini propri di un ambiente scolastico e della sensibilità degli studenti». La professoressa «non ha abusato del suo potere, né ha fatto proselitismo, ma ha svolto la sua funzione educativa».
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53 commenti
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Ma Kissinger (quello che sbrodola su questo sito non quello americano e più famoso) e Shiva secondo voi sono la stessa persona?
No, perché (s)ragionano nello stesso modo…
E la loro é una malattia, una malattia curabile, un disagio mentale o solo un modo diverso di vivere la razionalità?
Caro Kissinger mo’ ti spiego: a noi cattolici gli omosessuali stanno pure simpatici (anzi io pure li stimo se penso a un Pasolini o a un Testori) perché per noi che uno sia omosessuale é veramente un fatto marginale e nulla gli vieta di essere un buon cristiano. Certo praticare l’omossesualità é un peccato, né più né meno che …desiderare la donna d’altri, desiderare la roba d’altri, dire falsa testimonianza, non onorare il padre e la madre, non santificare le feste…non rubare (che in accezione estesa noi che viviamo nella grassa europa un po’ ladri ogni tanto potremmo sentirci tutti)…e allora ci siamo dentro tutti no???
Quello che ci stanno sulle palle sono quelli che prendono gli omosessuali e li usano come una specie di clava per attaccare quello in cui non credono o meglio, quello in cui non riescono a credere (ma sotto sotto vorrebbero e rosicano e insultano e vogliono distruggere).
Lasciate stare gli omosessuali che non meritano veramente di essere trascinati in basso dalla vostra triste compagnia e uscite allo scoperto a dire che in realtà vi da fastidio che possa esistere qualcuno che dice che la felicità dell’uomo é ancora possibile e che non passa dal “faccio quel che mi pare” ma dal “faccio quello che devo fare” e che il “devo” non lo decide uno stato padrone ma il mio cuore di fronte al mio desiderio di felicità…
la felicità dell’uomo é ancora possibile e che non passa dal “faccio quel che mi pare” ma dal “faccio quello che devo fare” e che il “devo” non lo decide uno stato padrone ma il mio cuore di fronte al mio desiderio di felicità…
Innanzitutto ciò che devo fare devo poterlo fare
ma se altri, pur accettando (e voglio poi vedere quanto è vero) che io ogni tanto pecchi simpaticamente,
mi impediscono il posso, cioè stabiliscono loro – e tramite proprio lo stato che secondo te non dev’essere padrone – le differenti possibilità e civili espressioni e diritti dei soggetti altrimenti peccanti, desideranti e volenti, allora abbiamo che alcuni cuori e desideri di felicità hanno il contesto che consente loro di realizzare appieno la loro vocazione (termine che non condivido completamente, ma presumo ti risulti chiaro), ed altri cuori e desideri di felicità che sono ostacolati, derisi, impediti, isolati, condannati (fino alla lapidazione se lo stato è l’isis) a fronte di una identica percezione di se stessi e del mondo, specificatamente relativamente all’affettività ed alla sessualità.
La libertà (e la felicità) o è per tutti o non è.
Hai detto pomposamente banalità sconcertanti :
Nessuno accetta di peccare simpaticamente una volta ogni tanto…. chi vuole può peccare quanto vuole se questo non il codice penale danneggiando gli altri. Per me esiste il diritto di peccare mentre non esiste il dovere di essere buoni per forza …. cosa a cui credi tu.
Da questo a riconoscere che bisogna non fare intristire a chi ritiene che per la propria felicità deve avere i diritti che gli passano per la mente …. ce ne passa. C’è infatti il diritto di poter pure ritenere che non tutti i diritti sono meritevoli di tutela perché possono essere ritenuti “dannosi”. Posso pure avere torto (non lo penso questo) ma è legittimo dire no se reputo che due gay non possono “avere un bambino” o due incestuosi maritarsi. Come , dato il sistema, tu puoi ritenere (come di fatto fai) che due gay possono “avere” un bambino …. ma non due incestuosi di sposarsi (indipendentemente al fatto che avranno gli occhioni lacrimosi).
Quando il interlocutore partecipa in un sistema democratico dove accetta le regole di vincere o perdere, rispetto in ciò che crede (E se vince non vuole o essere coercitivo verso gli altri per renderli un proprio riflesso), e tu per denigrarlo tiri mezzo l’ISIS sei disonesto sleale e pericoloso.
“La libertà (e la felicità) o è per tutti o non è.” …. è una stupidaggine. Ad ognuno tocca la felicità che si merita e la libertà si misura con la responsabilità verso gli altri. Tu le trasformi entrambi in parole vuote.
– Nessuno accetta di peccare simpaticamente
non è una mia affermazione, ma la ripresa della parte iniziale dell’intervento di Kan.
– Per me esiste il diritto di peccare mentre non esiste il dovere di essere buoni per forza …. cosa a cui credi tu
è vero il contrario, penso esista il diritto di peccare. penso che l’unico limite al diritto individuale sia la lesione del diritto altrui. penso anche che si dovrebbe essere molto attenti ed umili nel definire che cosa è peccato e chi è peccatore… che cosa è male e chi lo fa.
– Da questo a riconoscere che bisogna non fare intristire a chi ritiene che per la propria felicità deve avere i diritti che gli passano per la mente …. ce ne passa
il diritto al riconoscimento pubblico con conseguenze civili del rapporto fra 2 individui c’è già nella nostra società, nessuno sta inventandosi cose nuove e strane solo perché gli passano per la mente. il tema è perché si vuole negare valenza pubblica e conseguenze civili al rapporto fra 2 individui omoafettivi.
– è legittimo dire no se reputo che due gay non possono “avere un bambino” o due incestuosi maritarsi
tutti i si ed i no in un sistema democratico e civile sono parte di un più ampio contesto e sistema di valori – mai fisso e sempre in evoluzione – tale per cui ognuno può dire quello che vuole, ma la codificazione (portare a diritto positivo) non avviene con formule automatiche, ne tanto meno in base a sacre scritture e autoproclamati autentici interpreti delle stesse, ma in base all’evoluzione sociale e culturale del gruppo.
– tu puoi ritenere (come di fatto fai) che due gay possono “avere” un bambino …. ma non due incestuosi di sposarsi.
non ho mai espresso nessuna delle due cose, ne mi sono espresso su esse. ne sono assolutamente certo.
– tu per denigrarlo tiri mezzo l’ISIS sei disonesto sleale e pericoloso
cosa fa l’isis con gli omosessuali è in un articolo odierno su tempi. i cattolici non lo farebbero, almeno qui ed oggi: un po’ perché non possono (o non possono più), un po’ hanno assimilato il valore della vita individuale indipendentemente dal credo delle diverse persone. quello che ancora manca è il riconoscimento sociale e civile della diversità.
– “La libertà (e la felicità) o è per tutti o non è.” …. è una stupidaggine. Ad ognuno tocca la felicità che si merita e la libertà si misura con la responsabilità verso gli altri. Tu le trasformi entrambi in parole vuote
chi e in base a cosa giudica chi, quando, quanto, perché qualcuno si merita la felicità? chi, come, misura la responsabilità? è proprio la tendenza a misurare e non ad allargare che svuota libertà, felicità, ed in fondo umanità e dignità.
@ Lucillo
Rispondo ad ogni trattino ( – )
Trattino 1
L’ho detto io che il limite è il codice penale. Il fatto che io ti reputi un peccatore a te non impone niente. Tu fai qualcosa di analogo se mi ingiuri “omofobo” ..ed io me ne infischio. Ma tu a differenza mia vuoi una legge per mandarmi in galera per i miei peccati d’opinione cosa che io non mi sogno.
Trattino 2
Io in un sistema democratico posso ritenere per motivazioni anche extra religiose di trovare controproducente il riconoscere un diritto all’adozione ai gay, e queste possono essere sia soggettivi che oggettivi (quest’ultimi secondo il mio sistema di riferimento) : per es. siamo una coppia etero senza figli che vedono ridotte le proprie possibilità di adozione, oppure ritenere che con una estensione della definizione di famiglia vedere ridotte le politiche sociali a favore delle famiglie con una diluizione delle risorse, oppure ritenere antropologicamente sbagliato, rovinoso per i figli ecc. Non è importante che per te una cosa sia giusta, mi basta che lo sia per me e partecipare con questo al gioco democratico. Questo è legittimo!!!
Trattino 3
In parte ti ho risposto sopra. Per l’altra parte: un corno il sistema dei valori non è si mai fisso ma può essere tanto in evoluzione che in involuzione. Io questo ritengo che avviene oggi. E’ una involuzione in tutti i campi umani tranne che in quello tecnologico. Io guardo al passato vedo il presente e mi proietto nel futuro possibile. Io non accettavo ieri, non accetto oggi, non accetterò domani la legittimazione di incestuosi …. tu si perché sei un sistema aperto.
Trattino 4
Io credo di si …. Sul bambino ai gay sicuro …. sugli incestuosi rientra nelle possibilità del tuo “materialismo dialettico” dato che te il “problema non è affermare ideologicamente il giusto, ma comprendere la complessità dell’oggi per favorire la venuta del domani, che sarà l’oggi di un nuovo domani, ecc”. Se domani arrivano gli incestuosi tu non hai problema di giusto …io si.
Trattino 4
Perseverando sull’ISIS mi confermi che sei disonesto sleale e pericoloso … il valore della vita noi cattolici lo abbiamo “assimilato” prima di tutti e non accetto questa lezione da nessuno soprattutto da ex comunisti.
Trattino 5
Sulla felicità non giudico nessuno, ognuno ha il diritto di realizzarla nel rispetto dell’analogo diritto altrui. La felicità è realizzare se stessi senza uno Stato pervertito ch ti imponga un “giusto essere” .Sulla responsabilità dovevi aver già capito … ma comunque: La mia libertà ha il limite responsabile di non nuocere agli altri.
T1
Non ti ho mai definito omofobo, e non mi sono mai espresso sulla legge Scalfarotto.
T2
D’accordo con il finale; trovo faziosi e deboli gli esempi… anche un po’ ipocriti.
T3
Poni la lettura dei mutamenti in termini valoriali, da qui li definisci evoluzioni o involuzioni. Io definisco evoluzioni i mutamenti stessi in quanto non improvvisi ma sempre frutto di un processo graduale, anche se a velocità differenti. Questione di vocabolario.
Sull’incesto ho provato ad esprimermi diverse volte ma gli interventi non sono mai passati.
T4
Confermo che non mi sono mai espresso sui due temi.
Il tema non era sull’assimilazione dei valori da parte dei cattolici ma, connesso al resto del discorso, sulle valenze civili.
Non sono ex-comunista.
T5
Concordo completamente, stiamo dicendo la stessa cosa. Lo stato non imponga la giusta cosa ma organizzi la vita dei cittadini secondo i loro orientamenti democraticamente espressi – dinamici e mutevoli nel tempo.
T1 a me forse no…ma altri che dicono la stessa cosa che sostengo io si (Io non sono omofobo se sono contrario ai matrimoni e alle adozioni?).
T2 Li trovi deboli…. io per niente.
T3 Io vedo un processo graduale nell’andare in avanti e nell’andare indietro.
T4 Assimilazione con l’ISIS non pertinente. Con l’ISI più pertinenti i corsi di educazione obbligatoria.
T5 bello che siamo d’accordo. Vorrei solo che il pensiero cattolico non trovi voce prevalente (mass media servi) da parte dei suioi demolitori che trovano agevole modo di deformarlo opportunisticamente.
E’ di una decina di giorni fa la notizia che uno dei pionieri delle terapie riparative si è sposato in Oklahoma con il suo compagno, dopo aver affermato qualche anno fa che non funzionano. Praticando le terapie riparative agli omosessuali ha scoperto che era lui a non accettare la propria identità di genere: una volta capita ed ammessa la propria natura si è liberato dalle sovrastrutture culturali che gli impedivano di riconoscere la semplice verità su se stesso e si è “autoriparato” cominciando a vivere in libertà.
Sono convinto che alcune persone che ritrovano in se tendenze omosessuali – ma anche alcuni con tendenza eterosessuale seppur probabilmente in minor misura – possano non essere certe di come stanno davvero le cose, ed perfin spaventate; inizialmente spesso il dubbio fra l’altro non è capire se si è etero o omo, ma omo o bisex, piuttosto che etero o bisex. Un aiuto può servire a capire ed accettare se stessi, non a fissarsi un modello presuntamente ideale, giusto e naturale che semplicemente non esiste.
Sapere fin da piccoli che sessualità biologica ed identità di genere, pur connesse, non coincidono, può far solo bene a tutti. Sia ovviamente a chi da adolescente si trova incerto, con attrazioni confuse, in quanto sa che questo suo stato è normale e non indice di malattia – evitando così l’autoisolamento, la sofferenza e la paura. Utile anche a chi ha già maturato un preciso orientamento affettivo e sessuale, che più facilmente accetterà e vivrà bene con se stesso e con quelli di differente o ancora incerto orientamento.
Mi chiedo se chi la pensa come te ha provato ad applicare queste brillanti intuizioni nella loro casa? Per esempio ai propri figli, da piccoli…. età dove è facile l’imprinting (Morley) ? Se si sono vestiti un giorno da maschio, il giorno dopo da femmina, avvolte i tacchi, avvolte no, …… e via dicendo. In questo modo probabilmente li avrebbero aiutato a chiarire meglio se stessi già da subito liberandoli “dalle sovrastrutture culturali che gli impedivano di riconoscere la semplice verità” su se stessi….invece di intraprendere possibili lotte e sofferenze e bla, bla. In tal modo aiutarli a capire “ed accettare se stessi, non a fissarsi un modello presumibilmente ideale, giusto e naturale che semplicemente non esiste”.
Perdonami , sono curioso, perché io, a casa mia, ce le siamo tenute tranquillamente, … intendo le sovrastrutture, e non si lamentato nessuno, anzi ….siamo soddisfatti. Tu che sei cosi brillante hai avuto questa coerenza verso questo movimento liberatorio …. questa de-sovrastrutturazione o vuoi che inizi io…. e magari se non lo voglio fare mi mandi in galera?
PS Scherzo ….Lucillo….non ci fare caso, ….. lo so che sei coerente.
Mi chiedo se chi la pensa come te ha provato ecc
Si
so esattamente e personalmente di cosa parlo.
La destrutturazione è sempre positiva
le successive ristrutturazioni – comunque si orientino, non solo dal punto di vista dell’identità di genere – sono intime, consapevoli, conquistate; insomma: sono veramente proprie e fruttuose, a differenza dell’accettazione passiva di modelli, quali che siano.
@ Lu
Se sono fruttuose …. mizzica quanto sei bravo e ….. tienitele. Ma ti chiedo di lasciare in pace gli altri se ritengono di stare meglio di te.
Vedo da qualche post livoroso che a qualcuno piacerebbe lapidare i cristiani con la scusa che sono per default omofobi. La gay cultura pretende di eguagliare ciò che è diverso e in questo è prepotente e minacciosa come i terroristi dell’ISIS, e poi si meravigliano se facciamo le sentinelle in piedi.
Solidarietà alla maestra.
Rimane però il fatto che chiunque affronti l’argomento, sa di camminare su un terreno pericolosissimo: al minimo sbaglio ti fuciliano.
Queste campagne denigratorie sono quindi quanto meno intimidatorie, con buona pace della libertà di parola e di pensiero.
E la cosa triste è che è proprio un quotidiano nazionale a fomentare questi atteggiamenti aggressivi. Ma, si sa, da tempo La Repubblica ha sostituito L’Unità come organo di informazione del PD, prediligendo l’attività politica all’informazione neutrale.
La cosa più importante è che si denuncino fatti del genere. Così la prossima volta almeno ci pensa prima di parlare.
E magari con una bella querela sul groppone ci pensa anche lo studente attivista lgbt a formulare accuse infondate all’insegnante tanto per far gongolare gli amichetti dell’arcigay.
Che ne ne dici eh, troll?!
E per cosa? Accuse infondate di un reato che non esiste? Non esiste l’omofobia, non esiste illecito da parte della prof. E’ stata linciata mediaticamente sulla base del nulla. Forse è solo antipatica ma se lo deve tenere. E meno male per lei. Che se si poteva permettere come avvocato solo Amato o qualche altro giurista per la vita….stava fresca.
Certo che l’Italia è proprio un paese incivile, tutta ‘sta gente a spasso col cane ce ne fosse uno che si porta dietro il necessario per rimuovere la cacca dal marciapiede…
Non ti preoccupare ci pensa Scalfarotto. E si che sarete rimosse.
D.Ph Kissinger
sai la cosa che trovo deludente nei confronto di persone che comunque presentano una preparazione anche se affossata da uno sciocco senso di superiorità etica e culturale unita ad una ironia malriuscita ? Il fatto che di fronte all’errore evidente, come in questo caso che comporta calunnia e linciaggio, pur di negare …prendono il proprio cervello, lo formattano, e ci scrivono reazioni biliose ed insensate come il post che hai scritto alle 16:49.
Ovvero subiscono una metamorfosi e diventano ….Schiva101.
L’insegnante è stata accusata di abusare della sua posizione per fare proselitismo e siccome è stato accertato che si tratta di una menzogna, ella può querelare l’incauto accusatore in seguito alle dichiarazioni lesive della sua persona e della sua reputazione chiedendo adeguato risarcimento per danni materiali e morali.
Se mai sarà in vigore una legge Scalfarotto, allora potrà anche sporgere denuncia per calunnia.
La prof. non è stata accusata di alcun proselitismo né di abuso della sua posizione, non confondiamo le parole usate dal provveditore con quello che è stato riportato sui giornali. Sui giornali è stato semplicemente detto che la prof all’interno del dibattito ha legittimamente informato gli studenti che l’omosessualità è una malattia curabile, e il provveditore ha ritenuto che nel fare ciò non sia ravvisabile alcuna omofobia, né abuso di potere e né proselitismo perché rientra nella normale funzione educativa di un docente.
Per la verità la professoressa ha ammesso tranquillamente di aver detto che l’omosessualità è una malattia e che può essere curata: sono ammissioni sue, non solo parole del ragazzo. Con questa chiusura dell’indagine, il preside ci ha soltanto fatto sapere che se un professore dice in classe che l’omosessualità è una malattia curabile sta semplicemente svolgendo la sua “funzione educativa”
Infatti, Pif, come tu confermi, volete “azzerare il dibattito corrente nella società italiana”, in completa e totale malafede, stravolgendo le parole altrui, non accettando che le terapie riparative esistono, che esiste l’omosessualità vissuta male ( e a leggere i commenti dei gay su questo sito diciamo che sembra assolutamente la posizione maggioritaria, non sembrano manco lontanamente persone equilibrate ), che qualcuno possa pensare che l’omosessualità è un disagio, anzi, bisogna presentarla fin dall’asilo come un possibilità qualunque, vedendo ovunque un disprezzo che è soprattutto nella vostra testa, quello che sentite per voi, sbagliando, perché per tutti c’è una strada per il compimento.
Che non è questa strada di risentimento e recriminazione e minaccia su cui vi siete messi.
Giovanna io credo che è finita tuto a tarallucci e vino. Quindi lasciamo perdere anche noi. E solo ora di eliminare l’ora di religione nelle scuole anche facoltativa. Certi contegni abominevoli non possono esercitarsi in luoghi pubblici per caso.
No, è solo l’ora di eliminare tutti i tentativi di imporre l’indottrinamento della teoria del gender.
Grandissima bufala pseudoscientifica, che nessun genetista potrà mai dimostrare, perché non si può dimostrare l’inesistente.
brava giovanna. dimentichi di dire a pif che tra poco l’omosessualità sarà predicata come un DONO DI DIO, l’ottavo dono dello spirito santo, il non plus ultra. roba FORTE.
Giovanna, facciamo così:
portiamo avanti il dibattito sul fatto se l’omosessualità sia o meno una malattia e quanto sia curabile, ma cominciamo anche un dibattito riguardo i danni della fede cattolica in italia e su una sua eventuale abrogazione e messa al bando. poi cominciamo un dibattito per decidere se le donne sono o meno inferiori agli uomini e se hanno un anima e uno per decidere se le persone di colore dovrebbero avere i diritti dei bianchi. iniziamo anche un dibattito per decidere se preferire le città ai paesini possa essere una malattia e curata…. io dibatterei anche sul fatto che un’equazione ellittica possa avere soluzioni classiche se si hanno soluzioni deboli (tanto è tutto questione di opinioni no? a parer tuo non esiste una oggettività delle cose).
dai, iniziamo a dibattere di cose assurde e senza un minimo di cognizione di causa come volete fare voi
Luc , facciamo cosi:
vediamo prima i danni che ha fatto la cultura di sinistra …ovvero la tua . Vediamo cosa comporta avere una psicologia che “crede” in un meraviglioso sol dell’avvenire dopo una dittatura che doveva essere una fase intermedia. Vediamo questa stessa psicologia che ha chiuso gli occhi, per decenni, su massacri , gulag, la negazione di ogni elementare diritto umano, ha giustificato invasioni di popoli con carrarmati . Che ne dici …. vediamo? Poi riflettiamo un attimo che questa gentaglia all’indomani della caduta di un muro (caduto per disperazione) ….diventano progressisti!!! E magari chi vi ha combattuto diventa un retrogrado.
Poi se vuoi parliamo pure dei danni che ti ha fatto la Chiesa Cattolica, … io qua sono e.
Non ho idea di dove tu abbia tratto quel virgolettato, ma di certo non appartiene a me, io sono anzi favorevole a che un fessore professore dica suoi studenti che l’omosessualità è una malattia curabile, perché facendolo svolgoe in fondo il suo ruolo di educatori. E penso che ciò andrebbe ribadito fin dall’asilo.
La possima volta, però, per piacere, cerca di scrivere un commento in Italiano.
Caro Pif, avendo un famiglia con vari figli e un lavoro molto impegnativo, ho scritto un po’ di fretta, e me ne scuso, ma tu manco hai letto l’articolo, dato che il virgolettato è tratto dall’articolo !
Cioè, hai commentato a vanvera e si è visto !
La prof non ha detto che l’omosessualità è una malattia curabile, ma sotto richiesta pressante dell’alunno ha detto che esistono terapie riparative. O secondo te non esistono ? O secondo te non esiste il disagio di un omosessuale che non è contento di essere omosessuale ? Lo ammette persino l’Oms, che ha derubricato l’omosessualità per alzata di mano !
O magari volevo dettare tu alla prof cosa rispondere, come con quei manualetti che date ai giornalisti, in cui dite che invece di” utero in affitto” si deve dire” gestazione per conto” ecc ecc ?
A mio parere, l’esempio più evidente del disagio che è la condizione omosessuale la date con questi interventi cialtroni, aggressivi, superficiali e sempre, sempre, sempre, puntati sul vostro ombelico, il centro del mondo.
Mannaggia alla fretta, forse in effetti , Pif, non avevo capito il tuo messaggio , anche se bisogna dire che era un pochino contorto, credevo parlassi per iperbole.
Come non avessi scritto nulla, altrimenti non ne usciamo !
Scusa, scusa, scusa.
( se è una malattia o no, non lo so, ma un disagio lo è di sicuro )
Scusa, Pif, non avevo capito, mi sembrava che fossi provocatorio, poi ho una fretta incredibile, scusa !
Non so se ho mandato altri post, in questi giorni è un caos sul sito !
Scusa ancora.
allora io potrei dire a un uomo di colore che se ha buona volontà può sbiancarsi. Perchè offendersi. Ci sono i posti. Se non vuole può restare nero coi problemi che ne conseguono.
Caro Kissinger, paragonare il disagio di un uomo ( nato uomo, complementare alla donna ! ) che non ama la donna ( nata donna, complementare all’uomo ! ) e di una donna che non ama l’uomo, ad una persona che nasce con un colore di pelle bianca o scura, è solo indice di malafede.
Tanto è vero che la comunità nera americana si è anche seccata un po’ di questo paragone fuorviante.
Facciamo un altro paragone : “allora io potrei dire a un obeso che se ha buona volontà può smettere di mangiare. Perchè offendersi. Ci sono i posti. Se non vuole può restare obeso coi problemi che ne conseguono ”
Voglio dire, non vedo perché dovrebbe essere offensivo non voler vivere quello che da sempre è considerato un disagio, tanto più evidente in chi lo propugna come una variante normale della sessualità ! NON è una variante normale, è un problema grosso come una casa, non sarà una malattia, ma un problema lo è.
Tanto è vero che ogni volta che chiedo a chiunque, gay o meno, se sarebbe contento che suo figlio fosse omosessuale, NESSUNO ha mai risposto che sarebbe contento, MAI.
Un conto accettarlo, io lo accetterei, perché ognuno nella vita deve accettare qualcosa che non ha deciso lui, e tutti siamo pieni di problemi…. ma esserne contenti, MAI NESSUNO, nemmeno quelli che i figli li comprano su catalogo.
E dirò di più, questo voler negare che l’omosessualità non sia affatto al pari di un uomo che ama la donna e viceversa, è un danno per gli omosessuali in primis, che nella versione gay sono sempre più incatti viti, sempre più vio lenti, sempre più insoddisfatti : più cresce la paura nei confronti del loro totalitar ismo un po’ naz ista, più hanno potere sulla coscienza altrui, più si possono permettere qualsiasi nefande zza, tipo comprare bambini, più sono astiosi e rancorosi. Un motivo ci sarà.
Siete ormai una minoranza senza più storia a dire cose del genere. Anche dalla religione si può guarire. Esistono posti, ancora, dove se vuoi ti fanno l’elettroshock. Puoi guarire. Non ti offendere. La serenità appartiene a tutti. Non c’è totalitarismo. Siete voi ultracattolici una minoranza talmente esigua da fare poca notizia a voler dettare legge. Ma i tempi sono cambiati. Comunque credo che nessun altro catechista proverà a scuola a fare propaganda a favore dell’ignoranza.
Caro Kissinger, forse non ti rendi conto del tuo tono minaccioso, ma devo dire che la gente della tua risma è tutta così, qui non ci sono eccezioni. Sei tu che hai fatto un esempio del cavolo e io te l’ho ribaltato : sei uomo o no ? Sei nato per amare una donna o no ? Se non ti accade, qualche disagio c’è. Come non si è nati per pesare 100kg, tutto il corpo ne soffre.
Per cui non si può pretendere che un uomo sposi un uomo, che un grande obeso faccia il modello o vinca per statuto gare sportive, lasciando comunque la libertà di fare, nella propria vita privata, quello che uno vuole, con tutta la comprensione e compassione di questo mondo.
Se invece uno nasce con un colore o l’altro della pelle, se nasce coi capelli rossi, se nasce alto o basso, è una faccenda evidentemente diversa, che non incide su alcun diritto .
Insisto : se uno è pedo filo, non ha diritto a sposare un bambino, se uno è poligamo, non ha diritto a veder riconosciuti i suoi matrimoni, se uno è ince stuoso, non ha diritto di sposare la sorella…..se uno è uomo, ha diritto di sposare una donna.Tutti gli uomini hanno questo diritto.
Stai sereno, che passare la vita nella rabbia e nella malafede è durissima .
(Quando dici che non c’è alcun dibattitto in corso, ti copri di ridi colo ,dato che stai intervenendo al dibattitto in corso, e mostri , per l’ennesima volta, una grave tendenza alla prevaricazione, di chiaro stampo tota litarista )
E non c’è nessun dibattito in corso
semplicemente vergognoso… va bè, almeno non vi lamenterete che vi vogliono mettere il bavaglio.
parliamo ora di paesi più civili, visto com’è stata accolta la vostra manifestazione stile “manif pour tous” li?
ps
il fatto che cambio nick name ogni volta non è un caso… fatevi una domanda e datevi una risposta… anzi lasciate perdere perché tanto sbagliereste sia la domanda che la risposta
“il fatto che cambio nick name ogni volta non è un caso…”
Lo sappiamo che hai problemi… anche di memoria.
claudio visto che avevo ragione? visto che era meglio che non ci pensavate proprio… dai diciamoci la verità pensare non fa proprio per voi,,,,
Tutto finisce con una bella spaghettata tra calunniatori e calunniati o presunti tali.
…ovviamente Barilla.
Ma adesso vedrete che la penna di Ezio, mossa da un sussulto deontologico, strariperà, scusandosi umilmente con l’omofoba professoressa.
Alla faccia dei tutti voi detrattori.
Non c’è miglior dimostrazione di come il tema della discriminazione nei confronti degli omosessuali (che potrebbe diventare legge con il ddl Scalfarotto sull’omofobia) sia spesso usata come clava ideologica senza alcun riguardo per la verità fino alla scoperta, spesso tardiva, che si trattava di una montatura per amplificare l’ondata emotiva che si vuol suscitare per l’approvazione di leggi sul “matrimonio” e l’adozione per coppie dello stesso sesso.
Il ragazzo invece che chiedere scusa, dopo essere stato sbugiardato anche dai suoi compagni di classe, ribadisce la sua menzogna e per evitare un confronto diretto con la sua vittima vuole essere esonerato contra legem dall’ora di Religione da lui liberamente scelta ad inizio dell’Anno Scolastico. Mette molta tristezza l’abisso in cui si è cacciato….
Io non ho capito allora cosa è successo scusatemi. Cosa ha detto realmente la prof.??? Ha detto si o no che secondo lei un gay se vuole può andarsi a curare?
@Kissinger
Se la professoressa avesse detto che ci sono degli psicologi che assistono gli omosessuali che desiderano provare a cambiare orientamento avrebbe detto una cosa vera, quindi avrebbe fatto il suo lavoro. E lo avrebbe fatto in modo eccelso se avesse anche sottolineato che non sono molte le persone che riescono in questo percorso. Il comunicato del Preside mi sembra avvalorare la tesi di una discussione equilibrata sul tema, non a senso unico come vorrebbe Luxuria, secondo cui essere gay e trans sarebbe la cosa più bella del mondo e qiundi guai a quegli omofobi di omosessuali che desiderano cambiare vita.
Sì, lo ha detto e lo ha ammesso tranquillamente: ha detto che l’omosessualità è una malattia psicologica e che quindi può essere, volendo, curata. Non mi sembra che sia in fondo sia offensivo per gli omosessuali.
Ma che dice Toniolo, la prof.ssa può parlare e l’alunno no?
D.Ph Kissinger
perché non ti concentri sul fatto che era una montatura?
Ti ricordi ne avevamo discusso.
Non ti turba minimamente che si può prendere una persona, metterla sulla grande stampa, e pestarla con calunnie sotto i piedi in maniera cosi facile solo per un fine propagandistico.
Ti rendi conto anche che la verità non verrà mai più ristabilita perché ormai il danno è fatto e le smentite, se ci saranno, verranno minimizzate al massimo?
Entrambi devono poter parlare, ovviamente. Finiamola con ‘sto vittimismo.
Entrambi dovrebbero avere il diritto alla presunzione di innocenza, entrambi dovrebbero avere il diritto alla difesa di fronte alle accuse, entrambi dovrebbero avere il diritto alla difesa della privacy. Entrambi dovrebbero avere l’obbligo di provare le accuse.
Nessuno dovrebbe mai essere sottoposto alla gogna mediatica, soprattutto se è solo accusato. Ma anche se fosse condannato sarebbe una cosa barbara.
Entrambi hanno ricevuto lo stesso trattamento??
Non ti fanno riflettere tutti questi casi di “omofobia”????? Almeno un po’???