“Non è il caso di celebrare una Messa al cantiere e di benedire una galleria che ancora non c’è”. Così avrebbe risposto don Daniele Giglioli, vicario generale della Diocesi di Susa e parroco a Giaglione (comune che condivide con Chiomonte il cantiere per il tunnel geognostico) alla richiesta di una celebrazione al cantiere in occasione di Santa Barbara, protettrice dei minatori, avanzata dalla Cmc. Una richiesta che i responsabili del cantiere ritenevano normale. Ed ora, di fronte alla risposta, si dichiarano “esterrefatti”. Perché, spiegano, “in tutto il mondo per Santa Barbara si celebrano messe nei cantieri: è una tradizione, capita ovunque, anche nelle zone difficili. Ed è successo molte volte anche in Val di Susa, quando c’erano i cantieri Sitaf per la costruzione dell’autostrada”. Il parroco avrebbe proposto di svolgere la celebrazione presso la chiesa, evitando la presenza al cantiere. “Proposta – spiega a quanti lo hanno contattato – che non mi pare avere nulla di strano”. La vicenda, però, pare non si fermerà qui. I vertici di Ltf hanno cercato contatti con il Vescovo di Susa, Alfonso Badini Confalonieri e con l’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia.
Va ricordato, che, proprio a ridosso del cantiere, in occasione della visita del “collettivo giovanile” di Pax Christi venne celebrata una messa e che i “Cattolici per la Vita della Valle” eressero nella zona, poi, rimossa con l’avvio dei lavori, un pilone votivo. Senza avanzare giudizi affrettati, pare confermarsi, come spesso illustrato da queste colonne, un “fronte religioso” nella contrapposizione tra favorevoli e contrari alla Torino-Lione.