
Planned Parenthood. Molti Stati tagliano i fondi: «Non vogliamo essere associati a chi non rispetta la vita»

Mercoledì 5 agosto, due giorni dopo la decisione del Senato federale americano di non ritirare i 500 milioni di dollari di finanziamento destinati al colosso abortivo Planned Parenthood, 53 voti contro 46, il Center for Medical Progress (Cmp) ha pubblicato un quinto video “undercover”, mentre a livello locale si sono moltiplicate le inchieste.
IRREGOLARITÀ IN FLORIDA. Il governatore della Florida, il repubblicano Rick Scott, ha deciso di aprire un’inchiesta per scoprire che cosa accade nelle cliniche abortive. «I video sono davvero inquietanti», ha detto Scott, è necessario «che il pubblico sappia che stiamo rispondendo con un’indagine». Il risultato dell’ispezione, giunto ieri, ha dato un altro colpo all’immagine del business degli aborti, facendo emergere che in Florida ben tre centri su quattro praticano interruzioni di gravidanza illegali dopo il secondo trimestre. Il quarto centro è invece colpevole di non avere redatto, come richiesto, registri sui bambini abortiti. «Prenderemo immediatamente delle misure», ha dichiarato la Florida Agnecy for Health Care Administration.
[pubblicita_articolo]INDAGINI IN TEXAS. Già dopo i primi video fatti circolare dal Cmp, il governatore del Texas, il repubblicano Greg Abbott, aveva deciso di avviare delle indagini. Ma quando il quinto video della Cmp ha colpito la Gulf Coast, mostrando la disponibilità della Planned Parenthood ad «alterare» illegalmente la pratica abortiva per ottenere «organi intatti», il governo è intervenuto nuovamente: «Di recente abbiamo richiesto un’audizione alla Commissione sanità e Servizi Umani del Senato del Texas per iniziare un’indagine sui fatti relativi alla questione. Planned Parenthood non ha accettato l’invito a testimoniare», ma «questo nuovo video rende palese che è giunto il momento di avviare un’indagine», ha dichiarato sempre il 5 agosto il vicegovernatore Dan Patrick.
TAGLI IN ALABAMA. Il 6 agosto il governatore dell’Alabama, Robert Bentley, ha deciso di tagliare i fondi elargiti tramite il Medicaid (programma di assistenza sanitaria per i meno abbienti) alle cliniche abortive. Bentley ha annunciato la sua decisione in una lettera al Ceo della Planned Parenthood Southeast, nella quale spiega che lo Stato «esercita il suo diritto di concludere l’esistente accordo», per poi dichiarare ai cittadini: «Rispetto la vita umana e non voglio che l’Alabama sia associata a un’organizzazione che non fa lo stesso».
NEW HAMPSHIRE E LOUISIANA. Al contempo, dopo il voto favorevole della Commissione per le Finanze e del Fondo di Tassazione statale dell’Alabama, al Senato è stata presentata una legge che prevede una pena fino a 20 anni di carcere per chi venda parti del corpo umano. A tagliare i fondi all’aborto è stato anche il New Hampshire, che il 5 agosto ha votato per privare di 650 mila dollari di fondi statali la Planned Parenthood del Northern New England. Il governatore della Louisiana Bobby Jindal, infine, ha annunciato che restringerà i finanziamenti.
Foto Ansa/Ap
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21 commenti
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Il mondo sta sprofondando solo Cristo può salvarlo! Scacciamo i mercanti dal tempio, se non faremo un passo indietro periremo tutti, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi! La sinistra si opporrà ovunque a cambio di passo e questo è molto triste perché dovrebbe stare dalla parte dei deboli e degli sfruttati ma in casi come questo non è così ma è ora qualcuno proponga di restringere i casi in cui è concessa l’ivg, e presto qualcuno lo farà vedrete. È importante che inizi in Amercia perché se vince lì poi si diffonderà anche qui come tutto il resto nel male ma anche nel bene
Caro Camerata Joe,
hai ragione è colpa del sionismo. Anche la forte moritura delle vacche di cui parlava Totò e Peppino nella lettera alla Malafemmina.
Conosco il lavoro e per questo non mi affosso nel tuo onanismo sul sionismo, cellinismo e bestialità simili…Camerata…curati !!! 🙂 .
Lo scandalo é che la stampa non ne parli. Al tg il caldo o la moda del momento in spiaggia, guai a instillare dubbi nello spettatore. E alla ripresa di Report vorrei essere smentito ma mi aspetto servizi sull’olio di palma, sulla deforestazione della Nigeria ma guai a indagare sul business aborto in Italia…..
Chiuso il centro, tutti a raccogliere i pomodoro: nobile lavoro, a confronto.
Ma con che fegatodicono che “non vogliono essere associati a coloro che non rispettano la vita”, ma solo a pensarl- dico io! Ma dicendo così loro credono che noi siamo tutti rimbecilliti? Entra là dentro un bimbetto tutto bello formatino nella pancia ed esce fatto a pezzi, ben conservati ed in ordine, pronti per l’imballaggioe la vendita e loro ci vengono a dire fandonie del genere??!!? Di solito prima di incavolarmi conto fino a dieci, ma e mi si parassero davanti codeste “persone” non saprei contare..
Scusate errori a iosa, sono stanca morta, vengo da un campeggio scout..
In primo luogo ci sarebbe da dire già sulle tue motivazioni al dialogo visto che a quanto pare ti proponi di riportare sulla retta via chi dissente da te mostrando loro gli inganni e le mistificazioni di cui sono vittime. Personalmente non reputo di aver bisogno e soprattutto non accetto che nessuno qui con questi presupposti paternalistici si arroghi la presunzione di aprirmi gli occhi sulla vita. Ma chi credi di essere, il Salvatore del mondo? Se vuoi confrontarti con me lo fai in una ottica di reciproco rispetto delle scelte individuali di vita senza mettere in discussione quelle altrui ma limitandoti se lo ritieni opportuno a parlare delle tue.
Detto questo è dando per scontato che i presupposti per discutere sono unicamente basati sulla conoscenza reciproca delle rispettive visioni della vita poste entrambe sullo stesso piano in quanto frutto di esperienze e vissuti assolutamente personali, ti rispondo anche nel merito degli esempi che proponi per toglierti l’alibi di dire che non rispondo alle tue domande.
“Ad esempio, la difesa della famiglia naturale deriva proprio dal desiderio che dici tu: permettere a tutti di realizzarsi come persona. Ma realizzarsi, a differenza di quel che dici tu, non è assecondare ogni desiderio, ma diventare quel che si è: uomini e donne liberi dalle proprie pulsioni, capaci di esercitare il libero arbitrio (in questo ci distinguiamo dagli animali)”
Il limite a soddisfare i propri desideri non é costituito secondo me dal fatto che deriva da pulsioni o propositi ragionati ma dal fatto che la libertà di autorealizzazione finisce dove inizia quella dell’altro e questo vale anche all’interno della famiglia dove non credo sia giusto riservare corsie preferenziali per nessuno ma mediare nell’ottica di rispetto della personalità di ognuno dei membri. Rispetto alle pulsioni, se non producono danni alle persone a noi vicine, non c’è ragione di reprimerle . Essere spontanei nella vita non significa essere animali, loro a differenza di noi rispondono solo alla legge della giungla, noi abbiamo la capacità di riconoscere nell’altro pari dignità di scelta è di conseguenza mediare quando le nostre scelte dettate da pulsioni o meno confliggono con chi ci sta accanto.
“Ora proporre il matrimonio gay è un inganno, prima di tutto per gli stessi gay. Si propone loro la soluzione sbagliata ai loro problemi ed invece di esortarli ad essere quel che sono, gay, li si invita a imitare ciò che non sono, etero. Cos’è questo se non inganno?”
Il tuo ragionamento in questo caso è viziato dal presupposto che per avere gli stessi diritti (o doveri se preferisci) si deve per forza partire dalle stesse condizioni di base. In questo caso si tratterebbe di rispettare quelle che tu reputi condizioni essenziali per costituire una famiglia cioè essere in grado di procreare in modo naturale. Ora mi sembra piuttosto superfluo riprendere il solito tormentone degli studi che a seconda di chi li tira fuori dimostrano tutto è il contrario di tutto. Personalmente credo che i presupposti per crescere bene un figlio siano solo amarlo, rispettarlo e favorire lo sviluppo della sua personalità e non esistono ricette precostituite che garantiscano una condizione ideale, altrimenti anche molti genitori eterosessuali rigorosamente biologici sarebbero privati della titolarità di genitori. Ti ricordo che spesso la natura se lasciata a se stessa non sarebbe molto benigna nei confronti dell’uomo. Essa risponde sempre e solo alla legge della giungla e non pone per definizione l’uomo al centro dell’universo.
“Inoltre, volendo assecondare sempre e comunque i loro desideri, si arriva ad impedire la piena realizzazione dei bambini, imponendo loro genitori, uteri, balie, senza mai porsi il problema di quale sia la piena realizzazione di un bambino (che non è solo diventare un adulto ). Volendo dare pieni diritti ad alcuni, si privano altri di diritti altrettanto fondamentali e, cosa ancor più grave, si cerca di dimostrare il contrario piegando la scienza ai propri fini. Esattamente come facevano gli scienziati razzisti.”
Visto che la citi, allora chiedo io a te quale sia la piena realizzazione dei figli. Secondo me è quella di favorire lo sviluppo di una persona equilibrata, matura, consapevole di se stessa e dei propri limiti individuali (non di appartenenza a determinate categorie) ma anche capace di mettersi in discussione con una visione e uno sguardo aperto al cambiamento in senso costruttivo, curiosa, senza preconcetti nella valutazione della realtà che la circonda. Sono sicura di aver trascurato molte altre caratteristiche come pure va detto che non sempre (anzi spesso) tutti questi obiettivi vengono centrati ma si tratta sempre di una descrivere una possibile strada. Poi si sa che nella realtà le cose non sempre vanno per il verso che noi tutti vorremmo. Non si tratta comunque secondo me di fornire valori “belli e pronti” da assorbire ma di fornire gli strumenti per identificare quelli che saranno i valori individuali di ogni persona. È questo il compito dei genitori, non quello di produrre una copia di se stessi inculcando i propri di valori.
Infine riguardo all’aborto, è un fenomeno che non eradicherai mai, con o senza sanzioni per chi lo compie e questo secondo me perché non c’è la percezione di commettere quello che voi ritenete a tutti gli effetti un reato. Riconosci come un comportamento malevolo solo se riesci ad immedesimarsi nella vittima, ma nessuno di noi ricorda la vita prenatale e non potrebbe averne comunque la consapevolezza razionale. Naturalmente questo ragionamento scatena tutta una serie di obiezioni tra cui: allora quando si raggiunge la consapevolezza di commettere un reato se i primi ricordi della propria infanzia risalgono all’età più o meno di tre anni? Qualcuno allora direbbe che potrebbe essere lecito anche l’infanticidio…. A mio parere non basta avere la consapevolezza dei propri ricordi per identificarsi nella “vittima”, ma anche proprio identificarsi nelle sue sembianze, toccarla, vederla in carne ed ossa,interagire alla luce del sole ecc. e questo avviene solo dopo la nascita. Ma naturalmente tutta la questione è opinabile e la mia idea vale quanto la tua che scommetto non condividerai. Per questa ragione reputo che l’aborto deve essere una eventuale scelta della singola donna, che tra le altre considerazioni non deve solo identificarsi nell’essere che sta dentro di lei (questo paradossalmente per lei è piû facile proprio perché in un certo senso fa parte del proprio corpo), ma deve anche in qualche caso mettere in discussione la propria di corporeità e la propria di vita qualora il mettere al mondo un figlio determini un rischio per se stessa.
Capisci dunque che in ogni caso sono scelte difficili perché attengono alla percezione di inizio della vita che non puó essere esclusivamente quella identificata da una cellula fecondata. E non si tratta di pulsioni animalesche perché gli animali non hanno questa capacità di ragionare sopra ai comportamenti e valutare le scelte da compiere più giuste per se stessi. Che ti piaccia o no siamo noi che decidiamo di mettere o no al mondo un altro essere umano e nella valutazione non possiamo non tenere conto prima di tutto di chi ha già superato quella fase e al mondo é già venuto, cioè noi.
So che farai un monte di obiezioni che molto probabilmente intuisco già ma questa volta chiedo io a te visto che in modo esclusivamente oggettivo vuoi delineare i comportamenti giusti da quelli cattivi, come fai a ignorare sistematicamente la tua soggettività e quanto questa repressione incide poi magari non in te ma in altri soggetti nel reagire come hai visto fare al gatto e alla volpe dando uno spettacolo ben poco edificante in quanto al controllo di se stessi nel momento in cui qualcuno gli ricorda che nella vita vale qualcosa anche quelle che tu definisci pulsioni e io invece soggettività?
Cara Filomena
Perdonerai se intervengo per esprimere un mio modesto parere su un intervento di così grande portata.
Considerata l’estensione e la profondità della tua riflessione tratteggio solo i punti principali.
1) Tu hai bisogno di paternali (non dire di no). E’ un atto di carità che prescinde dall’efficacia o meno della stessa. Se vedi per strada un ubriacone che dichiara al mondo “io sono una splendida creatura civile “è doveroso dirgli di disintossicarsi dall’alcol e di cambiare vita. Con te è uguale.
2) Tu non dialoghi. Il fatto che l’asserisci fa parte della tua volgare tendenza patologica alle bugie. Il vero dialogo oltre all’intento di vedere l’interlocutore per ciò’ che è (si chiama rispetto), richiede l’onesta di presentarsi con la propria vera identità (un Nick). Tu hai abusato della buona fede di tutti, per tua ammissione, ricorrendo a decine di nick diversi. Hai ingannato tutti per mesi e solo perché non conosci vergogna sei ancora qui.
3) La tua vera identità è quella espressa con i nick di Lena e Giada e Garganella . Con questi nomi hai espresso la tua vera, sprezzante, sguaiata natura necrofila. Non hai avuto riguardo nell’offendere la sensibilità delle persone che qui sono veramente convinte di cosa è un aborto (un assassinio). Invece come un sguaiato esibizionista (quello che con l’impermeabile fa spettacolo per strada) non hai avuto ritegno ad usare espressioni raccapriccianti (embrione parassita, divoratore, cannibale, suola da scarpa e schifezze simili). Sono state quelle identità che ti hanno consentito di esplodere le tue autentiche pulsioni distruttive. Ma sono quelle identità che dovrebbero farti scacciare da parte di tutti come se si trattasse di un topo .
4) Alla luce dei primi tre punti diventa poco significativo seguirti sulle tue elucubrazioni circa il significato di famiglia. Infatti di cosa parli tu? Con quale esperienza? Come puoi parlare di adozioni tu che non faresti nascere un bambino? Tu, da quella persona piccola e grigia che sei, vuoi con tutta te stessa, la disintegrazione di tutto. Preferisci il nulla il quale risponde meglio alle tue possibilità esistenziali,
Ribadisco, ti dovrebbero cacciare dappertutto. Non dovrebbero farti avvicinare a donne sposate, gravide, a bambini ed anziani.
Non sei riuscita da quando sei su questo sito a dire una parola, dico una, a favore della vita. Un mortorio.
Ps: nel film ” il Verdetto” c’è una splendida citazione dell’avvocato (un maturo e bravissimo Paul Newman) che la utilizza nell’arringa finale del processo : “prega come se avessi la fede e la fede ti sarà data”. Falla tua. Chiuditi in una stanza e prega inginocchiata per giorni. Sono sicuro che il tuo animo si scoprirà disinfestato. Ti liberi tu e liberi gli altri della tua insopportabile fredda educata squallida insolenza.
Grazie per la risposta, ma purtroppo devo constatare che nuovamente hai svicolato dalla mia domanda spostando il discorso sui massimi sistemi… ma a differenza tua, rispondo volentieri.
1. Avvisare gli altri di potenziali pericoli lo ritengo un dovere morale. Live and let Live, o per meglio dire Live and let die (visto che i tuoi inalienabili diritti comportano quasi sempre che qualcuno per.isca), non è nelle mie corde e non è quello che mi ha insegnato il mio Maestro. Per cui continuerò a farlo e se da fastidio a qualcuno, me ne farò una ragione.
Ora se uno imbocca inavvertitamente una strada che sta per franare, mi pare lecito farlo notare: lui rimane libero di fare quel che vuole… ma fino ad un certo limite. Se si fa male, altre persone dovranno intervenire, rischiando la loro vita per salvarlo. Se poi in auto trasporta dei bambini, credo abbiamo il dovere di intervenire. Nulla conta, in questo caso, che lui non percepisca il pericolo o che la probabilità che qualcosa vada storto sia minima.
2. “la libertà di autorealizzazione finisce dove inizia quella dell’altro”
Spiegami un po’ come questa massima possa stare in piedi, a proposito di aborto e adozione dei bambini da parte dei gay… dato che parli di autorealizzazione, anche se i bambini adottati da gay fossero emancipati, liberi, aperti curiosi, etc. certo non hanno potuto scegliere se vivere con i genitori naturali, con gli adottivi, né il catalogo da cui scegliere i gameti. Di fatto si impone loro uno status che loro non autodeterminano.
3. “Infine riguardo all’aborto, è un fenomeno che non eradicherai mai”
…lo dicevano anche i sudisti riguardo alla schi.avitù… ed invece in molti paesi per fortuna non esiste più. Non sarei così pessimista.
4. “Riconosci come un comportamento malevolo solo se riesci ad immedesimarsi nella vittima”
…geniale! Quindi, dato che i nazisti non consideravano gli ebrei esseri umani, non hanno fatto nulla di male. Non fa una piega.
Non solo, anche il pedo.filo non fa niente di male se ragiona come Mieli, ossia considera i bambini non vittime, ma soggetti da liberare dall’educastr.azione cui sono vittime.
5 . “sono scelte difficili perché attengono alla percezione di inizio della vita che non puó essere esclusivamente quella identificata da una cellula fecondata”
Bene, ti lamenti della legge della giungla e tu adulto forte decidi a priori quando e come inizia la vita umana? Con che diritto?
E se anche non fosse determinabile con certezza, visto che c’è di mezzo una vita umana, si dovrebbe usare la massima prudenza.
Infine, visto che tutti hanno diritto all’autodeterminazione, perché la vita della madre, anche se in pericolo,dovrebbe venire prima di quella del figlio? Nuovamente devi applicare la legge del più forte, sopprimendo il più inerme.
6. Il problema non è tanto pulsioni verso soggettività, ma la coerenza. Come diceva Benedetto XVI, il relativismo non può che essere autocontraddittorio, come dimostra quello che dici: asserisci principi che dovrebbero essere universali, ma sei costretta a formulare un infinita di postille per evitare di contraddirti, tipo immedesimarsi nella vittima ma poi poterla toccare…
In questo sta l’inganno, non nel non seguire un pacchetto di regole (ed anche qui sei contraddittoria, perché eleggi le leggi a maggioranza come verità assoluta, formulando un pacchetto di regole morali diverse, ma pur sempre precostituito), ma nel non voler confrontare le proprie opinioni con la realtà. Ovviamente ti ricordo che la formula da te proposta in passato, esiste e quindi va bene, porta tutta una serie di storture che abbiamo già analizzato.
Comunque, usa la logica: se un principio non vale per tutti, non è un buon principio. Se ho bisogno di definire quando è come uno diventa un essere umano, non è un buon principio.
…..hai svicolato dalla mia domanda spostando il discorso sui massimi sistemi… ”
Ma scusa ti ho risposto punto per punto prendendo ogni paragrafo del testo che hai postato, a cosa non avrei risposto precisamente svicolando? Se vuoi risposte che non si rifacciano ai massimi sistemi, tu per primo fa domande precise. E comunque a tal proposito perché tu non hai risposto all’unica domanda che ti ho fatto io? Non è che tu sei qua a dettare le regole del dialogo e io obbediscono, sia chiaro.
Dunque ora ti risponderó ancora una volta ma in modo sintetico, dopodiché o cambi il tono paternalistico con cui spari sentenze, oppure tu potrai anche farti una ragione di infastidire gli altri ma d’ora in poi per quanto mi riguarda ti parlerei addosso e la “maestrina ” la andrai a fare con qualcun altro!
Tornando ai massimi sistemi, forse non ti sarai ancora resto conto ma il mondo è fatto di contraddizioni e se non sei in grado di accettarle nella complessità delle relazioni, non dimostri una grande maturità di ragionamento. Qualsiasi principio che detta le regole di convivenza scontenterà inevitabilmente qualcuno. È utopistico pensare di accontentare sempre tutti. Del resto è per questo che la morale, i principi e le leggi cambiano.
È per questo che nella storia si sono fatti tanti errori, ma dire che a priori i nazisti non erano consapevoli di quello che facevano è una stupidaggine. Diciamo che probabilmente consideravano (ovviamente a torto) quello che hanno compiuto un prezzo da pagare per raggiungere gli ideali utopistici in cui credevano.
Ti ricordo che questo giochetto non lo hanno fatto solo loro nella storia ma spesso molti di coloro che rincorrono utopie, in primo luogo le fedi religiose. In nome di Dio si sono fatte stragi e guerre sante! E la religione cattolica non è esente da tali pratiche. Dopodiché voi cattolici potete anche rileggere la storia a vostro uso e consumo ma i fatti documentati che tutto il resto del mondo conosce e ha studiato a scuola, restano!
Concludo rifacendomi solo a un punto che tu sollevi sempre. Certo che ritengo che la vita della madre deve essere presa in considerazione prioritariamente rispetto al nascituro, se non altro perché lei esiste già è ha una volontà precisa, mentre come dice la stessa parola il nascituro deve ancora nascere e non è assolutamente in grado di avere una volontà. Per te sarà irrilevante ma per me no, è lei è solo lei che puó decidere se mettere al mondo un figlio o no perché è lei che in ogni caso se ne assume l’onere. A casa mia si dice oneri ed onori!!!
Del resto nascere è l’unica cosa che nessuno puó decidere come neppure quali siano i genitori da cui nascere, biologici, adottivi, eterosessuali, omosessuali, single o in coppia ma che in ogni caso decidono se farci nascere o meno.
…bastava leggere il primo commento:
“@Xyzkw
…eccomi qua, allora puoi rispondere alla miè domande?
1. Ritieni la compravendita di organi di feti abortiti lecita?
2. Se no, quale soluzione proponi per evitare che queste cose si ripetano in futuro, magari affinando le tecniche per rimanere sul filo del legale, come vorrebbero far credere quelli di Planned Parenthood?”
Hai risposto solo alla prima domanda, ma non alla seconda. .. sono giorni che ci giri intorno. Comunque, facevi meglio a mantenere la prima versione: “non mi va di rispondere”…
Andando nel merito.
1. Continuerò con il tono che tu chiami paternalistico e che io chiamo realistico, fino che la redazione non mi bannerà. Poi continuerò altrove… Quando è in gioco la vita di innocenti, del politically correct me ne infischio.
2. “Qualsiasi principio che detta le regole di convivenza scontenterà inevitabilmente qualcuno. È utopistico pensare di accontentare sempre tutti.”
Infatti, allora scontentiamo gli omosessuali ed accontentiamo chi è contrario ai matrimonio gay… perché no?
3. “Diciamo che probabilmente consideravano (ovviamente a torto) quello che hanno compiuto un prezzo da pagare per raggiungere gli ideali utopistici in cui credevano.”
Punto primo, perché a torto? I nazisti non si potevano identificare con le loro vittime perché non li ritenevano umani al pari degli ariani e, come sostieni tu, a loro non si può imputare nessuna colpa… hai già cambiato opinione sulla questione?
Riguardo alla lettura della storia andrei cauta… The Encyclopedia of War (Ed. Wiley ) analizzando migliaia di conflitti ha rilevato che soltanto 70 avevano motivi religiosi…
Poi se ti riferisci alla storia studiata a scuola sei messa male, immagino che credi che la Bastiglia fosse un carcere di dissidenti politici e che Garibaldi fosse un eroe…
4. “Certo che ritengo che la vita della madre deve essere presa in considerazione prioritariamente rispetto al nascituro, se non altro perché lei esiste già è ha una volontà precisa, mentre come dice la stessa parola il nascituro deve ancora nascere e non è assolutamente in grado di avere una volontà ”
Ecco un bellissimo esempio di legge della giungla… la madre soggetto forte decide delle sorti del nascituro, soggetto debole… menomale eri contraria.
Ovviamente non possiamo decidere dove e come nascere… è una legge di natura, ma neppure due gay possono in autonomia avere figli. Sono costretti a comprarli o a farseli regalare, ma le persone non andrebbero né comprate né regalate, a meno di non applicare la legge del più forte.
Infine, se i figli non possono decidere da chi farsi adottare, allora l’autodeterminazione non è un principio assoluto ed allora , se accettiamo di imporre genitori a dei figli, possiamo anche imporre ad alcuni adulti di non adottare figli… sempre se non si adotta la legge del più forte, gli adulti decidono , i bambini subiscono.
—-
Come ti dicevo, sarebbe opportuno risolvere queste incongruenze prima di parlare di rispetto, diritti, etc. Ritorna, come vedi, l’inganno : fai finta di non vedere le contraddizioni, stabilendo a priori chi può autodeterminarsi e chi no, chi può vivere e chi no, chi può scegliere e chi no…
No, cara faccio volentieri a meno del tuo mondo pieno di contraddizioni… rimango immaturo ed almeno non faccio fuori innocenti.
Che il mondo sia pieno di contraddizioni non lo dico io, è evidente a tutti, solo chi vive in un mondo ideale (che non esiste) non lo vede. La realtà è molto più complessa e soprattutto non è fatta di bianchi e di neri, ma di tanti grigi. Personalmente non accetto che tu mi faccia la morale, non sei il Salvatore del mondo e le paternali falle a chi se le lascia fare. La tua logica nelle relazioni non funziona, nei rapporti interpersonali non sempre 1 piû 1 fa 2.
E con ció ti saluto e ti auguro buonanotte, non intendo discutere seriamente con chi in nome dei suoi principi che considera superiori a quelli degli altri, si comporta da arrogante e presuntuoso.
…vedo che il giocattolo ti si è rotto tra le mani e non vuoi più giocare, così passi agli argomenti personali.
1. Curioso che proprio tu accusi gli altri di toni paternalistico. .. tu che in più occasioni hai dato dell’omofobo, del razzista, dell’insensibile a destra e manca… e non entro nel merito dei toni che hai assunto utilizzando gli altri nick…
Ti ricordo che questo thread è nato proprio da tu che deridevi un utente che aveva citato il demonio. .. poi parli di rispetto delle opinioni come base del dialogo, bel modo per iniziare un dialogo da parte tua.
Comunque, anche se con toni più soft, non sono mancate paternali neppure nei miei confronti: dovrei imparare ad accettare le scelte altrui, dovrei immedesimarmi nei drammi dei gay, dovrei rinunciare ad un mondo ideale ed irreale per aprire gli occhi ad un mondo pieno di contraddizioni, etc. …come diresti tu, da che pulpito viene la predica per criticare il mio paternalismo…
2. La logica certo non è alla base delle relazioni interpersonali e manco dovrebbe esserlo… ma qui si parlava di diritti, principi, regole.
Se tu dichiari che un diritto è universale (es. Autodeterminazione ), ma poi decidi arbitrariamente che vale solo per alcuni soggetti, non possiamo definirlo universale… non c’entrano nulla i rapporti interpersonali.
Se dici di essere contraria alla legge del più forte, ma poi dici che la madre vale più del bambino perché è senziente, stai applicando la legge della giungla perché il bambino non può difendersi e qualunque attribuito gli manchi sarà un pretesto per sovraffarlo.
Se tu avessi un po’ di onestà intellettuale, accetteresti le conseguenze del tuo ragionamento, accettando che proprio la legge del più forte è l’unica applicabile nel tuo mondo: madri che decidono per la vita dei figli, adulti che decidono per i bambini, studiosi che decidono chi deve essere felice, maggioranze e leggi che decidono per tutti.
Guarda, che in questo non c’è niente di male… è un ragionamento logico e peraltro rispetta almeno le leggi di natura. Ti ripeto, quello che contrasto sono gli inganni di chi dice “universale ” ma poi intende individuale, “per tutti”, ma poi risulta valido solo per alcuni…
3. Se non vuoi più discutere con me, me ne farò una ragione…
Ma il problema non sono io, è la realtà… in questo caso hai finito gli argomenti. Eravamo partiti da una domanda ben precisa alle quale ai cercato di scivolare prima accusando Giovanna e To.Ni di essere intolleranti, poi l’hai buttata sui massimi sistemi, ora accusi me di paternalismo… se hai delle idee, difendile.
Io non ho paura di dire le mie, lo faccio qui, l’ho fatto nel blog di Odifreddi, del Fatto, di UAAR… mi sono beccato insulti e offese, ma non ho rinunciato a difendere le mie idee. Tu perché ti tiri indietro?
Io rispetto le tue idee, altrimenti non starei a risponderti, ma non puoi pretendere che le condivida solo perché le ripeti 100 volte, senza argomentare. Neppure puoi pretendere che cambi i miei toni… non ti ho mai offeso e neppure ti ho chiesto di cambiare i tuoi toni… se vuoi rispetto, inizia a rispettare gli altri.
@Xyzkw
…eccomi qua, allora puoi rispondere alla miè domande?
1. Ritieni la compravendita di organi di feti abortiti lecita?
2. Se no, quale soluzione proponi per evitare che queste cose si ripetano in futuro, magari affinando le tecniche per rimanere sul filo del legale, come vorrebbero far credere quelli di Planned Parenthood?
Ho provato a riportare il lungo commento in risposta al tuo sotto all’altro articolo simile ma non lo pubblicano n’è qua ne là Forse lo fanno tra un po’
Ti rispondo brevemente visto che non pubblicano il mio commento più articolato che però era riferito al tuo ultimo sotto all’altro articolo simile.
Il traffico di organi non è una pratica condivisibile in ogni caso e ancora di piû se espiantati a viventi come per esempio i reni.
Su tutta questa questione però io non ho avuto occasione di leggere articoli provenienti da altre fonti (per mio demerito non perché non ci sia la possibilità di reperirne) e onestamente diciamo che spesso qui le notizie sia pure reali che vengono riportate non brillano per completezza per cui non mi sentirei di dare giudizi affrettati.
Se poi vuoi un giudizio generale sul fatto che possa condividere o meno l’esistenza di cliniche che praticano l’aborto nel rispetto della legge, non ho difficoltà a dirti che ci debba essere la possibilità di poter abortire se una donna lo richiede. Ma su questo quando pubblicheranno l’altro mio post capirai meglio il mio pensiero.
“Il traffico di organi non è una pratica condivisibile ”
Ipocrita !!!
Non riesco a trovare una tua qualità. Dico UNA!!!
…bene, vedo che continui a tergiversare.
Mi pare ovvio che in assenza di altre fonti ci dobbiamo limitare a commentare questi articoli (per altro, se interi stati ritirano i finanziaria un fondo di verità deve esserci). Se metti in dubbio l’attendibilità di questo giornale, sta a te reperire fonti di smentita… non basta dire non mi fido, troppo comodo!
Manca comunque ancora la risposta alla seconda domanda… idee per possibili soluzioni, grazie…
Cara FilomenaXY
Perdonerai una mia ultima incursione . Ti ho dato dell’ IPOCRITA. Desidero spiegare il perché affinché non dici che è un insulto gratuito alla tua mite e civilissima personcina .
Sai benissimo che per te abortire è come bere un sorso d’acqua. sai benissimo che questo gesto è razionalizzato (in un contesto necrofilo ed autistico come il tuo) dal fatto che democraticamente si è stabilito cosa è o non è un essere umano. Il fatto che tu ritenga che il commercio dei corpi smembrati non sia una “pratica condivisibile” è solo dettato dall’assenza di una legge che lo consenta o, ipotesi che preferisci (sei una grigia burocrate) dall’essenza di una corte (suprema o no) che ne riconosca il diritto. Quindi la pratica per te non è “condivisibile” solo per un aspetto formale, non per un motivo di sensibilità umana.
Ti abbraccio con affetto … a domani.