Papa Francesco all’Angelus ha detto che «è triste trovare cristiani annacquati, che sembrano il vino allungato e non si sa se sono cristiani o annacquati. Come il vino annacquato, che non si sa se è vino o acqua». E ha aggiunto, con un’altra immagine: «Se il sale diventa scipito non serve più a nulla». Il «sale» dei cristiani annacquati, infatti, ha spiegato il Papa, «ha perso il suo sapore e sono diventati mondani».
«NON CONFORMATEVI A QUESTO MONDO». Le due immagini, quella dei cristiani annacquati e quella del sale scipito, di cui si è servito a braccio il Santo Padre alla preghiera domenicale, sono state scelte per commentare il Vangelo di oggi (Matteo 16, 21-27), dove Gesù annuncia la Sua passione, morte e resurrezione. «È un momento critico – ha detto il Papa – in cui emerge il contrasto tra il modo di pensare di Gesù e quello dei discepoli. Pietro addirittura si sente in dovere di rimproverare il Maestro, perché non può attribuire al Messia una fine così ignobile. Allora Gesù, a sua volta, rimprovera duramente Pietro, lo rimette “in riga”, perché non pensa “secondo Dio, ma secondo gli uomini” e senza accorgersene fa la parte di satana, il tentatore». Un concetto, ha proseguito Papa Francesco, su cui «insiste, nella liturgia di questa domenica, anche l’apostolo Paolo, il quale, scrivendo ai cristiani di Roma, dice loro: “Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio” (Rm 12,2)».
«CONFORMATEVI A CRISTO, SEGUITE LA SUA VIA». Il contrario dell’annacquamento, invece, ha ripreso Papa Francesco citando Paolo VI, è «quando nei cristiani rimane viva la forza del Vangelo: essa può trasformare i criteri di giudizio, i valori determinanti, i punti di interesse, le linee di pensiero, le fonti ispiratrici e i modelli di vita». «Perciò – ha continuato – è necessario rinnovarsi continuamente attingendo la linfa dal Vangelo. E come si può fare questo in pratica? Anzitutto proprio leggendo e meditando il Vangelo ogni giorno, così che la parola di Gesù sia sempre presente nella nostra vita». Poi, ha aggiunto il Papa, è importante partecipare «alla Messa domenicale, dove incontriamo il Signore nella comunità, ascoltiamo la sua Parola e riceviamo l’Eucaristia che ci unisce a Lui e tra noi; e sono molto importanti per il rinnovamento spirituale le giornate di ritiro e di esercizi spirituali. Vangelo, Eucaristia, preghiera: grazie a questi doni del Signore possiamo conformarci non al mondo, ma a Cristo, e seguirlo sulla sua via, la via del “perdere la propria vita” per ritrovarla». E ha precisato: «”Perderla” nel senso di donarla, offrirla per amore e nell’amore – e questo comporta il sacrificio, la croce – per riceverla nuovamente purificata, liberata dall’egoismo e dall’ipoteca della morte, piena di eternità».
«La Vergine Maria – ha concluso – ci precede sempre in questo cammino; lasciamoci guidare e accompagnare da lei».
PARLAMENTARI CATTOLICI. Dopo l’Angelus, Francesco ha ricordato che lunedì, promossa dalla Conferenza episcopale italiana, si celebra la Giornata per la custodia del creato, dicendo: «Il tema di quest’anno è molto importante: “Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città”. Auspico che si rafforzi l’impegno di tutti, istituzioni, associazioni e cittadini, affinché sia salvaguardata la vita e la salute delle persone anche rispettando l’ambiente e la natura». Infine, il pontefice ha rivolto un appello ai parlamentari cattolici, riuniti per il loro quinto incontro internazionale. «Li incoraggio – ha detto il Santo Padre – a vivere il delicato ruolo di rappresentanti del popolo in conformità ai valori evangelici».