Oslo, invocati crimini contro l’umanità per Breivik. «Non è pazzo» – Rassegna stampa/1

Di Redazione
27 Luglio 2011
Anders Breivik, che lo scorso 22 luglio ha ucciso 76 persone a Oslo, andrà in prigione preliminarmente per otto settimane. La polizia ha invocato i crimini contro l'umanità, per fargli scontare 30 anni di carcere, la pena massima in Norvegia. L'avvocato del killer chiede la seminfermità mentale. Psicologo: «Breivik non è assolutamente pazzo»

Anders B. Breivik è un «pazzo». Lo dice il suo avvocato, Geir Lippestad. Il killer di Oslo è rimasto impassibile durante l’udienza preliminare di lunedì e i suoi occhi glaciali hanno scrutato il procuratore Christian Hatlo, il giudice Kim Heger e la rappresentante di parte civile Mette-Yvonne Larsen. A un certo punto, con un’espressione di sfida ha domandato quante persone avesse ucciso. (…) Breivik non si è scosso nemmeno quando l’avvocato gli ha comunicato che la polizia aveva invocato una nuova disposizione del codice penale per «crimini contro l’umanità». (…) La norma prevede una pena massima di 30 anni anziché i 21 previsti per i reati di terrorismo” (Stampa, p. 14).

“Il giudice ha decretato per Breivik lo stato d’arresto preliminare di otto settimane, di cui quattro in completo isolamento, senza accesso a nessun tipo di massmedia, in attesa del processo. (…) Secondo l’avvocato Geir Lippestad, tutto lascia supporre che Breivik sia uno squilibrato, uno psicopatico: «Crede di trovarsi all’inizio di una guerra e, chiuso com’è in quella sfera che lo isola dal mondo, è convinto di aver svolto la prima missione, gettandosi allo sbaraglio fra i “traditori della patria” e cioè i laburisti. (…) Gli ho consigliato di seguire la mia linea difensiva che si basa sulla seminfermità mentale. Ma se non seguirà il mio consiglio dovrà scegliersi un altro avvocato»” (Stampa, p. 14).

“Lo psichiatra Ulf Aasgaard, esperto di caratteri tipici dei colpevoli, non condivide però l’opinione dell’avvocato: «Seguono quella linea per fargli avere una pena diversa, magari facendolo ricoverare in un ospedale psichiatrico. Ma Breivik non è assolutamente pazzo. E’ un camaleonte che sa comportarsi in modo garbato e gentile quando vuole  trasformarsi all’occorrenza in una belva sanguinaria. La sua strage ha il carattere di un’esecuzione di massa eseguita sistematicamente»” (Stampa, p. 14).

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