Olanda: nove ragazze morte in cinque mesi per la pillola Diane-35. Questo non è femminicidio?
L’agenzia del farmaco olandese ha annunciato l’uscita di un nuovo studio dal quale emerge che almeno 27 donne sono morte in Olanda dopo aver ingerito la pillola contraccettiva Diane-35. Dal 1987 al maggio di quest’anno i decessi causati dal contraccettivo della Bayer nel paese dei tulipani erano fermi a 18. In meno di cinque mesi, dunque, sono morte nove donne e la direttrice dell’agenzia olandese Agnes Kant ha lanciato l’allarme.
VITTIME IN TUTTA EUROPA. Solo due settimane fa, l’Ema (European medicine agency) ha assicurato che le donne che utilizzano la pillola possono continuare a farlo senza timori, perché nonostante ci sia il rischio di contrarre la Tev (tromboembolia venosa), questo è un evento raro. La dichiarazione è stata però fatta senza ricordare tutte le vittime della pillola in Europa e nel mondo, e senza sottolineare che la Tev può anche portare alla morte.
All’inizio dell’anno la Francia aveva vietato l’uso del contraccettivo dopo che un centinaio di ragazze avevano rischiato la vita, mentre altre quattro erano decedute. Anche in Gran Bretagna aveva fatto clamore il caso di una sedicenne morta dopo che aveva cominciato ad assumere la pillola. Dalle ricerche inglesi era emerso poi un collegamento fra la Diane e la depressione, come dimostrano molte testimonianze.
CAUSE MILIONARIE. In Canada, dove a gennaio è morta una ragazza di 18 anni, sono state segnalate 11 morti collegate al farmaco. Negli Stati Uniti i decessi contati finora sono più di 50 e la Bayer ha già pagato 750 milioni di dollari per 3.500 donne, mentre altre 3.800 sono in causa con la casa farmaceutica. Eppure settimana scorsa anche la Società italiana della contraccezione (Sic), durante il suo congresso nazionale, ha sottolineato che «i benefici della pillola sono maggiori dei rischi». Anche in questo caso non si è parlato delle vittime, in compenso è stato chiarito che «la pillola è il metodo più efficace nella prevenzione delle gravidanze indesiderate».
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26 commenti
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A me la prescrissero durante l’anoressia,cosa quanto piu sbagloata ci possa essere.Presi peso,fortunatamente la presi per sei mesi e riuscii a vincere l’anoressia.Mi viene solo da pensare…:che sanità é codesta a favore del cittadino??????
Appena ho letto il titolo di questo articolo mi sono presa un colpo, io prendo il Diane, o meglio il suo equivalente Visofid da anni, per tenere a bada l’acne e non ho mai avuto alcun problema legato a questa pillola. Questo articolo mi mette un pò paura ma mi piacerebbe anche sapere che tipo di problemi fisici avessero le donne che sono morte, che mettessero più informazioni in questo tipo di articoli!
“Olanda: nove ragazze morte in cinque mesi per la pillola Diane-35. Questo non è femminicidio?”
No, non è femminicidio.
in medicina contano i numeri; i numeri del Diane, parlano di un farmaco molto pericoloso, sia che sia prescritto e assunto come antiacne (il modo “giusto”, quello autorizzato) sia come anticoncezionale (uso non autorizzato, cioè offlabel, come anche chiaramente detto del commento della EMA cui il link nell’articolo rimanda).
Altri farmaci potenzialmente utili e molto meno pericolosi sono stati prontamente ritirati dal commercio. E non vedo dove sarebbe il problema se anche questo farmaco lo fosse, indipendentemente dal fatto che poi “forse” le precauzioni per ridurre le complicanze emboliche non siano state correttamente applicate: le precauzioni riducono il rischio, non lo eliminano e le precauzioni basate su stile di vita, come in questo caso, sono labili, tutte “a carico” della donna che assume il farmaco. Forse è per questa ultima componente dell’uso del farmaco, label o offlabel, che la giornalista ha usato il termine “femminicidio” (se giustamente si potrebbe discutere) attirando un’orda di commenti scomposti, tutti fuori luogo, dato che il problema segnalato è un’altro. La realtà è che quindi di certi problemi non si può e non si deve parlare. Neanche di fronte a evidenze lampanti.
Ciao,
due commenti:
– Prima di giudicare (se proprio sentite questo bisogno di farlo) informatevi grazie.
Io avevo 15 cisti nelle ovaie, a causa di questo avere figli è estremante difficile. L’acne è soltanto una conseguenza di queste cisti. In genere la Diane viene prescritta per curare ad esempio sindromi come quella dell’ovaio policistico e cercare di portare la donna in una situazione in cui sia più facile avere dei figli. Quindi Giovanna tieni pure per te il tuo giudizio.
Non è molto umano, ma piuttosto moralistico sparare sentenze quando non si prova nemmeno ad immaginare le ragioni che portano qualcuno a compiere qualche gesto.
– L’articolo scritto dovrebbe contenere maggiori dati, perchè così ha solo lo scopo di spaventare chi dopo numerose visite e continui controlli, si è fidato dei propri medici. Per esempio qual è la percentuale di donne che assume diane in olanda o in francia? Qual è la percentuale di morti? La pillola in questi Paesi può essere assunta solo sotto prescrizione medica? I medici fanno tutti i controlli per capire se nella persona ci sono rischi di Trombosi o Embolia?
In Italia quindi quali sono le percentuali?
Ciao e grazie
Cara Anonima, suppongo ti riferissi a quello stupido commento di chi ha usurpato il mio nome, che ha parlato di donne fattrici, ma la storia è lunga e spiegartela sarebbe noioso.
Poi, mi spiace, non hai colto appieno il senso dell’articolo che non è affato di spaventare che si trovi ad assumere la pillola Diane ( anche se è vero che ci si potrebbe preoccupare ), ma evidenziare come quandi si parla di pillole anti-concezionali si tende spesso a minimizzare i rischi, che ci sono e sono gravi, infatti in ogni caso si scombussola il delicato e collegatissimo sistema endocrino femminile, che si regge su un equilibrio mirabile quanto preciso, a fronte di un incentivo ad assumere ormoni per una fantomatica liberazione femminile.
Cioè, se diamo ormoni alle mucche, ci preoccupiamo degli effetti sulla loro salute e sulla salute di chi assume quella carne, mentre le femmine umane , le nostre sorelle, le nostre madri, le nostre figlie, non solo non sono protette dall’uso indiscriminato degli ormoni, ma anzi sono incentivate al massimo ad assumerli dall’opinione corrente.
Proprio ieri leggevo un’intervista tipica ad una ginecologa alla moda che minimizzava del tutto i rischi della pillola, mentre anche chi avesse solo dato pochi esami in una qualsiasi facoltà biologica-medica non potrebbe mai farlo.
( E comunque c’è una grossa differenza in termini di rischio-beneficio in chi assume la pillola a scopo contraccettivo, quindi assumendo farmaci “pesanti ” in modo totalmente gratuito per l’organismo e chi la assume per compensare delle carenze e quindi a scopo di cura: nell’articolo si parlava dei gravi effetti sulla salute riferiti al primo caso )
Infatti ho scritto un mucchio di sciocchezze e vi chiedo scusa, avete ragione voi.
Quindi, secondo, Remo, siccome è una pillola antiacne non è femminicidio. Boh!
Ciao, io ho preso il Diane per 4 anni per mancanza di ciclo mestruale dall’età di 16 anni. Dopo aver avuto il mio primo ciclo a 13 anni , ne avevo circa uno ogni 4 mesi. Fu lì che l’endocrinologo spiego ai miei che l’unica era prendere il Diane che mi ha fatto un grande regalo, mi ha fatto diventare diabetica di tipo 1 all’età di 20 anni. Nel bugiardino di quegli anni c’era nelle controindicazioni, poi hanno leggermente cambiato la dicitura scrivendo che chi aveva il diabete non lo poteva assumere . Grazie Diane, 🙁
Il termine femminicidio si riferisce a tutti quei casi di omicidio in cui una donna viene uccisa da un uomo per motivi relativi alla sua identità di genere. (a volte questo genere di violenza è compiuto da persone che non hanno legami strettamente sentimentali con la vittima come mariti o fidanzati, ma vengono compiuti anche da padri verso figlie, o addirittura da figli verso le madri) cioè di regola in relazione al fatto che la medesima è o è stata la moglie o in relazione sentimentale con l’autore del delitto, ovvero il medesimo autore presumeva che la vittima dovesse iniziare o continuare la relazione sentimentale o sessuale.
Ecco la connotazione ideologica che mette in secondo piano i fatti: femminicidio non è la mattanza di donne, ma è l’interpretazione delle morti femminili che addita la colpa al maschio, possibilmente di famiglia. Che schifo. Non perchè lo dici tu Carla, ma perchè è così. Esattamente come l’omofobia: non importa chi muore, alimentano l’ideologia solo le morti di omosessuali.
Non ho mai avuto un ciclo mestruale molto regolare è sempre stato decisamente ballerino ma non ho mai dato peso alla cosa fino a che non mi è saltato per quattro mesi consecutivi. Ho iniziato così ad allarmarmi ed ho consultato diversi medici. Ho fatto ecografie all’addome, visite dermatologiche ed endocrinologiche, le ho ripetute più volte con diversi “specialisti” sperando di trovarne uno che mi proponesse soluzioni alternative meno pericolose. Niente da fare, alla fine tutti sono convenuti sul fatto che, per il mio problema, la “soluzione” fosse il Diane, l”unico farmaco contenente antiandrogeni.
Quello che mi ha indotta a decidere di “cedere” a quella che tutti loro mi propinavano come “La Soluzione” è il fatto che tutti questi “specialisti” la dipingessero come l’unica possibile, dicendomi che se era mio desiderio in futuro divenire madre non avevo alternative.
Così, per otto mesi ho preso il Diane.
Ero terrorizzata dall’idea, ho sempre saputo che le pillole sono una porcheria, ho iniziato così ad avere un’alimentazione più attenta ad evitare cibi contententi molto colesterolo e inziato a praticare maggiore attività motoria, il tutto, nella mia ingenuità, sperando di evitare gli effetti collaterali correlati all’assunzione della suddetta.
All’inizio non avvertivo differenze nel mio fisico ed ero rincuorata dal fatto che cominciavo a non perdere più tanti capelli (alopecia androgenetica) l’acne papulocistica e i peli del volto avevano cessato di crescere (irsutismo) e a fine mese avevo un flusso che, pur non essendo vero mestruo, mi dava la tranquillità che, un giorno, quando avessi trovato la persona giusta con cui costruire una famiglia, sospendendone l’assunzione, avrei potuto sperare nel dono di un figlio.
Con l’andare dei mesi ho preso peso ma non era tanto quello ad allarmarmi perchè l’acquisizione è stata graduale e, a parte la fantomatica “cellulite” (che altro non è che un carattere secondario femminile), la cosa non mi ha così disturbata. A disturbarmi sono stati gli indolenzimenti degli arti. Inzialmente mi svegliavo nel cuore della notte con uno o più arti informicolati, poi, questi formicolii, hanno iniziato a affliggermi anche di giorno.
Continuavo a praticare attività motoria ma con l’allenamento, anzichè migliorare, avvertivo che la respirazione si faceva affannosa e a un certo punto dello sforzo mi sfuggiva una sorta di “rantolo” involontario e incontrollato.
Le mie analisi del sangue, prima perfette, presentavano ora valori di colesterolo e trigliceridi davvero allarmanti considerato la mia giovane età.
Ho così iniziato a assumere una pillola più “leggera” (definita così dall’ultimo endocrinologo da me consultato) che, pur non contenendo antiandrogeni avrebbe dovuto mantenere per un breve periodo gli effetti positivi del Diane fungendo da pausa dagli effetti collaterali di quest’ultimo.
Così non è stato. Anche con Jasminelle gli effetti collaterali di cui sopra continuavano a persistere.
Non ne potevo più, non riuscivo a dormire e quando lo facevo avevo incubi sulla mia morte per trombosi.
Così, di mia iniziativa, ho deiso di smettere l’assunzione di queste schifezze.
Per quattro mesi il mio ciclo è stato più che regolare, un orologio, ma poi non ho più avuto ciclo alcuno.
Ho iniziato così a prendere il Thuja-Injeel un rimedio omeopatico naturale per il momento senza risultati di sorta.
Ad oggi sono sei mesi che non ho più ciclo mestruale, i capelli hanno ripreso a cadere, l’acne papulocistica e i peli a affliggere il mio volto, e il terrore di non poter mai essere madre a impadronirsi della mia mente.
Decido di tonrare a fare un’ecografia all’addome e le cisti ovariche sono sempre di più, lo specialista che ho contattato mi chiede, per avere la sua ‘preziosa’ opinione di luminare in questo campo, ben 152 euro (per un’ecografia) e alla fine mi rifila la solita risposta trita e ritrita di tutti gli altri: “devi prendere il Diane, puoi non prenderlo certo… ma il ciclo non ti tornerà mai”.
Il Diane a quanto ho appresi nella mia esperienza non viene prescritto come anticoncezionale ma per questo genere di disturbi… ma quello su cui mi trovo completamente concorde è la scelta del titolo del tuo articolo. Si tratta di femminicidio. Come altrimenti spiegare che continuino a produrre e prescrivere farmaci di questo genere spacciandoli per l’unica via d’uscita? Una persona che si trova a avere questo tipo di problematiche e che si vede proporre questa porcheria come unica “soluzione” che dovrebbe fare?
Si dice che Paracelso sostenesse che “la dose fa il veleno”, questo per dire che ogni farmaco, o meglio principio è potenzialmente dannoso per l’organismo, ha cioè effetti collaterali, aspirina compresa.
Senti un po’ Remo, sei pagato per “aprir bocca e darle fiato”, o lo fai solo per diletto?
No, perché se scrivi “a gratis” forse è meglio che ti dedichi ad un’occupazione più sana… Il ludopatico ti va bene?!
Wow, che commentone! Tu sicuramente sei pagato per scrivere stronzate!
Tu le scrivi gratis, Remo, e questo è il dato preoccupante.
ciao dorotea…io soffro di micropolicistosi ovarica, non so se sia lo stesso che hai te. Io dopo 5 anni di pillola ho smesso, nonostante grazie alla yasmin non avessi più dolori fortissimi, ciclo irregolare, acne in tutto il corpo, compreso il viso (che poi in realtà non è anche ma piccole cisti rosse molto doloroso). I primi mesi tutto bene, poi il ciclo ha iniziato a saltare, e le maledette pustoline sono ricomparse… Allora ho fatto qualche ricerca… ho iniziato a prendere gli opercoli di olio di enotera, più aloe vera da bere. Per le pustole qualcuna c’è ancora ma ora compaiono più che altro nella schiena, ma il viso è pulito 🙂 e il ciclo non dico sia puntualissimo ma viene ogni mese e soprattutto non ho dolori atroci! Ho anche trovato un integratore si chiama ovaric hp, prova a chiedere in farmacia. Credo si possa prendere anche senza ricetta proprio perchè è solo un integratore… Ti auguro il meglio, e non demoralizzarti :*
ciao dorotea…io soffro di micropolicistosi ovarica, non so se sia lo stesso che hai te. Io dopo 5 anni di pillola ho smesso, nonostante grazie alla yasmin non avessi più dolori fortissimi, ciclo irregolare, acne in tutto il corpo, compreso il viso (che poi in realtà non è anche ma piccole cisti rosse molto doloroso). I primi mesi tutto bene, poi il ciclo ha iniziato a saltare, e le maledette pustoline sono ricomparse… Allora ho fatto qualche ricerca… ho iniziato a prendere gli opercoli di olio di enotera, più aloe vera da bere. Per le pustole qualcuna c’è ancora ma ora compaiono più che altro nella schiena, ma il viso è pulito 🙂 e il ciclo non dico sia puntualissimo ma viene ogni mese e soprattutto non ho dolori atroci! Ho anche trovato un integratore si chiama ovaric hp, prova a chiedere in farmacia. Credo si possa prendere anche senza ricetta proprio perchè è solo un integratore… Ti auguro il meglio, e non demoralizzarti :*
Prova a documentarti sull’inositolo e su rimedi erboristici come l’agnocasto…. probabilmente anche gli omega3 potrebbero aiutarti. Cerca articoli sul ruolo degli zuccheri e dei carboidrati raffinati nelle disfunzioni mestruali. Armati di molta pazienza, ma non smettere mai di cercare…
Mi rendo conto che una frase buttata così come è la mia ti potrebbe far storcere il naso, ma il fatto è che questa non è la sede per spiegare tutto per filo e per segno.
Peccato che il Diane sia una pillola antiacne usata impropriamente come contraccettivo, ma questo guai a dirlo
Femministe, dove siete?
Questo succede quando le donne rifiutiano il proprio ruolo biologico di fattrice, alterando la propria natura di donna-madre.
Che cretino, “giovanna”, di sicuro a te non importa nulla che NOVE donne siano morte, vergognati.
Tra l’altro, suppingo che anche tu, caro “giovanna ” sia nato da una “fattrice”, o sbaglio ?
che deficiente, povera madre tua.
Cretino e pure copione, visto che il termine “fattrice” l’ha ripreso pari-pari dal mio amico Albin! 🙂