
La preghiera del mattino (2011-2017)
Oh no! A Repubblica tocca di nuovo parlare di Berlusconi
TUTTO IL MONDO È PAESE. Se votassero i giornali Barack Obama avrebbe già vinto. Ok, anche negli Usa, come in tutte le destre del mondo, già dicono che è la solita cospirazione degli intellettuali di sinistra: ma il presidente batte lo sfidante 32 endorsement di giornali a 26.
Angelo Aquaro, la Repubblica
PECCATO CHE VOTI PURE LA FECCIA. Sì, non c’è gara: Barack avrebbe già vinto se votassero i giornali. E se anche negli Usa, come in tutto il mondo, non avessero inventato la televisione.
Angelo Aquaro, la Repubblica
SARÀ COLPA DI BUSH O MERITO DI OBAMA? L’antica Erbil, che sotto Saddam Hussein fu vittima di atroci persecuzioni razziali, e che una volta decapitato il regime baathista fu insanguinata dal terrorismo più feroce, vive da tre anni uno straordinario boom economico. Quello che era un villaggio di pastori e di sfollati è diventato la metropoli della nuova frontiera del petrolio: ricca, sicura, internazionale.
Pietro Del Re inviato nel Kurdistan iracheno, la Repubblica
ANCHE QUALCHE PROVA NON FAREBBE MALE. Il processo (sulla trattativa Stato-mafia, ndr) non è ancora cominciato ma si intuisce già che qualcosa manca. Manca un pentito che sveli cosa è avvenuto davvero a cavallo delle stragi. Ma non un pentito di mafia. Quello che è sempre mancato in quest’inchiesta è un pentito di Stato.
Attilio Bolzoni, la Repubblica
DAI CHE IN FONDO TI PIACE. Credevo che non mi sarei mai più occupato di lui, in sede giornalistica. Invece eccomi qua a scrivere, per l’ennesima volta, su Silvio Berlusconi.
Piero Ottone, la Repubblica
TANTO VALE INFORMARSI AL BAR. Dopo la conferenza stampa, di nuovo titoli in prima pagina, congetture, preoccupazioni, allarme. Ricominciamo da capo? Perché lo ha fatto, innanzi tutto. Possiamo solo fare congetture. Conoscendolo da tanti anni, offro qui la mia versione.
Piero Ottone, la Repubblica
HA PARLATO BENJAMIN BUTTON. Il personaggio (Berlusconi, ndr) non è più quello di una volta, ovviamente: è invecchiato, ha la faccia tirata.
Piero Ottone, la Repubblica
INTERESSANTE. Un libro può essere bello o brutto, scritto bene o scritto male, accidentato o scorrevole, ben scritto e banale, scritto male ma interessante.
Furio Colombo, il Fatto quotidiano
SUPERSIMPA. Questo (libro, ndr) che ho in mano è simpatico, nel senso che mi coinvolge in un conversazione rapida, nuova e giovane.
Furio Colombo, il Fatto quotidiano
ECCO, BRAVO. Per rapida intendo dire che non perde né una parola né un istante per dire più del necessario.
Furio Colombo, il Fatto quotidiano
NON LO SAPEVO. Nuovo vuol dire che quelo che sta dicendomi non lo sapevo o lo sapevo male.
Furio Colombo, il Fatto quotidiano
CACAO MERAVIGLIAO. Si sa da tempo ormai che certi cibi, quelli ricchi di flavonolo come il cacao ma anche il vino rosso e molti frutti, aumentano le capacità intellettuali.
Giuseppe Remuzzi, Corriere della Sera
NON SARÀ MERITO DEL VINO ROSSO? I risultati (dello studio del dottor Franz Messerli della Columbia University, ndr) sono sbalorditivi: c’è un rapporto fra consumo di cioccolato e premi Nobel che in termini statistici si configura con una correlazione lineare molto forte.
Giuseppe Remuzzi, Corriere della Sera
NONCHÉ BRUFOLI E DENTISTI. La Svizzera è prima per consumo di cioccolato (30 chili per persona all’anno) e fin qui niente di nuovo, ma è anche il Paese che ha avuto più premi Nobel di tutti.
Giuseppe Remuzzi, Corriere della Sera
SÌ MA CHE LINEA! In fondo alla classifica ci sono Giappone, Brasile, Portogallo, Polonia e Italia: meno cioccolato (meno di 5 chili) e meno premi Nobel.
Giuseppe Remuzzi, Corriere della Sera
CIOCCOLATO SUL CERVELLO. Intendiamoci, che una cosa correli con un’altra non vuol dire che ci sia un rapporto di causa effetto, ma qui una certa logica c’è visto che le proprietà del cioccolato sul cervello sono ben documentate.
Giuseppe Remuzzi, Corriere della Sera
MANGIA UN TRONKY, CI ARRIVERAI DA SOLO. Ma c’è qualcosa che non torna e riguarda proprio la Svezia. Là il consumo di cioccolato è solo 6,4 chili per persona all’anno ma di premi Nobel ce ne sono stati pochi meno che in Svizzera. (…) Non sarà che il comitato che assegna il Premio Nobel ha un occhio di riguardo per gli svedesi?
Giuseppe Remuzzi, Corriere della Sera
FACCIAMO L’ANTIDOPING? Sappiamo che quanto più cioccolato si consuma in un certo Paese tanti più premi Nobel ci sono, ma quanto cioccolato abbia consumato ciascuno di quei premi Nobel – prima di essere premiato – non lo sa nessuno.
Giuseppe Remuzzi, Corriere della Sera
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2 commenti
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Se questa sarà la volta buona che B. si leva di torno, finalmente sparirà il muro a cui gli altri partiti poggiavano la scala dei propri inconcludenti pseudo-argomenti elettorali; e tolto di mezzo il pifferaio magico, ladri, ladruncoli, imbonitori di ogni fatta, colore e poltrona parlamentare, dovranno trovare nuovi capri espiatori. La politica è cosa troppo seria per lasciarla ai politici.
A me piace il Mars senza essere “marsista”. Pensate che con questa cazzata possa scrivere anch’io sul Corriere. Esilarante “Mangia Tronky , ci arriverai da solo”.