Contenuto riservato agli abbonati

La preghiera del mattino

I colpevoli della deriva antiriformista e filocinese del Pd

Di Lodovico Festa
19 Maggio 2025
Il massimalismo di Elly Schlein & Maurizio Landini, l’influenza del “partito pro Pechino” sulla sinistra, i malumori interni. Rassegna ragionata dal web
Incontro tra la leader del Pd Elly Schlein e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini al Salone del libro di Torino, 18 maggio 2025 (foto Ansa)
Incontro tra la leader del Pd Elly Schlein e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini al Salone del libro di Torino, 18 maggio 2025 (foto Ansa)

Su Open il senatore Filippo Sensi dice: «Si tratta semplicemente di una presa di posizione pubblica. C’è un referendum tra un mese, ricordiamolo. Il partito si è schierato con una linea molto chiara: quella del sì. Resta però il fatto che, come la segretaria ha dimostrato, nel Pd convivono identità, sensibilità e storie diverse. In questo senso, abbiamo sentito la necessità di prendere una posizione pubblica, per spiegare come ci comporteremo e quale sarà il nostro orientamento rispetto al referendum. Non c’è la volontà di fare una battaglia politica dentro al partito. Abbiamo semplicemente una responsabilità»
Mentre nelle Regioni governate da amministratori del Pd (dalla Campania all’Emilia fino alla Toscana), e così nei principali Comuni, presidenti e sindaci sono di orientamento riformista, il Partito democratico invece ha un gruppo dirigente di orientamento radical-massimalista: tutto ciò dipende dalla stravagante idea di Walter Veltroni di far eleggere il segretario del partito an...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati