Contenuto riservato agli abbonati

Non esistono califfati moderati

Di Leone Grotti
04 Dicembre 2024
I jihadisti che sfidano Assad in Siria hanno cambiato nome molte volte e ora si dicono moderati. Ma sono gli stessi che hanno devastato Maloula, massacrato la popolazione, perseguitato i cristiani e lapidato le donne
I jihadisti di Hts pregano per strada dopo aver conquistato Aleppo
I jihadisti di Hts pregano per strada in Siria dopo aver conquistato Aleppo (foto Ansa)

Mentre i jihadisti marciano su Hama, dopo la conquista di Aleppo, molti in Occidente tornano a fregarsi le mani all'idea che il regime alawita di Bashar al-Assad possa cadere e che Iran e Russia perdano uno dei loro alleati più preziosi.

Ma chi oggi gioisce nel vedere indebolito uno dei tasselli più importanti dell'Asse della resistenza iraniano dovrebbe fare attenzione: il detto "il nemico del mio nemico è mio amico" non è mai stato applicabile alla Siria. E i soldati che con l'appoggio militare e finanziario della Turchia "liberano" una città dopo l'altra non sono romantici Braveheart, bensì spietati tagliagole che vogliono trasformare la Siria in un novello Afghanistan.

I soldati di Hayat Tahrir al-Sham (Hts) ora fanno i moderati e molti grandi media internazionali, accecati dalla geopolitica, ricordano in tutti gli articoli che i miliziani si sono separati da Al-Qaeda nel 2016 e non perseguono più ideali estremisti. Anzi. Ma l'illusione della ribellione moderata in Siria ...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati