Noi non voteremo chi è a favore dell’utero in affitto

Di Redazione
24 Gennaio 2018
La petizione di associazioni come Arcilesbica e di personalità come Susanna Tamaro contro la maternità surrogata

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«Siamo una rete di associazioni, gruppi e singole che intendono far valere – tra i principi fondativi della nostra civiltà e di una visione ricca della libertà delle donne – il rispetto della personalità femminile, la procreazione come atto libero non soggetto al mercato e la salvaguardia dell’umanità del bambino che non può essere oggetto di scambio». Comincia così la petizione lanciata da diversi gruppi, tra cui Arcilesbica e “Se non ora quando”, e diverse personalità, come ad esempio Susanna Tamaro e Marina Terragni, e che sarà consegnata a presidenti e segretari dei partiti che partecipano alle prossime elezioni politiche.

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]ABOLIRE LA GPA. Una petizione che può essere sottoscritta sul portale change.org e che vuole fermare la «pratica della maternità surrogata, in qualsiasi forma venga presentata». Come ricordano le stesse firmatarie, «la Corte costituzionale in una recente sentenza lo ha ribadito sostenendo che la maternità surrogata “offende in modo intollerabile la dignità delle donne e mina nel profondo le relazioni umane”. D’altra parte la maggioranza del popolo italiano, come un recente sondaggio ha rilevato, resta fermamente contraria alla surrogata».
È per questo che si chiede ai vari rappresentati politici di impegnarsi «a rispettare il divieto di tale pratica previsto dal nostro ordinamento, di assumere misure per impedirne l’aggiramento e di agire a livello internazionale perché la gpa venga progressivamente abolita. Noi saremo impegnate, nella prossima campagna elettorale, a valutare la coerenza dei programmi e delle candidature. Faremo campagna invitando a non votare candidati o candidate che manifesteranno posizioni contrarie al mantenimento del divieto».

NELLA LAICA FRANCIA. La presa di posizione non deve stupire. Vi è una larga fetta della galassia “femminista” italiana che, da sempre, è contraria alla pratica dell’utero in affitto. Altre personalità, pur non riconducibili a quel mondo, si pensi appunto alla scrittrice Tamaro, non hanno mai fatto mistero delle proprie idee. Un fenomeno che non è solo italiano, e che negli scorsi anni ha avuto particolare rilevanza negli Stati Uniti e in Francia. Proprio qui, nel paese della Manif pour tous e delle politiche laiciste di Francois Hollande, ha fatto clamore la posizione contro la maternità surrogata portata avanti della filosofa Sylviane Agacinski, moglie dell’ex primo ministro socialista, Lionel Jospin, che ha promosso nel 2015 un manifesto contro l’utero in affitto.

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