Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Interni

Il “nodo della violenza No Tav”, tra giustificazioni e prese di distanza. Scenari prossimi futuri

Mentre ancora si discute delle parole di Erri De Luca, don Ciotti rinnega la violenza dei più facinorosi. Ma, intanto, si prepara una manifestazione, anzi una «sollevazione generale»

Marco Margrita
11/09/2013 - 19:10
Interni
CondividiTwittaChattaInvia

L’escalation della violenza nell’opposizione alla Torino-Lione rimane un argomento al centro delle cronache e del dibattito politico. Diventata una lotta simbolo, quella dei No Tav, non senza responsabilità dei leader locali, è sempre più “caricata” di significati ulteriori. Su tutti la contrapposizione alle forze dell’ordine ed a “questo modello di sviluppo”. Agli assalti al cantiere (rivendicati dai No Tav) si sono affiancati le aggressione ai lavoratori. Da qualche tempo, poi, si devono registrare gli incendi dei mezzi delle ditte coinvolte nei lavori a Chiomonte (non rivendicati, ma di cui le frange più estreme del movimento sono indiziate). Illustri rappresentanti dell’intelletualità di sinistra (Erri De Luca, Gianni Vattimo ed Ascanio Celestini) in tempi recenti hanno sostenuto la legittimità di tutte le azioni del movimento, “sabotaggi” compresi.
Una posizione, quelle di un certo ceto intellettuale, che Gian Carlo Caselli ha più volte definito irresponsabile. Proprio il Procuratore Generale di Torino ha parlato di un «pericoloso innalzamento del livello dello scontro», giungendo ad indagare per terrorismo un nutrito numero di militanti antitreno. Un rischio, quello dell’acuirsi della contrapposizione, con la progressiva conquista dell’egemonia di esponenti e gruppi dell’estremismo organizzato, richiamato anche, nel marzo scorso, in  alcuni passaggi contenuti nell’annuale relazione al Parlamento del Dipartimento Informazioni e Sicurezza.
Intanto, aziende parlano di abbandonare «la Valle in cui non si sentono più sicure» ed anche il proprietario dell’Hotel Ninfa, che ospita le forze dell’ordine, denuncia di essere ostracizzato e di «pensare seriamente alla chiusura».

LANCIARE I SASSI. Il “nodo della violenza”, quindi, è davvero decisivo. Gli amministratori locali vicini al Movimento, in particolare il Presidente della Comunità Montana Sandro Plano ed i sindaco di Avigliana Angelo Patrizio, hanno accusato il “fronte del Sì” di irresponsabilità perché acuisce lo scontro, soffermando su «questione di ordine pubblico» invece «di prendere nella dovuta considerazione le ragioni tecniche e politiche di chi si oppone alla nuova linea». Il post-democristiano Plano, poi, si dissocia dalle violenze solo per chiarire che «i ragazzi sbagliano obiettivo», i sassi andrebbero lanciati contro chi malgoverna e non contro i poliziotti.

DON CIOTTI CONTRO LA VIOLENZA.  La situazione è, quindi, al di là delle letture relativizzanti, decisamente incandescente. Tant’è che anche personalità non certo supporter della Tav iniziano a proporre distinguo. Tra questi don Luigi Ciotti. «I dubbi sull’utilità della Torino-Lione, e sulla sua sostenibilità economica – ha detto – sono molti, ma Libera è contro la violenza in qualsiasi forma si eserciti e manifesti ed è a fianco della magistratura e delle forze di polizia. La Val Susa è una comunità di persone perbene, generose, trasparenti che esprimono un dissenso civile. Non devono essere confuse con i violenti, con chi strumentalizza il movimento No Tav, che ha anche legittime ragioni, per altri scopi». Una bordata non da poco al “siamo tutti No Tav” con cui il movimento, anche tante voci valsusine, non riesce a creare un discrimine rispetto ai supporter non-autoctoni (e non disinteressati) alla loro causa.
Sulla stessa linea uno dei “rappresentanti politici dell’universo donciottino”, il deputato Pd Davide Mattiello. «Ai profeti e agli allievi del Nuovo Mondo, libero dalla ferocia della globalizzazione finanziaria, faccio un appello – si legge in una sua nota – smettetela di usare il cantiere in Val di Susa come emittente simbolica di una eversione impossibile dell’ordine costituito e aiutate piuttosto chi cerca di avvicinare quotidianamente le istituzioni democratiche alla loro missione costituzionale. Chi percorre il sentiero della violenza eversiva o è un disperato pessimista che non ha più alcuna fiducia nella democrazia o è un furbastro che punta a qualche candidatura (che andrebbe però rifiutata per coerenza) o è un delinquente che tutela interessi economici che poco c’entrano col Mondo Nuovo».

LEGGI ANCHE:

Giravolte grilline: da No Tav a viva il tunnel

12 Agosto 2020
Calogero Mannino

Mannino: «Ma quale Stato-mafia, sono vittima di un intrigo durato ventotto anni»

30 Settembre 2019

SOLLEVAZIONE GENERALE. Intanto, sta avendo ampia diffusione il documento conclusivo campeggio No Tav a Venaus, in cui si invita – addirittura – alla sollevazione generale. «Il 19 ottobre –  recita il documento – vogliamo dare vita ad una sollevazione generale. Una giornata di lotta aperta, che si generalizzi incrociando i percorsi, mettendo fianco a fianco giovani precari ed esodati, sfrattati, occupanti, senza casa e migranti, studenti e rifugiati, No Tav e cassintegrati, chiunque si batte per affermare i propri diritti e per la difesa dei territori». Una manifestazione, a Roma, che concluda un fitto programmo di lotte, cadenzato nel testo: «Il 12 ottobre con una giornata di lotta a difesa dei territori, contro le privatizzazione dei servizi pubblici e la distruzione dei beni comuni e mobilitazioni diffuse per il diritto all’abitare; il 15, con azione dislocate nelle città per uno sciopero sociale indetto dall’agenda dei movimenti trans-nazionali; il 18 con una manifestazione congiunta dei sindacati di base e conflittuali».
Il timore è che il 19 ottobre costituisca la saldatura dei vari fronti dell’estremismo e vi si possa un ulteriore salto di qualità della guerriglia urbana.
I vertici delle Istituzioni e delle forze dell’ordine stanno già organizzandosi per scongiurare l’eventualità e non accada che Roma possa essere messa a ferro e fuoco, lasciata per ore in balia dei violenti. Come avvenne il 14 dicembre 2010 (quando il centro della capitale fu teatro di scontri mentre il Parlamento votava la fiducia al governo Berlusconi) o il 15 ottobre 2011, quando i black bloc tennero sotto scacco per cinque ore la città.

Tags: Angelo Patrizioblack blocchiomonteerri de lucagian carlo caselliGianni VattimoLuigi Ciottimanifestazione no tavno tavSandro PlanoTorino-Lioneval di susaval susaVenaus
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Giravolte grilline: da No Tav a viva il tunnel

12 Agosto 2020
Calogero Mannino

Mannino: «Ma quale Stato-mafia, sono vittima di un intrigo durato ventotto anni»

30 Settembre 2019
Tunnel nel cantiere della Tav a Chiomonte

Fuori dal tunnel dell’ideologia No Tav

5 Agosto 2019
Danilo Toninelli ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture

Tav, presto il treno dell’opposizione grillina si schianterà con la realtà

23 Luglio 2019

La difficile manifestazione “immacolata” dei No Tav

7 Dicembre 2018

Quei comunisti falce e manganello

2 Ottobre 2017

Video

Video

Artsakh, il conflitto invisibile. «Anche fare una zuppa è impossibile»

Redazione
1 Febbraio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Roberto Perrone

Roberto Perrone mancherà a Fred Perri e a tutti noi

Emanuele Boffi
31 Gennaio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli insostenibili argomenti di Nathalie Tocci sulla guerra in Ucraina
    Rodolfo Casadei
  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Su Cospito il Pd è più irresponsabile di Donzelli
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Le tesi per il Movimento Popolare
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Io non sono Charlie Hebdo
    Federico Cesari
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Come ho scoperto che Dio fa ardentemente il tifo per me
    Pippo Corigliano

Foto

Foto

Karabakh. Il conflitto invisibile. Cosa sta succedendo alla popolazione dell’Artsakh

28 Gennaio 2023
Foto

Crisi del sistema politico. Il presidenzialismo è la soluzione?

19 Gennaio 2023
Politicall
Foto

La geopolitica tra identità e relazioni internazionali – Incontro a Torino

16 Gennaio 2023
Rosario Livatino
Foto

L’attualità del beato Rosario Livatino

16 Gennaio 2023
Luigi Negri sul palco del Meeting di Rimini
Foto

”Metanoeite – cambiate mentalità”, la collana di don Negri

9 Gennaio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist