Niente Irpef per i redditi fino a dodicimila euro

Di Chiara Rizzo
11 Novembre 2013
Lo propone il testo di due emendamenti, Pdl e Pd, alla legge di Stabilità e la copertura necessaria da 1,8 miliardi di euro proverrebbe dai tagli alla spesa della Pa. Il senatore Sacconi propone una tassa del 10 per cento sui salari di produttività al posto del cuneo fiscale

Niente tassa Irpef per chi un reddito inferiore ai 12mila euro. Un emendamento bipartisan Pdl-Pd alla legge di Stabilità, che potrebbe avere un positivo effetto. Il contenuto per l’esattezza è il medesimo in due emendamenti appena depositati, uno del Pdl con prima firmataria Anna Cinzia Bonfrisco, l’altro del Pd con primo firmatario Giancarlo Sangalli.

NUOVA NO TAX AREA. Oggi questa no tax area è prevista solo per i crediti da 8 mila euro l’anno: l’emendamento va nella direzione di modificare il cuneo fiscale e chiedono al governo di istituire dal 1 gennaio 2014 una soglia di esenzione Irpef per i soggetti, sempre più numerosi, con un reddito complessivo inferiore ai 12mila euro indicando come copertura finanziaria, di 1,8 miliardi di euro, i tagli della spesa della Pubblica amministrazione, ma, secondo l’emendamento la copertura non considera «la perdita di gettito dei comuni e delle regioni per effetto delle entrate relative alle addizionali comunale e regionali Irpef».

TASSA DEL 10 PER CENTO SUI SALARI PRODUTTIVITA’. L’ex ministro al Welfare, senatore e presidente della Commissione lavoro di Palazzo Madama, Maurizio Sacconi (Pdl), ha avanzato un’altra proposta sempre in materia di cuneo fiscale. Per Sacconi andrebbe tassato tutto il salario di produttività al di sopra del 10 per cento, in modo da sostituire così il taglio del cuneo fiscale. Questa imposta del 10 per cento, secondo Sacconi, sarebbe applicata solo ai redditi inferiori ai 40mila euro annui ma con una retribuzione lorda non superiore ai 6mila euro.

 

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