È nata con la leucemia e con la sindrome di Down (trisomia 21). I medici le hanno curato immediatamente la prima e la piccola è guarita anche dalla seconda. Un miracolo? Una nuova cura? I medici non sanno rispondere e stanno indagando per capire cosa sia successo Clara McLoughlin che quando è nata pesava solo 1 chilo e 14 grammi.
FATTO UNICO. La bambina, a differenza della sua gemella Pippa, è sopravvissuta al parto che la madre Helen, 42 anni, ha affrontato il 7 agosto del 2012. Ma non stato semplice: appena nata Clara è stata subito trasferita nel reparto di neonatologia intensiva dell’ospedale Rotunda di Dublino con poche chance di sopravvivere. La madre ha dichiarato all’Indipendent irlandese che i medici «non ci davano molte speranze e non si aspettavano che sopravvivesse».
Inoltre è stato difficile stare di fronte ad un fatto così unico, ha continuato Helen. In effetti, i fattori erano tutti contro la vita di una prematura con la sindrome di Down e la leucemia, ma la piccola ha resistito. Così, a due giorni dal parto, i medici hanno provato a somministrarle i farmaci contro il tumore sanguigno e lentamente Clara ha cominciato a prendere peso. A quel punto è stato possibile intervenire sui danni causati dal parto prematuro: un’operazione al cuore per via di un buchino e una agli occhi con i laser.
LE RICERCHE. A novembre la piccola è tornata ancora in ospedale per controllare i valori tumorali. Che sono risultati negativi. A febbraio è stata la volta del test genetico, fatto per prassi. Sorprendentemente, però, anche la sindrome di Down (ad oggi incurabile, ndr) era scomparsa.
Il padre della bambina, Anthony, ha spiegato al giornale che «il gene in eccesso non c’era più. Il genetista mi ha chiamato per parlarmi del caso: dal punto di vista genetico i medici stanno ancora indagando sulla storia di Clara e di Pippa. Stanno cercando di capire come sia possibile che Clara sia nata con la leucemia e la trisomia 21 e che poi siano scomparse».
I genitori non sanno cosa sia successo, ma «anche se è davvero difficile da credere – conclude Helen – lei è sanissima e felice».