Negli ultimi anni il Pd siciliano si è spaccato a metà. Da una parte i cosiddetti “gattopardi”, artefici del ribaltone che ha portato la minoranza della precedente legislatura a maggioranza nell’Assemblea regionale siciliana, con l’appoggio al governo di Raffaele Lombardo; una corrente capitanata dal senatore Pd Beppe Lumia e dall’ex capogruppo all’Ars, Antonello Cracolici. Dall’altro lato, i cosiddetti “ribelli”, dai renziani ai fedeli del senatore Pd Enzo Bianco, agli uomini del segretario regionale Giuseppe Lupo e dell’attuale capogruppo all’Ars Baldo Guicciardi. Con la presidenza di Rosario Crocetta, i rapporti tra le due forze si sono ribaltati, e Lumia, Cracolici e i loro fedelissimi sono diventati corrente di minoranza. Oggi, tuttavia, nel Pd siciliano c’è mare mosso. Le beghe interne al partito, per la distribuzione delle poltrone, stanno rallentando l’operato della nuova giunta e del parlamentino appena insediatosi.
IL GATTOPARDO E LA POLTRONA. Malgrado fosse in minoranza, infatti, l’ex capogruppo Pd Cracolici non ha finora perso le speranze di ottenere una nomina di prestigio. Il suo nome era circolato come assessore nei primissimi giorni di vita del governo Crocetta, ma non ce l’ha fatta. Da settimane, si vociferava però che Cracolici avrebbe ottenuto la nomina di presidente di una delle commissioni dell’Ars, in particolare quella al Bilancio. Si conosce il desiderio di Crocetta di imprimere una brusca sterzata alla condotta mantenuta sin qui dal Pd siciliano, ma la domanda che gira impertinente nei corridoi dei palazzi è se Crocetta avrebbe davvero fatto spallucce alle pressioni di tutti i suoi alleati, minoranze incluse. La risposta è arrivata martedì sera, quando, in seguito ad un accordo tra Crocetta-Movimento 5 stelle e alcuni franchi tiratori del Pd, alla Commissione Bilancio non è stato nominato Cracolici.
NATALE E CAPODANNO. La replica non si è fatta attendere: Cracolici ha ottenuto in aula che venisse rinviata la votazione dei commissari, e in questo modo sta rallentando i lavori dell’Ars, che ora deve approvare entro fine anno l’esercizio provvisorio. Il presidente della Regione ha però ottenuto che l’Assemblea si riunisca straordinariamente persino la vigilia di Natale, 24 dicembre, e per il giorno di San Silvestro, per approvare i bilanci in tempi utili.
In queste ore, Crocetta lavora alacramente a sbloccare alcune pratiche, come quella dei lavoratori dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese (Pa): le trattive con aziende che recuperassero e rilanciassero lo stabilimento si è arenata nel 2012, ma martedì si è rivisto a Palermo l’imprenditore molisano di Dr Motors Massimo Di Risio, che per mancanza di un piano finanziario adeguato aveva visto stoppare le trattative per acquisire Termini. Intanto ieri a Palermo è arrivato il responsabile degli enti locali del Pd nazionale, Zoggia, per una riunione di emergenza con il gruppo siciliano.