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Le cose avevano improvvisamente preso una piega imprevista. Perché c’è stato un periodo, verso la fine del 2019, in cui la carriera di Vincenzo Montella sembrava essersi avvitata su se stessa. Dopo il sesto posto conquistato con il Milan nel 2017, per il tecnico c’erano state soltanto delusioni. Lo aveva esonerato il Diavolo. Lo aveva esonerato il Siviglia. Lo aveva esonerato la Fiorentina. Quest’ultima avventura era stata particolarmente dolorosa. Perché dopo i fasti dei tre quarti posti conquistati fra il 2013 e il 2015, l’ex aeroplanino era tornato in Viola per ritrovarsi, come chi in un momento buio decide di partire per una città in cui si era sentito felice in vacanza. Solo che il bilancio era stato piuttosto severo. Nell’aprile del 2017 era subentrato a Pioli. E in sette partite aveva raccolto solo due pareggi. Nella stagione successiva non è andata poi molto meglio: 17 punti in 17 partite. Che, tradotto, significa una media punti da Serie B.
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