Migranti, Le Monde: l’Italia ha ragione, la Francia ha torto

Di Leone Grotti
14 Giugno 2018
Il giornale faro della gauche d'Oltralpe ammette: «Le cifre citate dal ministro Salvini sui migranti che non abbiamo accolto corrispondono alla verità». Ma la colpa non è tutta di Parigi

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Domani il premier Giuseppe Conte si recherà regolarmente a Parigi. Tutto è bene quel che finisce bene, pare. Il presidente francese, Emmanuel Macron, non si è scusato come richiesto da Palazzo Chigi, limitandosi a dichiarare che quando l’Eliseo ha definito «cinica e irresponsabile» la politica del governo Conte, mentre il portavoce del suo partito liquidava come «vomitevole» la gestione del caso Aquarius, non intendeva «offendere il popolo italiano». Roma non può certo ritenersi soddisfatta, ma ha bisogno di Parigi per risolvere il problema dei migranti in seno all’Unione Europea e si è fatta andare bene le parole di circostanza francesi.

«HA RAGIONE SALVINI». Anche i francesi, in realtà, recriminano. La risposta alle critiche d’Oltralpe da parte del ministro degli Interni, Matteo Salvini, non è andata giù a tutti («Macron dovrebbe passare dalle parole ai fatti e aprire le porte ai 9 mila migranti che si era impegnato ad accogliere per dare un segno concreto. La Francia ad oggi ha preso solo 640 persone»). Il Le Monde, faro della gauche francese, invece di piccarsi ha analizzato le accuse del leader leghista, per concludere: «Le cifre citate dal ministro Salvini corrispondono alla verità». Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commissione europea, «la Francia ha accolto soltanto 635 migranti arrivati in Italia, meno del 9% della quota assegnata» dal programma di ricollocamento approvato nel 2015 dall’Ue. «Ci eravamo impegnati invece a riceverne 7.115».

UN SISTEMA SBAGLIATO. Il quotidiano ricorda poi che i motivi di questo fallimento sono tanti e non tutti dipendenti dalla Francia. Come analizzato in precedenza da tempi.it, infatti, spesso sono i migranti stessi che si rifiutano di partire verso il paese indicato oppure semplicemente non ne hanno titolo, essendo migranti economici e non richiedenti asilo. Secondo David Carretta, corrispondente da Bruxelles di Radio Radicale e collaboratore di Foglio e Messaggero, è il sistema che è stato costruito in modo tale da non poter funzionare: «Il governo Renzi ha fatto un errore: ha preferito esaltare il comunque coraggioso accordo politico raggiunto in Europa, nascondendo però all’opinione pubblica che non avremmo potuto beneficiarne».

@LeoneGrotti

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