Degni di nota

Ma si può condannare una pianista perché disturba?

Si sa la vita condominiale non è mai semplice. Vicini troppo rumorosi, bambini che urlano ad ogni ora del giorno e della notte, lunghe discussioni tra condomini sul colore delle pareti per le scale. La situazione rischia di complicarsi ulteriormente se, i garage dello stabile, sono usati come sala prove da una Hard Rock band di sedicenni fomentati o se, nell’appartamento adiacente alla vostra camera da letto, prova e riprova un piccolo violinista alle prese con le prime note sullo strumento. Inoltre anche il suono del pianoforte può provocare esaurimenti nervosi e lunghe terapie dallo psicologo/psichiatra di turno.

Così è successo in Spagna dove la giovane pianista Laia Martin rischia sette anni di carcere, quattro anni di divieto di suonare e 50 mila euro di multa per aver suonato otto ore al giorno cinque giorni la settimana dal 2003 al 2007 procurando un esaurimento nervoso alla sua vicina e costringendola a cambiare casa. L’accusata e i suoi genitori (entrambi sotto processo per favoreggiamento) si difendono replicando di aver insonorizzato due volte la stanza della ragazza e adducendo che è impossibile che Laia abbia suonato così tanto in casa perché in quegli anni studiava pianoforte in diverse scuole e che la vicina in verità è «ossessionata da lei». La vicenda, ovviamente, sta appassionando la Spagna e soprattutto il mondo dei social network dove in molti si sono schierati a favore della giovane pianista.

@maestroleone

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5 commenti

  1. Anonimo

    Inoltre capisco che certe persone possano essere infastidite da chi studia uno strumento però è chiaro che la richiesta della vicina è dovuta solo alla sua esasperazione,non va accolta proprio perchè irragionevole e vendicativa.E’ plausibile sono il risarcimento.

  2. Anonimo

    Tsè,a me è successa una cosa simile.Questa pianista ha tutta la mia solidarietà.In queste questioni bisogna determinare se i vicini sono pazzi o meno.I miei lo erano:fin da prima dell’inizio del mio percorso di studi da pianista questi simpatici signori hanno sempre rotto le palle per qualsiasi stronzata,dal cane che scodinzolando batteva sullo stipite della porta producendo così rumore(per quei 30 secondi)al ramo della nostra magnolia che “gettava ombra sul loro giardino”.Mia madre per 12 anni ha sopportato queste persone,poi ho iniziato a suonare il pianoforte e lei ha pensato bene di rispondere alle loro provocazioni.Senza stare a raccontare nei minimi dettagli dopo varie denunce e processi il giudice decise di darmi 2 ore per lo studio dalle 17 alle 19 e che loro non dovessero più rompere le scatole.Era troppo poco quindi spesso mi fermavo a Pavia(vivendo a Milano)per studiare nella scuola di musica dove andavo.Comunque i miei vicini erano pazzi furiosi,ripeto.Si inventavano che suonavo in orari in cui nemmeno ero in casa con vari testimoni che hanno,appunto,testimoniato a mio\nostro favore.Ora per fortuna ho cambiato casa e non ci sono più problemi di orario.Suonare è un diritto di questa ragazza,posso capire la multa in denaro però il divieto è idiota.Insomma,la vicina ormai ha cambiato casa,quindi che le frega se questa brava pianista suona o meno?Dovrebbero insegnare Cesare Beccaria in Tv al posto di trasmettere Forum.Inoltre,per tutti i non pianisti che si sentiranno chiamati in causa come captain Marlow,i pianoforti digitali NON SONO ADATTI per lo studio del pianoforte.Sono una soluzione di comodo per quando si viaggia o per iniziare a suonare ma per studiare pianoforte ci vuole il pianoforte.E poi metti che,come nel mio caso,trovi un bellissimo strumento e hai la possibilità di possederlo e suonarlo quando ti pare,che fai,rinunci perchè un paio di rimbecilliti che non hanno nulla di meglio da fare che rompere le balle rompono,appunto,le balle?Un conto è il vivere civile e per quello ci sono le insonorizzazioni e gl’orari condominiali;un conto è la persecuzione.Poi la vicenda va esaminata dal giudice per vedere effettivamente quale delle due parti mente però…le richieste della vicina sono ridicole,semplicemente ridicole.Il carcere…7 anni…ma dovrebbe andarci lei solo per aver pensato una cosa del genere.

  3. gipo

    Caro maestro, il problema è che non sappiamo più trarre nutrimento dalla musica.
    Quelle sette note che formano “la scala che porta al cielo” sono, nella maggior parte dei casi usate male: non mi sembra, però, che sia il caso della piccola iberica, almeno da come suona Chopin (ma, credo, se anche suonasse “At Folsomm prison” il risultato sarebbe identico!!!).
    Al capitan Marlow suggerirei un paio d’acquisti: le sei suite per violoncello solo di Bach (l’esecutore se lo scelga lui) o il concerto per violino e orchestra di Beethoven (anche in questo caso, si cerchi l’esecutore). Spero possa incontrare la bellezza della musica come ricerca della risposta alle domande di ogni uomo.
    Sursum corda

  4. captain Marlow

    Poco; le darei l’ergastolo. Soprattutto perche’ ci sono apparati e cuffie per qualsiasi strumento (anche la batteria!) per evitare di assordare gli altri.

    1. abaab

      Tu hai capito tutto eh, rincoglionito.

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