Lupi: «Ora parliamo di programmi: detassazione totale dei contributi a chi assume giovani»

Di Redazione
24 Gennaio 2013
Intervista di Maurizio Lupi al Corriere della Sera: «Siamo gli unici ad affermare con chiarezza che punti di riferimento dell'azione legislativa sono i principi non negoziabili».

Maurizio Lupi al Corriere della Sera chiede di smettere di «parlare di puliti e sporchi, di presentabili e di impresentabili» e di cominciare a «confrontarsi sui contenuti»: «Pur restando fortemente convinti del valore del principio del garantismo, abbiamo fatto alcune scelte sofferte, abbiamo avuto la disponibilità di alcuni amici che hanno fatto il passo indietro spontaneamente. (…) Ribadiamo con forza che non accettiamo processi fatti sui giornali, lasciando che siano i media a decidere se uno è colpevole o innocente. In questa campagna elettorale era troppo alto il rischio che si andasse in questa direzione e abbiamo dato un segnale di cambiamento».

COSENTINO E FITTO. Il riferimento è alla mancata candidatura di Cosentino: «L’obiettivo di tutti, anche di Cosentino, è di far vincere il Pdl e quindi abbiamo scelto di conseguenza. Cosentino purtroppo era diventato mediaticamente, come lui stesso ha detto, il simbolo di un confronto politico inaccettabile che però è nei fatti». Ma prendiamo «il mio amico Raffaele Fitto», «è stato assolto in 8 processi su 9 che ha in corso. Ha rinunciato alla prescrizione e uno dei pm che lo ha indagato oggi è assessore nella giunta Vendola. A mio parere, la distonia inaccettabile è questa».

PRINCIPI NON NEGOZIABILI. Sui contenuti invece dichiara: «Chiediamo un confronto serio. Ho letto programmi degli altri partiti e noi siamo i soli ad aver affermato con chiarezza e senza mezzi termini che punti di riferimento dell’azione legislativa sono la difesa e il sostegno della famiglia, comunità fondata sull’unione tra uomo e donna; la promozione della persona e la tutela della vita; la libertà economica, educativa e religiosa; la proprietà privata e la dignità del lavoro, la solidarietà e la sussidiarietà».

DETASSAZIONE DELLE ASSUNZIONI. Principi generici? «L’errore sta nel considerare generici questi principi, da cui nascono le nostre proposte. Ad esempio: chi assumerà un giovane sotto i 35 anni dovrà avere assoluta detassazione dei contributi. Vedo che sia la sinistra di Bersani che i tecnici del professor Monti ci vengono dietro. Spero che la campagna elettorale sia su questo punto e non su chi è presentabile, sporco o pulito».

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5 commenti

  1. luigi lupo

    “«L’obiettivo di tutti, anche di Cosentino, è di far vincere il Pdl e quindi abbiamo scelto di conseguenza. Cosentino purtroppo era diventato mediaticamente, come lui stesso ha detto, il simbolo di un confronto politico inaccettabile che però è nei fatti»”.

    La frase tagliata è ora riportata per intero e non sposta di una virgola il problema dell’incoerenza dell’onorevole in questione.

    Prima si dice che non si cederà mai e poi che si è scelto di conseguenza. Se questa è coerenza chissà come sono gli incoerenti

    1. giovanna

      No, la prima frase intera l’ho riportata io , la seconda frase intera ora lei, prima le aveva montate ad arte,
      e non ci vedo nulla di incoerente nel dire che nonostante non si sia d’accordo coi processi fatti sui giornali, volendo comunque vincere le elezioni, si decide di non candidare Cosentino, assurto mediaticamente a simbolo di malaffare .
      Per questa volta, cioè hanno vinto le chiacchiere, in attesa di un bene più grande che è l’auspicabile vittoria del pdl.

  2. luigi lupo

    “Ribadiamo con forza che non accettiamo processi fatti sui giornali, lasciando che siano i media a decidere se uno è colpevole o innocente.”

    “… e quindi abbiamo scelto di conseguenza. Cosentino purtroppo era diventato mediaticamente, come lui stesso ha detto, il simbolo di un confronto politico inaccettabile…”.

    Quindi, di fatto, è stato accettato il giudizio dei media.

    L’onorevole si dimostra ancora una volta il campione mondiale delle contraddizioni.
    Idee poche ma confuse.

    1. Giovanna

      “Ribadiamo con forza che non accettiamo processi fatti sui giornali, lasciando che siano i media a decidere se uno è colpevole o innocente. In questa campagna elettorale era troppo alto il rischio che si andasse in questa direzione e abbiamo dato un segnale di cambiamento”».

      Se c’è bisogno di tagliare delle frasi per dimostrare i propri pregiudizi fondati, allora la dimostrazione cade in pieno
      .Malafede, malafede, malafede, è questo che contesto, poi ognuno è libero pensare quel che vuole, ma la malafede, mentire sapendo di mentire, è inaccettabile.

  3. Luca Gibellini

    Il metodo è imposto dall’oggetto. Se il PdL si è dimostrato incapace nel governo, e ci ha quasi portato alla bancarotta, (e lo dicono i fatti, cioè la realtà: http://www.istat.it/it/archivio/debito+pubblico dateci un’occhiata prima di rivotare Berlusconi), non li si vota, e si vota gente più preparata all’oggetto, cioè il bene comune.
    Andatevi a vedere chi è Gigli, candidato da Monti, tanto per dirne una.

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