Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Lord Alton: «Kim Jong-il era un feroce dittatore ma ora c’è speranza»

Intervista al membro permanente della Camera dei Lord inglese David Alton, promotore dei diritti umani e conoscitore della Corea del Nord, dove si è recato tre volte: «Kim Jong-un è giovane, se applica le riforme economiche non potrà fermare le liberalizzazioni. Con Kim Jong-il sono morte 300 mila persone nei gulag e 2 milioni per la carestia»

Leone Grotti
21/12/2011 - 12:31
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

«Kim Jong-un, terzogenito del defunto dittatore nordcoreano Kim jong-il, è stato educato in Svizzera, ha passato la maggior parte della sua vita fuori dai confini della Corea del Nord e conosce bene il progresso delle riforme economiche in Cina perché si è recato là in visita diplomatica. Forse un leader giovane come lui – ha solo 28 anni – può essere più propenso ad applicare riforme economiche e una volta che si dà il via alle liberalizzazioni, non si può più fermare il processo». Il membro permanente della Camera dei Lord inglese David Alton, alla notizia della morte del dittatore comunista Kim Jong-il, non scommette su una prossima rivoluzione del popolo nordcoreano, né su un’imminente guerra nucleare, né su un’improvvisa apertura alla democrazia di Pyongyang.

Fermo promotore dei diritti umani, primo firmatario di leggi contro l’aborto e l’eutanasia, membro del Comitato bioetico della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, Lord Alton è anche un esperto di Corea del Nord, da quando «17 anni fa ho conosciuto un dissidente nordcoreano. Dopo che la moglie e i due figli erano morti nella grande carestia degli anni ’90, è fuggito dal paese. Grazie a lui ho cominciato a interessarmi di diritti umani e gli ho promesso che se ne avessi avuta occasione avrei sollevato una discussione in Parlamento sui diritti umani e sulla situazione della Corea. Come risultato, il regime mi ha invitato a visitare il paese per tre volte, così ho potuto conoscerlo bene e penso – dichiara a Tempi.it – che comunque vada la transizione c’è speranza».

Molti analisti hanno fatto notare come Kim Jong-un sia molto giovane e non abbia avuto tempo di preparare la sua successione, vista la morte di Kim Jong-il per infarto venerdì scorso. Che futuro si prospetta per la Corea del Nord?
«È svantaggiato, perché tutti i governanti della Corea del Nord erano militari o facevano parte del Politburo, come Kim Il Sung. Ovviamente una transizione più morbida e graduale sarebbe stata meglio per il paese. Però, qualunque cosa accada, ci saranno dei cambiamenti e forse ci sarà anche spazio per delle riforme».

L’immagine di Kim Jong-un che è stata diffusa non coincide esattamente con quella di un riformatore.

«Lui è stato educato in Svizzera, ha passato la maggior parte della sua vita fuori dai confini della Corea del Nord, conosce bene il progresso delle riforme economiche in Cina perché si è recato là in visita diplomatica ed essendo un leader giovane può essere più propenso ad applicare riforme economiche. Ovviamente nessuno sa di preciso che cosa accade e cosa accadrà nel paese, perché la Corea del Nord è la nazione più impenetrabile del mondo. Però se si dà il via alle riforme economiche, poi è molto difficile fermare la liberalizzazione. Si potrebbe arrivare al rispetto dei diritti umani e, chissà, forse anche all’evoluzione di un sistema democratico. Anche la strada della Corea del Sud verso la democrazia è stata molto lunga ed è dovuta passare attraverso una dittatura».

LEGGI ANCHE:

L'esercito di Taiwan è pronto a difendersi in caso di invasione da parte della Cina

Se la Cina invadesse Taiwan, gli Usa vincerebbero la guerra? «Forse no»

29 Maggio 2022
Una compagnia di volontari dell'esercito ucraino in trincea nel Donbass, vicino a Severodonetsk

La Russia avanza nel Donbass, l’esercito ucraino è allo sbando

28 Maggio 2022

Può tracciare un bilancio dei 17 anni di Kim Jong-il al potere?
«Kim Jong-il ha comandato il paese in modo spietato, mentre era al governo sono morti nei campi di lavoro, molto simili ai gulag sovietici, circa 300 mila persone, negli anni ’90 per la carestia hanno perso la vita due milioni di persone e l’Onu ha recentemente denunciato la mancanza di cibo e la povertà in cui vive la gente. Inoltre, ha prodotto un sistema economico sclerotico: mentre la gente muore letteralmente di fame, senza nessun tipo di assistenza medica, ingenti somme di denaro vengono impiegate per arricchire l’arsenale nucleare dello Stato. Questo è un terribile spreco di risorse. Persino la Cina ha iniziato a criticare la gestione coreana delle risorse. Il bilancio, dunque, è decisamente negativo».

Eppure tutte le televisioni del mondo hanno diffuso le immagini di centinaia di persone in lacrime che piangono la morte del dittatore Kim Jong-il. Era davvero amato o è solo propaganda?
«È difficile dirlo. C’è troppa insicurezza e paura in Corea del Nord perché la gente non vada in piazza a onorare la sua memoria, dimostrando di amarlo. Io credo che suo padre, Kim Il Sung, fosse davvero rispettato dalla gente in modo genuino perché ha liberato il paese dal dominio giapponese. Ma se si vuole credere ai dissidenti, allora si capisce che una persona quando esce dalla Corea del Nord racconta le cose in modo molto diverso rispetto a quando è dentro. La gente non può dire davvero quello che pensa perché rischierebbe la vita. Io so solo che ho incontrato diverse persone vicine al regime, compreso Kim Jong-nam, il primogenito del dittatore, e il presidente dell’assemblea del popolo nordcoreana. Da questi incontri ho capito che non è vero che tutti in Corea del Nord hanno la mente chiusa e non vogliono cambiare, c’è gente che vorrebbe vedere attuate le riforme».

Lei si occupa da anni di diritti umani. Vengono rispettati nel paese?
«Attualmente ci sono tra le 200 e le 300 mila persone nei campi di lavoro. Per far capire bene di cosa stiamo parlando racconto di un incontro che ho avuto nel mese scorso. Ho visitato Shin Dong Hyuk, nordcoreano nato in un campo di lavoro. La sua storia sarà raccolta in un libro che uscirà in marzo. Ha visto morire per mano di arma da fuoco la madre e il fratello, nei campi di lavoro gli insegnavano che loro detenuti non erano umani, ma subumani. È scappato dal campo scalando letteralmente la montagna di cadaveri dei suoi amici uccisi. Questo racconto scioccante deve sempre farci tornare in mente la lezione di Margaret Tatcher e Ronald Reagan, cioè essere fermi, nel loro caso, nel contrastare l’Unione Sovietica, ma intelligenti nel trattare e battersi in favore dei diritti umani, incoraggiando l’educazione e i movimenti sociali di persone, perché solo così le cose possono cambiare davvero».

A ottobre sei stato a Pyongyang e hai tenuto un discorso che riguardava anche la libertà religiosa. Si può vivere la fede in Corea del Nord.
«Generalmente no. Ci sono però due chiese protestanti a Pyongyang, una delle quali è stata preservata da Kim Il Sung perché sua madre era una cristiana presbiteriana, c’è poi una chiesa ortodossa russa e una cattolica. Io ho incontrato dei cattolici in un paesino a 6 miglia da Pyongyang, che mi hanno detto che l’unica chiesa che c’era è stata distrutta durante la guerra ma che i cristiani continuano a riunirsi tutte le domeniche tra le rovine, anche se non ci sono più preti. Come anche in Cina, sradicare la fede è quasi impossibile».

Dopo la morte di Kim Jong-il, tantissimi soldati sono stati dispiegati lungo i confini e in tutto il paese. Potrebbe scoppiare una rivoluzione popolare in Corea del Nord lungo la scia della cosiddetta “primavera araba”?

«Una rivoluzione può avvenire più rapidamente di quanto ci si possa immaginare. A inizio anno qualcuno avrebbe scommesso sulla primavera araba? Quanti hanno predetto la controrivoluzione in Cina? Quanti la caduta del muro di Berlino e dell’Unione Sovietica? Le rivoluzioni però, come ci insegna Vaclav Havel, possono avvenire anche senza le armi e io spero questo per la Nord Corea, che si passi attraverso le riforme. L’implosione del sistema potrebbe portare a un massacro sia in patria sia nel nordest della Cina, dove si trovano un sacco di rifugiati. Entrambe le Coree vogliono riunificarsi e noi dobbiamo aiutarle con una specie di nuovo piano Marshall».

Quindi, con il “grande successore” Kim Jong-un lei vede qualche speranza di una transizione verso la democrazia?

«Sbilanciarsi è impossibile. Non so cosa accadrà ma qualunque cosa succederà io non dispero, perché anche quando si svuota il vaso di Pandora, se si guarda bene sul fondo, si trova la speranza».

Tags: carestiacorea del nordcorea del suddittatoreesercitofuturogulagkim jong ilkim jong unpyongyangregime comunistariformesuccessione
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

L'esercito di Taiwan è pronto a difendersi in caso di invasione da parte della Cina

Se la Cina invadesse Taiwan, gli Usa vincerebbero la guerra? «Forse no»

29 Maggio 2022
Una compagnia di volontari dell'esercito ucraino in trincea nel Donbass, vicino a Severodonetsk

La Russia avanza nel Donbass, l’esercito ucraino è allo sbando

28 Maggio 2022
Joe Biden in visita di Stato in Asia

L’unico vero avversario degli Stati Uniti è la Cina

24 Maggio 2022
Un rendering della prigione di Onsong, Corea del Nord

Come bestie nelle celle della Corea del Nord

29 Marzo 2022
La Nord Corea testa un missile balistico intercontinentale

La guerra di Putin eccita Nord Corea, Cina e Azerbaigian

28 Marzo 2022

Sono 360 milioni i cristiani perseguitati nel mondo. Ogni giorno uccisi 16 fedeli

19 Gennaio 2022

Video

Foto Red Dot per Unsplash
Ambiente

Stop auto endotermiche? «Decisione ideologica»

Redazione
9 Giugno 2022

Altri video

Lettere al direttore

Fermare la guerra infinita

Carlo B. Scott Visconti
24 Giugno 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    In questi tempi strani capita perfino di ritrovarsi d’accordo con Calenda
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il cardinale Marx e la Chiesa “alla moda”
    Peppino Zola
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    L’ideale cristiano non è la brava persona di successo, ma il santo
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Vasilij Grossman, la Russia e Macron
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro

Foto

Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist