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Su Huffington post.it Mattia Feltri scrive: «Al presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, contrario all’istituzione di una giornata per le vittime della malagiustizia, temendo che alimenti sfiducia in un potere dello Stato, vorrei ricordare il caso di Giuseppe Gulotta che, insieme ad altri, fu arrestato nel 1976 con l’accusa di avere ucciso due carabinieri, fu torturato, gli fu estorta una confessione e dunque fu condannato. Gulotta restò in carcere 22 anni prima di ottenere la libertà condizionata e la revisione del processo, che lo vedrà finalmente assolto. Ecco, il dottor Santalucia capirà quanto un caso di questa natura non contribuisca a rafforzare la fiducia nella magistratura. In seguito all’assoluzione, il nostro Giuseppe Gulotta cercò di ottenere un risarcimento per ingiusta detenzione, ma una sentenza del tribunale civile di Firenze nel 2023 ha detto che no, non ci sono margini per risarcimenti e, anzi, Gulotta deve pagare le spese processuali. ...
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