Lo Stato islamico colpisce i “traditori” in Arabia Saudita. Gli sceicchi ora temono la «marcia sulla Mecca»
Prima La Mecca e Medina, Roma può aspettare. La tabella di marcia del Califfato non è cambiata negli ultimi mesi: come annunciato più volte dallo Stato islamico, il primo obiettivo dei terroristi è l’Arabia Saudita e la caduta della dinastia dei Saud, mentre la capitale dei «crociati» arriverà alla fine. Ecco perché l’ultimo video rilasciato da un gruppo legato all’Isil ha disturbato eccome il sonno agli sceicchi di Riyad.
STATO ISLAMICO A RIYAD. Come riportato dagli esperti di terrorismo di Site, un gruppo di sostenitori dello Stato islamico ha rilasciato un video nel quale sparano a un cittadino danese a Riyad. Il tentato assassinio risale al 21 novembre e anche se la vittima è scampata alla morte, l’allarme è stato lanciato in Arabia Saudita. Il mese scorso l’Isil ha chiesto ai suoi sostenitori di attaccare gli sciiti, gli ufficiali del governo e gli occidentali nella monarchia araba. Almeno duemila sauditi sono partiti per combattere il jihad in Siria e Iraq e circa 600 sono tornati. Molti sono in prigione, altri sono morti ma il pericolo è reale.
SAUDITI TRADITORI. Se Abu Bakr al-Baghdadi vuole attaccare l’Arabia Saudita e la sua dinastia regnante è perché li considera dei traditori. La monarchia assoluta araba si fonda sull’ideologia politico-religiosa wahabita, più o meno la stessa che anima lo Stato islamico, ma i Saud sono scesi a compromessi con il mondo moderno, alleandosi con gli americani e alcuni paesi occidentali. La volontà di attaccare l’Arabia Saudita è poi corroborata dalla visione escatologica contenuta in un hadith, cioè una frase attribuita a Maometto: «Invaderete la Penisola arabica, e Allah vi darà la forza per conquistarla. Poi invaderete la Persia, e Allah vi darà la forza per conquistarla. Poi invaderete Roma, e Allah vi darà la forza per conquistarla. Quindi combatterete il Dajjal (Anticristo, ndr), e Allah vi darà la forza per sconfiggerlo». Per ultimi, arriveranno gli ebrei.
«MARCIARE SULLA MECCA». È da circa un anno che Riyad si cautela da una possibile invasione: ha inviato 30 mila soldati al confine con l’Iraq, ha arrestato centinaia di persone tornate dalla Siria, ha aumentato le pene detentive per chi va a combattere all’estero e per chi sostiene, moralmente o materialmente, i terroristi.
Il paradosso è che proprio l’Arabia Saudita è stata tra i principali sostenitori della guerra in Siria, riempiendo di petrodollari alcuni gruppi armati, come il Fronte islamico, e altre milizie salafite. Riyad voleva abbattere i governi sciiti di Siria e Iraq, ora si ritrova con un esercito sunnita pronto a «marciare sulla Mecca».
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40 commenti
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Nel ménage à trois delle paranoie al rilancio, siamo al solito livello di demenza:
i jihadisti non esistono e se esistono, non sono islamici o sono islamici psicolabili
i cui furiosi accessi di psicolabilità non trovano giustificazione nella “religione di pace” che tante prove ha dato di questa vocazione francescana nel corso della storia, remota e recente;
gli attentati compiuti dagli “psicolabili sono una proiezione catodica ordita da altri;
Osama bin Laden era un povero apostolo di pace infangato dai sionisti o un semplice ologramma creato per infangare la “religione di pace” per antonomasia;
se gli “psicolabili” non attaccano i loro presunti fornitori, questa è la prova che i lorlo fornitori non sono presunti;
se gli “psicolabiili”, in obbedienza al dettato coranico, nel loro furore bellico jihadista si rivoltano contro i loro presunti fornitori, questa è la prova che i loro fornitori non sono presunti;
se si pensa che l’Arabia Saudita sia un nemico o un assai poco affidabile o tutt’altro che affidabile “amico” dell’Occidente, ma non gli si vuole fare la guerra, allroa, si è “oggettivamente” complici del’Arabia Saudita;
se si dice “no” all’immigrazione, negoziata, anzi, imposta col ricatto petrolifero dai Paesi del Golfo, Arabia Saudita in testa e che i complottisti mistificatori vedono come manna dal cielo e poi, si dice “no” allo jus soli, allora, si è per lo “scontro di civiltà”, come minimo.
Dato tutto questo, Grotti è senza dubbio parte del complotto yinonista o ne è “oggettivo” complice ovvero è un agente di qualche SITE yinonista, come chiunque non condivida i bollettini raccattati e così diligentemente riciclati per diffondere le panzane, con accluso l’amorevole invito “se vuoi fare qualcosa di cristiano, attacca Usraele” e l’esortazione fraterna “Nasrallah non dimentica.”
Cambiando l’ordine dei fattori e delle situazioni, la paranoia dei compliottisti non cambia.
Fino ad ora, nessuno dei commentatori intervenuti in coda a questo articolo può definirsi complottista.
Curioso notare che il più estremista pare essere l’articolista Leone Grotti…
Così, negando negando a furia di complotti, si nega che i complottisti intervengano anche senza appellarsi al famoso Piano per orchestrati o orchestrandi. In ogni caso, la “logica” che resiste a smentite fattuali e controfattuali, per cui,
se ti attaccano, questa è la prova flagrante che la colpa è tua;
e se non ti attaccano, questa è un’altra prova schiacciante che la colpa è sempre tua,
è conforme a tutti i crismi clinici della paranoia.
Non è, perciò, il caso di fare i modesti con sintomatologie così grandiosamente manifestate attraverso scambi di battute, citazioni, copincollaggi, manipolazioni varie. E infatti, ecco che, paranoicamente, il complottista diventa Grotti… Che inguaia la teoria dei visionari che vogliono la guerra ai sauditi e una volta che trovano chi gliela fa, oltrettutto – coi soldi degli stessi sauditi -, no, non gli va bene neppure questo. Questa è paranoia ideologica pura e semplice, ma non è detto che, di questo passo, non degeneri in qualcosa di clinicamente più serio.
@MarcoL
“Fino ad ora, nessuno dei commentatori intervenuti in coda a questo articolo può definirsi complottista”.
Mi permetta il privilegio di iniziare 🙂
Grotti dice :
“Come riportato dagli esperti di terrorismo di Site, un gruppo di sostenitori dello Stato islamico ha rilasciato un video nel quale sparano a un cittadino danese a Riyad.”
Ora navigando in rete mi pare di capire che sia il solito SITE Intelligence Group della solita Rita Katz, Quella per intenderci che per anni ha fornito ai media le rivendicazioni autentiche di attentati da parte di Al Qaeda, autenticissimi messaggi registrati di Osama Bin Laden, prediche di Al Zawahiri con marchio d’origine controllata. Come facesse a scoprire questi messaggi prima e meglio della CIA e dell’FBI, la Katz non lo ha mai chiarito,
Come attendibilità siamo a livello della Giaselle Littman.
Forse essendo, neanche a dirlo, ebrea avrà tra le qualità di superuomo talmudico anche il dono della chiaroveggenza.
La chiaroveggenza che, senza forse, a certi superuomini sedicenti cattolici e più che altro, filo-islamisti e anti-semiti manca del tutto anche a proposito della conoscenza del passato e della compresnione del presente, facoltà delegata alle paranoie condivise.
Non è contrario alla natura della paranoia, tutt’altro, è pienamente conforme alla natura della paranoia escogitare spiegazioni paranoiche per salvare l’infallibilità che non è riconosciuta alla ragione delle cose.
Se i sauditi non sono attaccati dagli”psicolabili”, è perchè i sauditi li manovrano;
se i sauditi sono attaccati dagli “psicolabili”, è perché non li controllano.
Gli psicolabili, pertanto, sono coloro che (s)ragionano così: e infatti, un-due-tre, si sono arruolati nella guerra santa che considera cristiano attaccare Israele: asserzione per cui gli psicolabili meritano cristiana pietà.
Quando i sauditi non attaccano gli psicolabili è perchè credono di averne il pieno controllo.
Quando i sauditi attaccano gli psicolabili è perchè si sono accorti di averne perso il controllo.
La situazione è mutevole.
La paranoia è contagiosa e se la ride delle prove, che non vuole e non dà, producendo solo manifestazioni cliniche: infatti,
se i sauditi hanno finanziato i terroristi e li manovrano per spingere i cristiani alla guerra contro l’Islam e ppi, si trovano contro le loro stesse creature “psicolabili” – ha scritto uno che la materia la pratica, ma non quanto chi ne accoglie sintomi e teorie -: questa sarebbe la prova che i sauditi finanziano i terroristi per spingere tutti gli altri contro l’Islam!;
se i terroristi non attaccano i sauditi, allora, ecco bell’e pronta la prova che i sauditi sono in combutta con i terroristi.
La paranoia yinonica miete altre vittime. Con questo, non è che si vogliano difendere i sauditi dai terroristi, perché difendere la logica delle cose è più che abbastanza: ma si constata che tutto e il contrario di tutto non sono abbastanza, per chi continua a non capire nulla di quello che succede e di quello che sostiene con tanto patologica e patetica ostinazione.
In natura non esiste regola che inibisca ad una creatura la possibilità di ribellarsi al suo creatore. Nel nostro caso, il mostro wahhabita – l’Arabia Saudita – crea il mostro Isis. Il secondo mostro sostiene di essere più puro del primo e allora cerca di epurarlo.
Non solo. Isis è la bandiera inarrivabile per i Sauditi. Cercano di far fare agli altri quello che farebbero loro se non perdessero la faccia a livello internazionale.
si sta cercando di cancellare, oltre che il cristianesimo, anche l’islam. piaccia o no ma tanto è così. col tempo sarà evidente.
Per fare prima, i musulmani fanno di tutto per cancellare i cristiani da terre in cui il Cristianesimo era di casa prima di essere considerato straniero in patria dai musulmani in armi che li hanno sottomessi adempiendo il mandato di Maometto, di Allah e del Corano. E ora che sono da noi,i musulmani fanno il possibile per oscurare il Cristianesimo e rodere l’Occidente dalla fondamenta tramite il politicamente corretto, che non li ha mai messi sotto accusa, come avviene perennemente col Cristianesimo, se le pare che non sia così, Mike.
non posso risponderle raider. ogni commento non passa. e non so come mai. alla faccia della libertà di espressione tanto qui sbandierata.
se questo è passato non significa che altri commenti non li abbia scritti. li ho scritti ma non sono passati.
“il politicamente corretto, che non li ha mai messi sotto accusa, come avviene perennemente col cristianesimo”.
domanda: come mai è così (che tanto è proprio così come lei dice)?
e poi: difficile collegare le cose? difficile pensare ad un collegamento tra occidente ed isis? difficile pensare ad una longa manus?
infine: i casini più casini accadono dove ci sono i monoteismi. qui la domanda la evito. dovrebbe essere superflua come la risposta.
Io non ho risposte pronte come color che sanno di complotti che li dispensano dal pensare, evitandogli il disturbo di capire di volta in volta un gioco a più livelli di difficoltà, mentre è più comodo ridurre tutto ad absurdum. Questo dovrebbe essere chiaro, mentre non è chiaro a me, dai suoi interventi, quello che lei sostiene, Mike, con qualche oscillazione ideologica, mi sembra.
Ma non è questo il punto, su cui mi soffermo solo per il modo perentorio in cui mi sono rivolte domande cui non pare lei si sia preso la briga di rispondere da solo. Da parte mia, io combatto con la stessa determinazione le derive nichiliste da qualunque parte provengano e le derive multiculturaliste, che non sembrano minacciare l’Islam più di tanto. Constato che gli islamici fanno pulizia etnica in Medio Oriente: hanno cominciato nei territori palestinesi e come nessuno ha cercato di spiegare né ha protestato per questo, così nessuno, meno che mai gli islamici e i loro candidati alla dhimmitudine in nome di slogan strampalati come la fratellenza “in Abramo”, si dispiace o si dà da fare, allo stato, per trovare qualche spiegazione minimamente plausibile di un fatto innegabile.
Constato, poi,
che gli islamici stanno invadendo migratoriamente l’Ue: la demografia parla chiaro, come ai complottisti non piace, perchè assesta un colpo mortale alle loro paranoie;
le corti islamiche sono tollerate dalle autorità europee, come, di aftto, i matrimoni poligamici e per la serie “rispwtto dele altrui culture”, la subordinazione della donna all’uomo e senza il bisogno di dirlo, dei “credenti” nella “religione naturale dell’umanità” rispetto ai disumani e animaleschi fedeli in altre religioni o in nessuna;
la lotta ai simboli cristiani è condotta in modo ora discreto ora aperto e non è che gli islamici si lamentino di questo, perché gli intransigenti fra loro lo esigono e i tanto sbandierati moderati non hanno grandi obiezioni in proposito o se va bene, se ne fregano;
a essere sotto protezione della polizia sono Magdi Cristiano Allam, Ayaan Hirsi Ali, Geert Wilders, non i fautori dell’Islam radicale o soft;
gli ebrei cominciano a lasciare l’Ue, non solo gli ebrei francesi.
Se a lei, Mike, sembra non sia così, provi a mettere a verificare di persona il senso di tolleranza che caratterizza il mondo islamico nelle sue manifestazioni originali e proiezioni occidentali: provi a discutere seriamente di dottrina islamica con gli islamici e di storia dell’Islam e dei Paesi e civiltà sottomesse all’Islam con i millantati cristiani, che vorrebbero il jihad contro Israele e U.S.A., mentre gli sta bene tutto quello che lei stesso constata senza spiegarselo. Se lo faccia spiegare e poi, vedrà, se non è d’accordo con loro, chi avrà bisogno della protezione della polizia.
Quanto ai monoteismi, mi scusi: come dicevo all’inizio, le sue oscillazioni ideologiche sono davvero curiose: la domanda, se vuole, glielo faccio io: se lei condivide il (pre)giudizio negativo sui monoteismi, perchè diamine si lamenta e si allarma che qualcuno voglia estirparli? Si goda tutta l’operazione guerra santa in santa pace e non ponga domande né a se stesso né agli altri.
io sottoscrivo quanto dice lei, raider. d’accordo al 100%, e come potrebbe essere diversamente?! solo penso che sia tutto dovuto ad un accordo di gente che conta in molti paesi, leader politici e religiosi. diciamo un complotto, appunto. se a lei e a chi gestisce questo sito la parola complotto non piace (come dimostra che i commenti dove uso la parola complotto non sono passati) pazienza. solo che sbagliate, e confondete la gente. pare che non vi piaccia che si vada a fondo nelle cose. scusi ma se ovunque il cristianesimo è perseguitato, anche se in modi diversi, e se chi in un caso dovrebbe intervenire (leggi ue ed usa contro l’isis) non lo fa appunto a che si deve pensare? che sono tutti d’accordo. ossia un complotto. e come lo penso io lo pensano tutti gli italiani, cattolici ma non solo, che vogliono vedere le cose come sono veramente. in più credo che anche l’islam sia religione a rischio, anche se questo sembra assurdo. ed è dimostrabile: l’isis ma in genere i terroristi post 2011 uccidono musulmani senza problemi se gli garba. e aivoglia a giustificarlo solo con differenti visioni religiose. un pò riduttivo, ingenuo, se non pretestuoso.
Lei sarà pure d’accordo con me al 101%, ma io non so come faccia, Mike. Ma, rispondendole nell’ordine:
i complotti possono farli tutti, ma i segreti non durano a lungo, perchè, da qualche parte, gli effetti escono allo scoperto. Io combatto il politicamente corretto, che è il braccio armato – in ogni senso – del Pensiero Unico;
rifiuto le direttive Ue in materia di gender e immigrazione;
ritengo assurdo il lavaggio del cervello che si tenta di fare, specie a scuola e sui media, spacciando l’islam per “religione di pace”, cosa smentita a tutte lettere a norma di Corano e dallo studio serio e oggettivo della storia;
i musulmani – non solo loro – si sono sempre cordialmente scannati per ragioni, ci può giurare, coranicamente ineccepibili, come hanno sempre tenuto su un “piede di disparità” i cristiani, sterminati, umiliati e discriminati senza patemi d’animo dell’ultimo trentennio o se proprio vuole, secolo;
l’dea che l’arretratezza storcia islamica sia colpa degli occidentali e lo sviluppo civile dell’Euroa e dell’Occidente sia merito degli islamici, è da ricovero immediato sine die o da dhimmizzati all’istante, l’una cosa non escludendo l’altra.
Infine, lei, Mike, non ha chiarito il senso in cui allude negativamente ai monoteismi. Se è così, non posso che ripeterglielo: si goda i tentativi di terminarli. Sull’equivalenza fra Islam e Cristianesimo, però, sbaglia e di grosso. E la sua equidistanza, come se lei avesse vissuto in una società dove ha sperimentato come l’uno e l’altro pari siano, sbaglia ancora di più. Potrei dirle tanto, su questo, ma per non farle perdere tempo, chieda a Flemming Rose o a Kurt Westergaard: chieda loro e agli altri dello “Jyllands-Posten”, se non vuole apparire riduttivo, ingenuo e pretestuoso lei.
L’arabia saudita pianga se stessa !Li ha foraggiati ed appoggiati in ogni modo !
I fautori del complottismo continueranno a pensare, in coerenza con la loro paranoia, che non è vero niente e che, per es., iraniani e sauditi si vogliono un gran bene, la differenza fra i due regimi islamici (un po’ nemici dell’Occidente, diciamo così, ci facciano affari o no, business is business) è che i sauditi vorrebbero una pace generale del mondo arabo con Israele e perciò, logicamente, i Sauditi scatenano la guerra condotta da gruppi armzti dal Magherb al Sahel, dalla Somalia alla Nigeria, dalla Thailandia alle Filippine;
mentre gli iraniani si accontenterebbero che la comunità internazionale costringesse lo Stato di Israele a dissolversi: di conseguenza, spediscono imam a e ayatollah nel Venezuela chavista per convertire gli indios delle foreste e aprire moschee a Caracas come a Riga o in Groenlandia.
Le contraddizioni inseme ai doppigiochi e all’ambiguità connaturata alla diplomazia sono sottigliezze da cui c’è gente che vuol cavarsi con paranoie dalla simmetria inesorabile – col cervello di chi abbocca -: voelte la pace? “Attaccate Israele”, se, si capisce, proprio volete fare qualcosa di autenticamente cristiano. Di tutto questo demenziale ciarpame può fare a meno la difesa della propria identità storica e gli interessi legittimi di un popolo che non vuole vedere ridotta la propria sovranità e con essi, i propri diritti, come fa l’eurocrazia col beneplacito e anzi, l’attiva collaborazione della classe dirigente italiana.
Ed invece i fautori del complottismo sanno bene che iraniani e sauditi non si vogliono bene. Sanno anche che tra i due litiganti il terzo gode…
Era detto ironicamente, ma i complottisti che pretendono di capire quello che c’è dietro gli scenari mondiali, non capiscono nemmeno quello che hanno sotto il naso. Con tanti saluti a Yinon.
Invece il mio era detto per davvero.
A conferma che il complottista di riserva non è in grado di capire, benché si sia messo in testa di spiegare cose che non sono alla sua portata, la mia era ironia perché si sa bene, da queste parti, quale affetto reciproco nutrano i fratelli in Maometto nonché cugini in Alì. Era un modo per chiarire al complottista di complemento che lo schema non regge: e subodiorando il pericolo, il complottista evoca terzi e quarti che dovrebbero spassarsela, senza che il complottista dica neppure a proposito di che.
Costruire un’immagine del proprio interlocutore distorta in modo da poterla criticare facendo credere che essa corrisponda a realtà è quanto di più falso e meschino possa essere prodotto da mente umana. Piuttosto che riflettere sulle questioni si preferisce screditare gli interlocutori con magheggi che hanno come unico risultato mostrare al lettore la propria piccolezza di animo e mente.
Ho risposto per tempo, se non passate il post, c’è qualcuno che si sentirà obbligato a pensare – compito gravoso, per certuni – che io abbia esitato, che io manchi di argomenti o non so cos’altro. Per favore, passate il post.
I “costruttori di pace” secondo le modalità in uso presso la “religione di pace” e i decalcomani di disegni di tecnologia dele costruzioni di Piani complottistici, non hanno alcun titolo per lanciare accuse, quand’anche farneticanti giusto per salvare, almeno, la coerenza dello stile che li contraddistingue.
C’è poco da immaginare, l’immaginazione se la sono presa tutta i paranoici che belano, anche se l’hanno impegnata al Monte di Pietà delle idiozie, il Piano che gli sta in testa come un cappello su misura; e perciò, non trovano il tempo di riflettere sulle cose che, del resto, li dispensano dal farlo.
Così, tutto il loro ricercare, citare, (non) riflettere, non deflettere, fantasticare, (non) argomentare, duettare o tritticheggiare (e senza mai concludere un cavolo, va detto a loro onore), si compendia così “pianamente”: per evitare tutte le cose predette, accusare un’ebrea di essere un’ebrea.
ho sempre detto che anche l’islam è a rischio, e che l’isis di musulmano ha solo la facciata. infatti l’isis dice che l’arabia ha tradito solo perchè è alleata degli americani. scherziamo? in arabia saudita c’è l’islam radicale versione wahabbita. ovvio che gli americani sono solo una scusa dell’isis per eventualmente attaccare l’arabia saudita. e ovvio pure che gli americani (e l’europa) sono i finanziatori dell’isis. lo scopo distruggere le due principali religioni monoteiste. in ogni modo. in medio oriente usano la violenza.
Tu i musulmani non li conosci proprio. Conoscessi il concetto di takfiryia non faresti certe valutazioni grossolane.
in effetti non lo conosco. però si conosce il concetto di ipocrisia, o diciamo doppiogioco: dico una cosa ma ne voglio un’altra. faccio sembrare che vado in una direzione ma in realtà ne desidero andare in un’altra.
Takfir è l apostata. Per isis tutti gli altri islamici sono apostati se non si uniscono al califfo, vera guida dei credenti. Ergo, anche le loro moschee non sono più moschee.
siamo sempre lì. chiunque allora, se musulmano, potrebbe accusare chiunque di apostasia. è un concetto molto arbitrario.
Lo dica ai musulmani, MIke.
L islam non ha una gerarchia che dica cosa è giusto o sbagliato. L unica autorità è il Corano. Come lo interpreti fatti tuoi. È il consenso o la forza ad imporre una dottrina.
Nell’Islam ci sono dei sapienti che hanno maggiore autorevolezza di altri però è come dici tu riguardo l’assenza di gerarchia che per noi cattolici è ben marcata e che secondo mè ci salverà dalla perdizione in cui cadranno i protestantesimi. L’interpretazione del corano non è univoca. Ci sono per esempio i sufi e un pò meno gli sciiti che vedono qualche allegoria in più. Poi i sunniti di vari tipi che protendono per un’interpretazione più letterale ma tutti alla fin fine si trovano un testo che ha il grande difetto di essere troppo accurato. Troppi tecnicismi giuridici figli di un’epoca superata quale è il medioevo che, secondo mè, causeranno se non l’estinzione un forte ridimensionamento dell’Islam nel futuro. Quando le acque si calmeranno vedremo che il successo della dottrina dipenderà dalla dottrina stessa. Anche per questa ragione il cristianesimo sono certo che prevarrà.
Già. Il Cristianesimo prevarrà. Certo, non grazie all’immigrazione di gente dalla “nota suscettibilità islamica” e malgrado il politicamente corretto che lo screditano, lo attaccano, lo perseguitano: che, in più, possono contare sul valido apporto in tali “noi cattolici” negazionisti che vanno in giro dicendo una cosa come questa: “Se vuoi fare qualcosa di cristiano, attacca USraele.”
L’immigrazione la possiamo fermare favorendo la stabilità dei paesi islamici. L’opposto di quello che abbiamo fatto fino ad ora.
Il fatto è che, secondo il famoso Piano cui i complottisti hanno appeso la testa al chiodo come calciatori a fine cariera gli scarponi e i jhadisti provetti i frutti del loro lavoro, l’immigrazione la vogliono i sauditi;
ma i complottisti, chissà come mai, non hanno mai considerato l’immigrazione massiccia e incessante nei Paesi occidentali un effetto sgradevole del Piano;
e i moderati islamici non ne vogliono sentire parlare, di restare a casa loro e men che meno, di tornarci;
anche dove, vedi Marocco e Algeria, Senegal e Niger o Burkina-Faso o lo stesso Pakistan e la Turchia, guerre non ce ne sono.
Nel frattempo, i Paesi musulmani hanno l’arma petrolifera e da tantissimo tempo, dispongono di quella finanziaria per ricattarci: e quando, per una ragione o l’altra, le cose dovessero mettersi male, abbiamo in casa abbastanza immigrazione islamica da scatene l’inferno come e peggio che a Gaza e in Cisgiordania: e altro che Intifada! E i segni di una islamizzazione crescente dell’Ue, con la complicitò del politicamente corretto, ci sono tutti.
Ecco, a tutto questo i complottisti paranoici non ci pensano: sarà che il Piano, su questo punto, gli sta più che bene così com’è e non lo cambierebbero, tanto per dire, con la reciprocità di trattamento e il reintegro nei Paesi islamici dei cristiani cacciati armi in pugno così come erano stati sottomessi in illo tempore “dalla religione di pace”;
sarà che non si pongono il problema perchè ne risentirebbe la tenuta dell’intero Piano;
sarà che non lo sanno neppure loro e non trovano le citazioni che stanno a pennello alla loro testa.
Per evitare choc a sistemi nervosi fragili e già provati, non chiedetegli perché, non chiedetegli come, non chiedetegli niente. Lasciateli riposare nel sonno narcotico nel loro ultimo Piano a coordinate variabili.