Contenuto riservato agli abbonati
Sulla Nuova bussola quotidiana Eugenio Capozzi scrive: «Teheran è rimasta, insomma, sempre più isolata, mentre la convergenza di fatto tra Gerusalemme e "petromonarchie" si è andata cementando. E di questo si è avuta ulteriore, significativa conferma proprio in questi giorni, quando Gerusalemme ha lanciato la sua devastante offensiva. Infatti, al di là di una isolata dichiarazione di condanna di Riad, l'eloquente silenzio di quasi tutti i paesi arabi sunniti dimostra – aggiungendosi a ripetuti loro pronunciamenti contro la teocrazia sciita - che nei fatti essi considerano l'Iran come il loro principale antagonista, sono angosciati quanto gli israeliani dai suoi progetti nucleari e dal suo espansionismo, e lasciano volentieri che Israele, come e più di altre volte, faccia il "lavoro sporco" per loro colpendo dolorosamente Teheran. L'ultimo, importante elemento per comprendere il contesto nel quale l'attuale conflitto si colloca è l'atteggiamento di Trump. Molti osservatori hanno osserva...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno