Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Terrorismo islamico
    • Cristiani perseguitati
  • Politica
    • Unione Europea
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Pnrr
    • Inflazione
    • Auto elettriche
    • Lavoro
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Terrorismo islamico
    • Cristiani perseguitati
  • Politica
    • Unione Europea
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Pnrr
    • Inflazione
    • Auto elettriche
    • Lavoro
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Società

L’affaire Alberto Tedesco e la nemesi del Pd “epuratore”

L'ex senatore è ai domiciliari in attesa del processo. La sua vicenda spiega bene il complesso manettaro della nostra sinistra

Chiara Rizzo
19/03/2013 - 16:34
Società
CondividiTwittaChattaInvia

Il 20 luglio 2011 si votò per la richiesta di arresti per Alfonso Papa (Pdl) alla Camera e per Alberto Tedesco (Pd) al Senato. Mentre Papa andava in carcere, Tedesco rimase in Senato. Poi il tempo è passato, il vento è cambiato. Gli arresti di Papa sono stati revocati; Tedesco invece è finito ai domiciliari il 15 marzo scorso, quando è decaduta la sua immunità parlamentare. Entro dieci giorni il giudice per le indagini preliminari terrà l’interrogatorio di garanzia. Il caso Tedesco è la nemesi del giustizialismo nel Pd e più in generale nel centrosinistra, che tende a dimenticare sempre il monito del socialista Pietro Nenni: «Attenti, che arriva sempre qualcuno più puro di te che ti epura».

LA VICENDA GIUDIZIARIA. Alberto Tedesco, ex assessore alla Sanità della giunta Vendola I, oggi è imputato di concussione, corruzione, turbativa d’asta e falso: l’accusa di associazione a deliquere, inizialmente non accolta dal gip, è stata confermata nell’agosto 2011 dal tribunale del riesame, e così si è andata ad aggiungere alle altre. Tra i suoi co-imputati c’è anche la celeberrima “Lady Asl”, l’ex direttore generale dell’Asl di Bari, Lea Cosentino, che avrebbe accettato gli ordini di Tedesco sulle nomine dirigenziali. L’inchiesta è stata condotta dalla procura di Bari, in particolare dal pm Desirèe Digeronimo, poi al centro delle polemiche per il caso Vendola: è stata lei, con un esposto, a denunciare l’amicizia tra il Gup che ha prosciolto Nichi e la sorella del governatore. Per questo la corrente di sinistra delle toghe, Area, ha pressato sinché non ha ottenuto che il Csm aprisse, lo scorso novembre, un fascicolo per il trasferimento della Digeronimo. La procura ha chiesto al Senato l’autorizzazione all’arresto di Tedesco la prima volta nel febbraio 2011, ma è stata rigettata da Palazzo Madama a luglio 2011. Una nuova richiesta è stata inviata quando, dopo il Tribunale del riesame di Bari, anche la Cassazione ha confermato l’esigenza di una misura cautelare. A febbraio 2012 è arrivato il secondo no. Il 4 febbraio 2013 l’ex senatore è stato rinviato a giudizio. Il processo comincerà il 6 maggio a Bari.

TEDESCO: “NON SONO ARSENIO LUPIN”. Nel 2011, disponendone l’arresto, il gip Giuseppe De Benedictis scriveva, riprendendo la tesi dell’accusa: “Non vi è alcun dubbio che il sistema fosse incentrato sulla rigorosa applicazione di logiche affaristiche e clientelari, sorrette dall’equazione ‘nomina del dirigente amico-ricambio dei favori da parte del dirigente’. Tramite le turbative d’asta e gli abusi d’ufficio, conducevano alla spartizione illecita degli appalti in favore degli imprenditori che garantivano futuro sostegno elettorale ai politici, e il maggior numero di consensi possibile”.
Nella ricostruzione dell’accusa e del Gip, in Regione Puglia ci sarebbe stato “un sistema di occupazione dei posti di alta amministrazione e successivo asservimento degli uomini chiave per successivi fini privati e/o comunque certamente poco istituzionali”.
Tedesco si è sempre difeso respingendo tutte le accuse: «Siamo partiti dall’accusa di associazione mafiosa e siamo arrivati all’associazione a delinquere, che il gip ha respinto. Rimangono i reati singoli, ma sono in grado di dimostrare che non sono stati commessi, e ciò che è avvenuto in realtà non configura un reato. Nelle indagini nessuno ha nemmeno ritenuto di interrogarmi». Tedesco ha sempre dichiarato di non volersi sottrarre al processo ma anche che «non sono un Arsenio Lupin capace di preordinare l’organizzazione della sanità ai propri illeciti interessi personali, nell’inconsapevolezza generale. O c’era omertà, o non c’è nessun reato».

Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi

LA VICENDA POLITICA. Socialista, vicino a Rino Formica negli anni ’80, Tedesco è stato in Regione Puglia dal 1985 al 2009, come consigliere e poi assessore. Nel 2005 ha sostenuto Vendola con il suo partito, i socialisti autonomisti, e poi è stato determinante anche nella vittoria di Michele Emiliano a sindaco di Bari. In cambio ha ottenuto poca riconoscenza umana. Nei giorni della richiesta d’arresto, Emiliano su facebook ha commentato sibillino: “Gli errori giudiziari possono essere sempre possibili, ma se in questa grande confusione la mia amministrazione è sempre rimasta integra, molto è dipeso anche dalla correttezza e prudenza dei miei collaboratori”.
Tedesco è stato scaricato ancor più platealmente da Vendola, che nell’inchiesta Tedesco è stato prosciolto, ma che il 26 febbraio 2011, con una conferenza stampa ha fatto sapere: «Io non sono scontento delle intercettazioni, perché comunque svelano un discreto livello di spregiudicatezza nella gestione della cosa pubblica. Posso annusare il cattivo odore e reagisco appena lo sento». Vendola, al primo avviso di garanzia a Tedesco nel 2009, ne aveva preteso le dimissioni: poi l’ex assessore era passato al Senato (anche, vociferano i ben informati in Puglia, per i buoni uffici del lìder maximo D’Alema). Ma è stato lo stesso Gip nel 2011 a scrivere che “i metodi di Tedesco erano spesso usati in maniera identica da altri assessori (regionali e comunali)” e in quota Pd.

BERSANI GIANO BIFRONTE. «I problemi sono dall’altra parte (nel Pdl)» ha detto Bersani alla vigilia del voto Papa-Tedesco nel luglio 2011. Intanto la vicepresidente Rosi Bindi chiudeva le porte a Tedesco («Niente scudi parlamentari»), e il vice capogruppo dei senatori Pd, Nicola Latorre, comunicava di votare il sì alla custodia cautelare («Bisogna allontanare anche il minimo sospetto che su fatti di questa natura ci possano essere scambi o strumentalizzazioni»). Quel giorno un deputato Pd, Antonio Luongo, ha invece proprio parlato di «scambio di prigionieri»: il Senato ha votato con 151 no e 127 sì contro la misura cautelare. Dalla successiva conta è parso (dato che il voto era segreto il mistero resta) che, se alla Camera il Pd votava compatto per il sì all’arresto di Papa, al Senato si mostrava più garantista per Tedesco con qualche voto sfuggito per caso. Il senatore fu aiutato anche dai voti di Pdl e Lega.
Bindi, insieme ad Antonio Di Pietro (Idv), all’euparlamentare Deborah Serracchiani e al senatore Ignazio Marino (Pd) ne hanno chiesto le dimissioni. «Non ci penso nemmeno, non ho nessun motivo per farlo» ha risposto Tedesco (che prima del voto, in aula, aveva chiesto ai senatori di accettare la richiesta della Procura), “benedetto” da Bersani («Tedesco rifletterà, ma il suo intervento per il sì all’arresto è stato buono»), poco prima che Bersani stesso cambiasse idea: «Faccia un passo indietro».
In attesa del processo, resta solo da stendere un pietoso velo almeno sulla vicenda politica. Con Tedesco stesso, che a suo tempo ha avuto una parola buona per tutti: «Si può decidere di riempire il parlamento di portaborse, come ha fatto Franceschini, di assenteisti, seguendo l’esempio di Bindi, di bocciati alle primarie secondo il costume di Letta, o di cambia casacca arruolati a suo tempo da Veltroni. Quello che non si può fare è cercare l’alibi di questo sfacelo, che ha caratterizzato la vita parlamentare Pd in questa legislatura, nascondendosi dietro il dito del caso Tedesco».

Tags: alfonso papaMassimo D'AlemaMichele Emilianonichi vendolaNicola Latorrepierluigi bersani
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden (Ansa)

Un giorno bisognerà parlare dei pasticci di Biden in Medio Oriente

27 Ottobre 2023
Massimo D'Alema con Antonio Di Pietro, 1 aprile 2000 (Ansa)

Schlein-Cappato: il Pd non è più di sinistra dai tempi di Di Pietro

21 Settembre 2023
Funerale di Silvio Berlusconi, Piazza Duomo, Milano, 14 giugno 2023 (Ansa)

Berlusconi, i funerali e l’ultimo Giudice

15 Giugno 2023
Francesco Boccia, Elly Schlein

Come si salverà il Pd tra i vari Franceschini, Boccia e Sala (oltre all’inesistente Schlein)?

8 Giugno 2023

Compagno Vendola, le parole sull’utero in affitto sono importanti!

16 Aprile 2023
Protesta del comitato di redazione del Sole 24 Ore contro un redazionale pro Cina

Propaganda sui giornali e altri segnali della penetrazione cinese in Italia

31 Marzo 2023

Video

pizzaballa
Video

In spem contra spem – L’incontro con il cardinale Pizzaballa

Redazione
28 Ottobre 2023

Altri video

Lettere al direttore

Adriana Mascagni
Blog

«Splendevano i campi per la luce che splendeva nel cielo». Buon Natale a tutti i tempisti

Emanuele Boffi
1 Dicembre 2023

Read more

Scrivi a Tempi

Foto

“La prima luce dell’universo”, opera realizzata in ferro saldato e bombola esplosa da Giorgio Salvato
Foto

La prima luce dell’universo

1 Dicembre 2023
Foto

Nel centro di Tel Aviv una grande tavola attende gli ostaggi. Il posto di Kfir e Ariel Bibas

30 Novembre 2023
Alba sul monte Sinai
Foto

Sarebbe successo qui. Memorie di un viaggio in Terrasanta

15 Novembre 2023
Roberto Perrone
Foto

Roberto Perrone protagonista a BookCity Milano

14 Novembre 2023
Locandina di invito all’incontro “Dove vai Europa?”
Foto

Dove vai Europa?

6 Novembre 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Unione Europea
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Pnrr
    • Patto di stabilità
    • Inflazione
    • Auto elettriche
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Blog
    • Lettere al direttore
    • La preghiera del mattino
    • Casca il mondo
    • Il Deserto dei Tartari
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Tempi Media
    • News
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist