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Su Startmag Giuseppe Liturri scrive: «Premesso che quella firma sanciva solo l’accordo su un testo negoziale condiviso, da portare alla ratifica dei rispettivi parlamenti nazionali, gli unici titolati ad assumere impegni vincolanti, i due rilievi della Meloni si legano. Perché è vero che il dibattito parlamentare del 9 dicembre 2020 si era concluso con l’approvazione di una risoluzione che, tra le altre cose, impegnava il governo a “a finalizzare l’accordo politico raggiunto all’eurogruppo e all’ordine del giorno dell’Eurosummit sulla riforma del trattato del Mes”. E con quel mandato Conte si recò dopo pochi giorni all’Eurosummit decisivo per la definizione della volontà politica. Ma è anche vero che quello stesso Parlamento aveva in precedenza approvato ben due risoluzioni (nel giugno e nel dicembre 2019, seppure con un cambio di governo e relativa maggioranza nel mezzo), con le quali ribadiva la necessità che la riforma del Mes procedesse di pari passo con quella di altri p...
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