La strage degli ulivi del Salento per colpa di un parassita
Chiamatela come volete. Lebbra degli ulivi, xylella fastidiosa, o morbo di disseccamento rapido dell’ulivo, comunque lo chiamiate la conseguenza è sempre solo una: la morte della pianta. È un mix di questi tre batteri probabilmente la causa della moria di 6 mila ulivi nel Salento, in Puglia. Gli alberi ammalati dovranno essere abbattuti, poiché la malattia impedisce l’idratazione della pianta e da ulivi sani diventano pezzi di legno secco.
EPIDEMIA. Qui i contadini disperati hanno chiamato un professore di Berkeley esperto di malattie delle piante, per vedere come fermare l’epidemia, che potenzialmente potrebbe colpire altre specie al di là degli ulivi salentini. Il professore è rimasto sconvolto dalla velocità con cui la pianta muore, e ha confessato di non aver mai visto nulla del genere. Sul fronte dei controlli è stato disposto il blocco delle piante e dei vari frutti prima di averne accertato lo stato di salute, ma bisogna capire se tutto quello che è stato commercializzato nei mesi passati non si sia poi ammalato. Per gli ulivi malati è previsto l’abbattimento o l’essere bruciati in loco. Ovviamente a rischio la produzione d’olio per l’anno prossimo. Se l’epidemia continua la produzione d’olio sarà minore.
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