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Pubblichiamo alcuni stralci del discorso tenuto dal monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, in occasione della festa patronale di san Prospero, 24 novembre 2020.
Proveniamo da millenni nei quali l’alimento dei rapporti umani è stato offerto dalla comunicazione orale. La parola detta vocalmente è la prima traduzione del nostro pensiero, nei suoi aspetti intellettuali ma anche emotivi ed emozionali. La parola pronunciata è ricca di sfumature: può raccontare e ragionare, ma anche piangere, gioire, gridare. Nell’oralità ogni termine è intrecciato a un’inflessione, a un tono, essenziali al fine della sua piena comprensione.
Qui la parola si rivela apparentata alla musica e all’armonia, che nella cultura greca e medioevale costituiscono la stoffa di cui è fatto l’universo e il primo riflesso di Dio. Non è casuale che all’origine della cultura occidentale e alla base delle prime forme letterarie ci siano gli aedi e i ...
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