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Esiste un’eccezione tra le mille minoranze difese dal politicamente corretto, un’unica, macroscopica eccezione: i cristiani. Stiamo imparando sulla nostra pelle la forza distruttrice del politicamente corretto, di quella woke culture che si illude di costruire un mondo migliore riscrivendo il nostro passato e rieducando i cittadini a un pensiero omogeneo. Tra i suoi cardini vi è la difesa delle minoranze, come espressione della libertà individuale. Non importa che si tratti di sparuti gruppi o di persone unite dalle più strane convinzioni, ciò che conta è che nessuno sia limitato nella propria autodeterminazione. Ma tutto ciò non vale per i cristiani, i quali possono essere non solo criticati e confutati come è giusto che sia, ma possono subire attacchi e violenze senza che si alzi un solo coro in loro difesa da parte dei sacerdoti progressisti.
Mentre in Occidente disquisiamo dei diritti di chiunque si senta discriminato per i motivi più assurdi, in molte nazioni del resto del mon...
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