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Nel pieno della più grande crisi geopolitica dai tempi della Guerra fredda che ha messo a nudo i problemi di un’Europa quasi totalmente dipendente dall’estero per soddisfare la propria domanda di energia, la Germania chiuderà ufficialmente oggi, sabato 15 aprile, le ultime tre centrali nucleari ancora attive: Isar 2, Neckarwestheim 2 ed Emsland, dicendo definitivamente addio a una risorsa che a partire dagli anni Sessanta ha sostenuto il grande sviluppo dell’industria tedesca. Per mesi, gli impianti hanno funzionato in modalità di emergenza immettendo nella rete una media quotidiana di 70 gigawattora, coprendo dal 3 al 7 per cento circa della domanda di elettricità tedesca a seconda dell’orario giornaliero.
Prevista per la fine del 2022, la chiusura degli impianti è stata rimandata diverse volte per far fronte alla crisi energetica frutto della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Ancora in questi ultimi giorni, il governo tedesco ha respinto le richieste di una nuova...
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