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La folgorazione di Edith Stein

Di Cristiana Dobner
27 Giugno 2024
L’educazione nella famiglia ebraica, il contatto con l’ateismo, la scoperta di Husserl e l’incontro con Cristo. Poi l’ingresso nel Carmelo e il martirio ad Auschwitz accanto al suo popolo. Storia della santa filosofa che non smise mai di cercare la Verità
Edith Stein
Edith Stein (in seconda fila sulla sinistra) durante una gita con familiari e amici, nel 1911

Edith Stein: una donna tutta da scoprire per poterla conoscere e comprendere. Con un sigillo impresso fin dalla nascita, fin dall’educazione nella numerosa famiglia che la madre, Augusta, dirigeva con fermezza autorevole godendo della grande stima dei figli. Certamente all’interno di alcune scelte che, oggi, qualificheremmo come severe mentre allora rientravano nell’austerità. I nipoti, che pure la prediligevano, non esitavano infatti a chiamarla “Diktator”! I figli rispettavano le decisioni materne, che governavano due maschi e cinque femmine, per di più con un bilancio, dopo la morte del marito, in rosso. Augusta prese in pugno la situazione e riuscì non solo ad eliminare il rosso ma a rendere prospera la famiglia.
Edith è l’ultimogenita. I due fratelli, Paul e Arno, avevano appioppato dei soprannomi alle sorelle: “leone” a Rosa perché ruggiva e si arrabbiava, “cornacchia” a Erna perché ribatteva, “ranocchio” a Frieda perché minuta e saltellante. Non rimaneva che l’ultima, l...

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