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“From the river to the sea, Palestine will be free!”. “Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera!”. La dolcezza della rima baciata di questo slogan, gridato da mesi da migliaia di studenti universitari nei campus sparsi per tutti gli Stati Uniti, ha sempre nascosto un terribile significato: Israele, che si trova appunto tra il Giordano e il Mediterraneo, deve sparire dalla faccia dalla Terra.
Non tutti i giovani che hanno occupato illegalmente i campus e che hanno chiesto agli atenei di interrompere qualunque collaborazione con lo Stato ebraico desideravano la distruzione di Israele. Non tutti sbarravano la strada agli ebrei per impedire loro l’accesso all’università. Non tutti gridavano con il volto mascherato o il capo avvolto nelle kefiah colorate: “Hamas ci ha resi orgogliosi: uccidete subito un altro soldato!”. Molti erano sinceramente preoccupati per la sorte dei palestinesi di Gaza, travolti da una guerra brutale. Troppi studenti, però, hanno confuso critica politica ...
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