Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Chiesa

«La Chiesa in Cambogia è martire. L’hanno annientata e oggi continua a soffrire»

Intervista con mons. Enrique Figaredo Alvargonzález, prefetto apostolico di Battambang: «Tutti i nostri capi, i vescovi, i sacerdoti, le suore e molti catechisti sono stati uccisi».

Redazione
30/07/2012 - 11:06
Chiesa
CondividiTwittaChattaInvia

(tratto da ZENIT.org) – Per il programma settimanale Where God Weeps (Dove Dio Piange), Maria Lozano ha intervistato in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) il prefetto apostolico di Battambang, in Cambogia, monsignor Enrique Figaredo Alvargonzález, S.I.

Mons. Kike, Lei è entrato nel noviziato della Compagnia di Gesù all’età di 20 anni a Madrid. Perché e quando si è trasferito in Cambogia?
Ero alla ricerca di un incontro con Dio e l’ho avuto durante il mio noviziato, quando stavo studiando filosofia. Quando mi sono laureato in economia, volevo dare un volto ai numeri che avevo studiato, così ho detto al mio provinciale che volevo essere volontario per i rifugiati e imparare da queste persone. Egli è il Cristo sofferente nel mondo e pensavo che i profughi erano coloro che andavano ad insegnarmi come è questo Gesù. Ero pronto a qualsiasi cosa ed improvvisamente ho ricevuto una lettera da Bangkok, del Jesuit Refugee Service: “Ti aspettiamo qui il 1 settembre”. La lettera è arrivata a maggio, quando non avevo ancora dato gli esami per la laurea, non aveva ancora fatto i test per la carriera e questo mi ha reso molto nervoso.

Inoltre, la Cambogia era ancora in guerra.
Sì. Ho dovuto guardare la mappa per sapere dove si trovava. Le prime immagini che ho visto di cambogiani erano tutti con il cromà. Il cromà è una sciarpa, un foulard che in Cambogia è multiuso. Si usa sia per il sudore che per coprirsi dal sole, come asciugamano, come amaca per i bambini. Se dovessimo scegliere un simbolo della Cambogia per identificare il popolo cambogiano, dovremmo scegliere il cromà. Quindi, quando porto il cromà è un po’ come portare la Cambogia con me. In quelle prime foto che ho visto di rifugiati cambogiani, tutti avevano il cromà e mi ha incuriosito tantissimo.

Lei è arrivato nel settembre 1985 in una Cambogia in guerra. Qual è stata la sua prima impressione?
Avevo paura, ero spaventato a morte. Quando sono andato nei campi profughi fu un calvario. Ha dovuto passare 5 controlli militari e ad ogni controllo le cose si facevano sempre più cupe e i militari, vestiti di nero, poco sorridenti, ti chiedevano i documenti in modo molto violento. Quando poi sono arrivato al cancello del campo, non lo dimenticherò mai, si sono alzate le sbarre e siamo entrati. Di colpo, i bambini, mal vestiti, scalzi, ma allegri! Mi ricordo molta allegria, vita… piena, anche se vivevano racchiusi in un campo profughi, diciamo come prigionieri di guerra.

Cosa è successo poi?
Sono andato a visitarli e mi ha ricevuto Jhaimét, che era il capo, il loro leader. Me lo ricordo molto bene: era con le stampelle, gli mancava una gamba, l’altra era rimasta gravemente ferita e gli mancava un occhio. Io non parlavo cambogiano, ma c’era un ragazzo che traduceva. Jhaimét ha detto: “Ho sentito che vieni ad aiutarci” e io – spaventato a morte – “sì, sì”. E lui diceva: “Non ti preoccupare, ti dirò di che cosa abbiamo bisogno”. In quel momento ho avvertito una pace impressionante, per così dire, la voce di Dio era Jhaimét che mi diceva: “Non ti preoccupare, qui ti accogliamo, ti vogliamo bene”.

La Cambogia è un paese a maggioranza buddista, il che significa che in questi campi profughi, la maggior parte della gente è di religione buddista, no?
Sì, sono in maggiormente buddisti. Naturalmente ci sono i cattolici, ma sono pochi. Inoltre anche la guerra ha contribuito alla loro scomparsa. Molti sono stati assassinati, sacerdoti, vescovi, tutti quanti. Nei campi sono rimaste, come un piccolo resto di Israele, di cristianesimo, famiglie piccole, spesso senza un capo famiglia. Nella maggior parte era una vedova, ma spesso non c’era neppure quella come capo famiglia, erano figli di cattolici, ma senza molta preparazione e richiedono un aiuto speciale.

Durante la cerimonia del suo insediamento come prefetto apostolico un sopravvissuto ha dato la sua testimonianza e ha parlato della Chiesa in Cambogia come «una chiesa che negli ultimi 30 anni era stata una chiesa di lacrime e sangue», un chiaro riferimento alla persecuzione dei Khmer rossi di Pol Pot, alla quale anche Lei sta facendo riferimento. La Chiesa della Cambogia è una Chiesa martire?
Sì, è una Chiesa martire. La Chiesa della Cambogia è stata completamente annientata. Tutti i nostri capi, come ho detto prima, i vescovi, i sacerdoti, le suore e molti catechisti sono stati uccisi. Chi non è stato ucciso è morto di fame o di malattia e la comunità è rimasta molto impoverita. Oggi abbiamo due luoghi in Cambogia, dove ricordiamo i martiri. Il 7 e l’8 maggio sono i giorni in cui li ricordiamo. Ma nel ricordo di questi martiri anche noi cresciamo nella fede, perché sono persone che sono morte con la fede viva. Il vescovo Paul Tep Im Sotha, primo prefetto apostolico di Battambang, a cui sono succeduto, due giorni prima della sua morte aveva detto Messa, e dando la sua benedizione a tutti ha detto: “Arrivano tempi duri, abbiate cura della vostra fede, abbiate cura della fede gli uni degli altri”. Finita la Messa, è salito in macchina e l’hanno assassinato. Il vescovo Joseph Chhmar Chambers, di Phnom Penh, è stato nominato vescovo 4 giorni prima dell’ingresso dei Khmer Rossi a Phnom Penh, il suo vescovado era nelle risaie.

Che erano come campi di concentramento, vero?
In questi campi di concentramento, lui ha fatto il pastore e ha visitato i cattolici. Ha pregato e celebrato l’Eucaristia con moltissime limitazioni, ma l’ha fatto. Si è preso cura del suo popolo come un povero ed è morto di fame e di malattia, ma alla sua morte, la sua croce pettorale, l’hanno raccolta i suoi genitori e la gente si è riunita attorno alla croce pettorale del vescovo Salas per pregare.

Grazie a Dio, oggi non è più una Chiesa martire anche se continua a soffrire.
Infatti. Dopo Pol Pot è venuto un regime comunista pro-vietnamita che ha continuato a far soffrire la gente. Non ha concesso nessuna libertà di religione e la gente ha continuato a patire e soffrire in povertà e in mancanza di libertà. La memoria dei nostri martiri ci dà molta forza perché abbiamo visto come si sono consegnati nella sofferenza. I nostri cattolici hanno attraversato tante sofferenze e oggi lo testimoniano con la loro vita.

Questa intervista è stata condotta da Maria Lozano per Where God Weeps, un programma televisivo e radiofonico settimanale, prodotto da Catholic Radio and Television Network, in collaborazione con l’organizzazione internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre.

Tags: cambogiacomunismokhmer rossiPhnom Penh
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Il presidente della Federazione russa Vladimir Putin

Il tentativo di Putin di riscrivere la storia russa non va sottovalutato

6 Settembre 2023
Milan Kundera

La verità sull’Occidente “rapito” di Milan Kundera

27 Agosto 2023
Eugenio Corti

Il Meeting rilegge “Il cavallo rosso”, autentica provocazione per noi moderni

15 Agosto 2023
Una marcia antifascista per le strade di Roma

Del Noce e l’innegabile «continuità» tra il fascismo di ieri e l’antifascismo di oggi

11 Agosto 2023
Antonio Gramsci

Perché fu proprio il comunismo a permettere il trionfo dello spirito borghese

21 Luglio 2023
Augusto Del Noce

La logica del “compromesso storico” tra cattolici e comunisti demolita da Del Noce

7 Luglio 2023

Video

I negozi in Artsakh sono vuoti a causa del blocco del Corridoio di Lachin da parte dell'Azerbaigian
Video

Sette mesi di «catastrofe umanitaria» in Artsakh

Redazione
26 Luglio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Il cardinale George Pell
Blog

La Chiesa e le accuse (false) del mondo

Emanuele Boffi
23 Settembre 2023

Read more

Scrivi a Tempi

Foto

Sas dla Crusc
Foto

Ritorno al Sas dla Crusc. Davanti al trono

31 Agosto 2023
Matrimonio sposa
Foto

Bambina, sposa

31 Luglio 2023
Luigi Negri sul palco del Meeting di Rimini
Foto

Fede e cultura una sfida per la ragione

22 Giugno 2023
Una casa semi-sommersa dall’acqua in seguito all’alluvione in Emilia-Romagna
Foto

La notte che ha incominciato a piovere

10 Giugno 2023
Foto

Manovriamo tra due bande di curati

9 Giugno 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Blog
    • Lettere al direttore
    • La preghiera del mattino
    • Casca il mondo
    • Il Deserto dei Tartari
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Tempi Media
    • News
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist