
La brutta giornata di Grillo. Clonato il simbolo del Movimento 5 Stelle (ma è tutta una sceneggiata)
Giornata difficile per Beppe Grillo. Come tanti altri, passata in coda, davanti al ministero degli Interni a Roma, per depositare il contrassegno elettorale del non-partito e concorrere alle prossime elezioni. Difficile non solo questo, però. L’ex comico, oltre a farsi la coda, ha infatti dovuto subire l’assalto dei proseliti per le aperture ai membri di Casa Pound, e poi si è fatto beffare da un anonimo che è riuscito a registrare, prima di lui, un simbolo identico a quello del non-partito. «Ci hanno derubato», ha tuonato Grillo, all’uscita del ministero degli Interni. «Non sappiamo cosa sia successo ma si tratta di una vera truffa che vuole danneggiare il nostro partito». La beffa? Per Grillo è colpa del sistema. «Un sistema che sta collassando». «È tutto marcio», incalza, «se va avanti così ci sarà una rivoluzione violenta». Ma, in realtà, è tutta una sceneggiata perché la legge vieta di presentare simboli «identici e confondibili», quindi i grillini possono stare tranquilli: per le elezioni riavranno il loro simbolo sulla scheda.
L’APERTURA AI FASCISTI. Attendendo questa ipotetica rivoluzione, Grillo ha già cacciato senza molte remore gli ex fedelissimi Giovanna Favia, Federica Salsi e Valentino Tavolazzi. In compenso, mentre aspetta di entrare al Viminale, ha un cordiale scambio di battute con i giovani fascisti di Casa Pound: «Avete idee condivisibili, alcune più, alcune meno» ha spiegato Grillo, «se un ragazzo di Casa Pound vuole entrare a far parte del Movimento, non vedo problemi oggettivi».
[internal_video vid=67578]
ARTITO PIRATA PER JOHNNY DEPP PRESIDENTE. Se Grillo è in una botte di ferro (il marchio del M5S l’ha registrato la scorsa primavera) sarà invece difficile per Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia far valere la paternità del proprio simbolo, anch’esso clonato ma che non risulta registrato all’ufficio marchi e brevetti. Fra le altre liste civetta ci sono il partito di Monti presidente per l’Europa (non è la lista del presidente del Consiglio ma quella di Samuele Monti, consigliere comunale), e un Partito Pirata (ce ne sono tre) che ha come presidente niente meno che Johnny Depp.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!