«Avere tre genitori è addirittura meglio». Questa la convinzione che ha portato un uomo a chiedere di essere il terzo genitore di una bambina di 23 mesi figlia di due lesbiche residenti negli Stati Uniti.
La storia comincia quando due donne italo-americane, Maria Italiano, di 42 anni e Cher Filippazzo, di 37, sposate legalmente nello Stato americano del Connecticut si rivolgono a Massimiliano Gerina, trentacinquenne italiano gay residente a Miami, per chiedergli di diventare il donatore di seme e avere così un figlio tramite fecondazione assistita. La legge della Florida vieta ogni diritto di paternità al donatore, ma Gerina si è rivolto a una corte distrettuale di Miami per rivendicare il suo diritto di paternità. Sì perché, racconta l’uomo, «quando ho visto questa pargoletta correre è stata un’esplosione di emozioni». Questo grande trasporto emotivo, ha spiegato Gerina, si è amplificato nel pensare a suo padre che se ne era andato di casa quando lui aveva 9 anni: «Non voglio fare i suoi stessi errori», ha dichiarato. E non importa se la piccola avrà un padre omosessuale, una madre biologica lesbica (chiamata per legge “genitore 1”) e una seconda madre adottiva lesbica (chiamata per legge “genitore 2”).
DESIDERIO. A valere è «il mio desiderio di paternità», ha dichiarato. L’uomo vorrebbe avere altri figli, magari con un altro compagno se «troverò la persona giusta». Perché quello che conta, a stare a sentire Gerina, non è innanzitutto il bene del bambino, ma «quello che conta è se sono amati».
LA SENTENZA. Ad essere particolare è l’iter giudiziario della vicenda. La denuncia dell’uomo è partita nel 2011 subito dopo la nascita della piccola, nata il 10 marzo di quell’anno. Il processo avrebbe avuto inizio il 31 gennaio, ma stranamente le due donne hanno cambiato repentinamente idea. Hanno deciso di ritrattare, di non far decidere al giudice ma di accordarsi con Gerina, stipulando un contratto giuridico mai visto prima a cui il giudice ha dovuto solo apporre una firma. Così, per la prima volta, una bambina avrà tre genitori: le due “mamme” avranno la potestà sulla piccola, mentre l’uomo potrà visitarla due volte la settimana a casa loro. Ma perché la necessità di legalizzare questo status creando un precedente quando, come dichiara l’uomo, «la vedo già tutti i giorni e stiamo progettando le vacanze in Sardegna tutti insieme»?