L’Ucraina apre a un dialogo impossibile

Di Leone Grotti
29 Agosto 2023
Zelensky è disposto a riprendere la Crimea con il dialogo forzando il ritiro dei russi. È una richiesta irrealistica e irricevibile da Mosca, ma la strada delle trattative sarebbe quella giusta
La controffensiva ucraina procede a rilento

La controffensiva ucraina procede a rilento

L’Ucraina è riuscita a conquistare il villaggio di Robotyne e a superare la prima linea di difese russe nella regione di Zaporizhia. Non è ancora chiaro però se l’esercito di Kiev riuscirà a mantenere la posizione o se sarà costretto a ritirarsi nei prossimi giorni a causa del contrattacco dei russi.

L’Ucraina avanza a fatica

Dopo più di due mesi la controffensiva, come notato anche dall’intelligence americana, non ha raggiunto successi significativi e l’Ucraina paga ogni metro riconquistato con centinaia di vittime.

Per quanto la vittoria di Robotyne potrebbe spianare agli ucraini la strada verso l’importante centro logistico di Tokmak, l’intero territorio è minato e sotto il costante tiro dell’artiglieria russa. «Il nemico è pronto e ci aspetta da mesi. Non è come a Bakhmut, non ci sono luoghi per avanzare nascosti», ha dichiarato un soldato ucraino, Oleksandr Solonko, alla Cnn spiegando le difficoltà estreme dell’avanzata.

Zelensky parla di dialogo con la Russia

Intanto il presidente Volodymyr Zelensky ha aperto per la prima volta da oltre un anno alla possibilità di trattare con la Russia. «Ci saranno meno vittime se ci troveremo ai confini amministrativi della Crimea. Credo che così sarà possibile spingere politicamente per la smilitarizzazione», piuttosto che per la conquista militare.

La richiesta del presidente ovviamente è irrealistica al momento e irricevibile da parte di Mosca, sia perché la Russia ha sempre dichiarato che non cederà mai la Crimea, riconquistata nel 2014 dopo un referendum illegale e non riconosciuto a livello internazionale, sia perché l’Ucraina è ancora molto lontana militarmente da quei confini.

La controffensiva ucraina
In giallo le postazioni conquistate dagli ucraini durante oltre due mesi di controffensiva (mappa Ft)

L’Ucraina non ha cambiato posizione

Le parole di Zelensky, dunque, non costituiscono in alcun modo un mutamento di posizione dell’Ucraina, il cui obiettivo «da perseguire con i nostri alleati» resta quello di riconquistare tutti i territori invasi dai russi. Parlare però, a qualunque titolo, di trattative con Mosca è un fattore positivo che inserisce il dialogo nel novero delle possibilità di risoluzione del conflitto.

Al momento non sembra esserci ancora spazio per una soluzione non armata, ma se la controffensiva continuerà ad arrancare come nei primi mesi i paesi occidentali potrebbero spingere Kiev a ricercare un accordo.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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