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Israele ha un obiettivo: il cambio di regime in Iran

Di Rodolfo Casadei
03 Ottobre 2024
Nel giro di due anni, la Repubblica islamica avrà le armi nucleari, così Netanyahu ha deciso di fare la prima mossa. Ma resta il problema palestinese
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu all'Onu, New York, Stati Uniti, 27 settembre 2024 (Ansa)
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu all'Onu, New York, Stati Uniti, 27 settembre 2024 (Ansa)

Per mesi Israele è stato accusato di compiere massacri su vasta scala per pura vendetta, o per i soli interessi personalistici di Benjamin Netanyahu, che rischiava incriminazioni e prigione se il suo governo cadeva; per mesi si è discettato sulla carenza di strategia nell’uso della forza da parte di Tel Aviv. Dal 30 settembre sappiamo qual è il nome della dottrina strategica israeliana: regime change a Teheran, causare la caduta della repubblica islamica in Iran e l’avvento di un governo di segno totalmente diverso, che non sarà più nemico giurato di Israele e sponsor di soggetti regionali ostili.

Se l’operazione Alluvione al-Aqsa condotta da Hamas il 7 ottobre è stata una mossa ispirata dagli iraniani, mirata ad interrompere il percorso di normalizzazione dei rapporti fra mondo arabo e Israele, in particolare fra Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e stato ebraico, la risposta del governo Netanyahu a partire dal 26 ottobre fino ad oggi è stata di attaccare massicciamente gli attor...

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