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Il Parlamento Europeo è un po' come quei grandi acquari cittadini capaci di trasformare anche gli squali tigre in pesci rossi: una vetrina buona giusto per una nuotatina a beneficio di smartphone, la cui utilità sostanziale, cioè per i cittadini elettori, è assai scarna considerando che i veri processi decisionali vengono adottati in seno alla Commissione o in Consiglio o, al limite estremo, in alcune Commissioni parlamentari dove solo una ristrettissima cerchia di euro-parlamentari può dire la sua.
Ed è così che pur nati con propositi incendiari e rivoluzionari gli euro-parlamentari boccheggiano silenti, in beata quiete dei sensi, facendo atto di presenza giusto con qualche comunicato stampa.
Proprio questa valenza ornamentale, museale quasi, concilia candidature-simbolo, in una rincorsa cieca a raschiare il fondo del barile.
Tutti gli archetipi che il Pd vorrebbe candidare alle Europee
L’unica importanza rivestita dai nomi proposti e dalle candidature escogitate è più interna alle di...
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