
Il diavolo fa leva sull’amore per trasformare qualsiasi unione in una “famiglia”
Mio caro Malacoda, c’era una volta un principe che voleva sposare la figlia della sarta… poi il principe perse il suo regno, divenne povero e la figlia della sarta lo lasciò. Ecco una storia che tradizionalmente si potrebbe definire “un vulnus per la famiglia”. Ed eccone un’altra: c’era una volta una principessa che voleva sposare il figlio del ciabattino, il re la diseredò ma il ciabattino, che la amava, la sposò anche se nullatenente. Questa sembra più un vulnus per la monarchia. Comunque, sia la famiglia sia la monarchia sono sopravvissute.
La famiglia, si dice, è fondata sull’amore. Bella frase, ma falsa: la famiglia è fondata su un contratto, è un istituto sociale, giuridico, religioso, l’amore ne è componente importante ma non esclusivo. L’amore è comandamento universale, gratuità verso chiunque, affermazione dell’altro per il suo semplice esserci, ma non ci sposiamo con il povero cui facciamo l’elemosina, con l’orfano che adottiamo a distanza, con l’anziano che aiutiamo a far la spesa. Sì, in un certo senso molto esteso con tutti costoro costituiamo una “grande famiglia”, la grande famiglia dell’umanità, ma nessun tribunale ci condannerà per abbandono del tetto coniugale se smetteremo di aiutare le vecchiette ad attraversare la strada. Insomma, senza contratto niente famiglia. E “pacta servanda sunt”, se cambiano le condizioni, il contratto può essere sciolto. Per la Chiesa cattolica il contratto è addirittura nullo se si scopre una frode precedente il contratto stesso, o un’insincerità nell’atto della stipula. Certo, per la Chiesa l’amore è molto importante, tanto da ritenere vincolante per l’eternità la sua dichiarazione solenne di fronte a testimoni. Ne risulta che la famiglia (e un certo tipo di amore) è difesa più dal patto stipulato che dalle ondivaghe passioni dei suoi contraenti.
So che ti sto confondendo, è il mio scopo. Perché se il principe della storia invece che povero diventa una principessa, che cosa succede? In Italia è storia. Lui dopo tre anni di matrimonio è diventata lei, il cambio di sesso è stato registrato all’anagrafe; il comune, pensando di applicare la legge (che chiama famiglia quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna), ha “sciolto” d’ufficio la coppia, imponendo di fatto il divorzio; i due però stanno bene insieme e hanno fatto ricorso, la Cassazione ha stabilito che «il matrimonio è fondato sul canone indefettibile del consenso» e dichiarando lo scioglimento forzato un «vulnus per la famiglia». Lei e lei giustamente esultano, visto che ancora si amano: «Saremo le prime spose gay». Ma io ti chiedo: e se avessero cambiato di sesso tutti e due? E se ci fosse un figlio? E se domani lei e lei diventassero entrambi lui e lui? Continuando, ovviamente, ad “amarsi”. Adoro il caos. Il rovesciamento che siamo riusciti a imporre è tale per cui anni fa due che si amavano rifuggivano dal metter su famiglia, oggi chi potrebbe amarsi liberamente vuole chiudersi in quella che fino a ieri condannava come la “gabbia dell’amore”.
Sai quanti cattolici in buona fede (e cattiva intelligenza) si bevono quest’inno all’amore. Anche la mamma di lei (che prima era lui) ha detto: «Non hanno fatto male a nessuno». Invece sì. E noi lo sappiamo.
Tuo affezionatissimo zio Berlicche
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13 commenti
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Zio berlicche che figo che sei sperando tu sia m perché se fossi f dovrei metterla al f e la censura me la stopper ebbe 😀 zio berlicche domandina: ma se la legge che estende i diritti sanitari dei sig.ri onorevoli ai parenti culattacchioni l’hanno votata i rappresentanti del Pipolo delle libertà e se la legge x le coppie frocchie la stanno portando avanti sempre rappresentanti del Pipolo delle libertà, questi
di Tempi ci fanno o ci sono? 😀
Mmmmm che “argomentazioni” un poco pertinenti (come si dice arrampicxarsi sugli specchi)…come il commento del sig. giovanni e l’articolo nella sua interezza.
Potrei rispondere che non si tratta solo di tutelare l’amore di due persone ma anche di dare il dovuto e doveroso riconoscimento sociale alle famiglie formate da due persone dello stesso sesso, abbattendo così una sciocca, ingiustificata e inaccettabile discriminazione basata solamente sulle fantasticherie di ideologie confessionali…ma so che non servirebbe.
Quindi dirò solamente che non spetta all’ideologia religiosa stabilire quali siano o meno i diritti delle persone di uno stato laico. fatevene una ragione e starete meglio.
Ideologie confessionali?
E gli atei che sono contrari come li spieghi?
@Lorem Ipsum
Non ci fare caso, Paoletto ogni volta che scrive un commento non può fare a meno di metterci le sue tipiche frasette: “ideologia confessionale” e “fatina dei denti”.
Ognuno ha la sua croce.
la famiglia uomo donna può generare, la famiglia omosessuale no: si tratta di realtà o fantasticheria?
La famiglia uomo donna è riconosciutata e tutelata ( sempre meno) dall’ordinamento giuridico proprio perchè genera figli, non perchè è fondata sull’amore.
L’amore non c’entra nulla, altrimenti lo stato dovrebbe riconoscere anche l’amore fra due fratelli o fra due amici o addirittura fra l’uomo e l’animale.
Nessuno impedisce a due persone di amarsi, come amici , come amanti o come gli pare.
Solo non si capisce perchè questo “amore” dovrebbe essere giuridicamente tutelato.
Alla tutela di questo rapporto bastano e avanzano gli strumenti del diritto civile.
“L’amore non c’entra nulla”.
Brava Lorenza, hai sintetizzato in tre parole l’intera filosofia di CL.
Bebo, povero non piangere.
Sono di cl e ti chiedo scusa anche da parte di Lorenza e di tutti quanti.
In realtà noi ti amiamo tanto, tanto. stai tranquillo.
… è un amore un pò inquientante… secondo me Bebo preferirebbe evitare un attenzione così perversa da parte tua Paolo !
E tu, da parte tua, hai scritto in tre righe tutta la tua ignoranza e la tua malafede.
no, Paolo è stato abile – quasi quasi me l’ero bevuta.
comunque, io vi odio senza remore.
Guarda caro bebo, che il mio intervento di prima era indirizzato a te, ovvero l’ignorante in mala fede sei tu, non Paolo.
Quindi figurati se la tua dichiarazione di odio mi sorprende.
E io non sono manco di CL.
Anche l’aids nasce “dall’amore.”