India. Le leggi anticonversione usate contro i cristiani
[pubblicita_articolo allineam=”destra”]«I tredici arrestati stavano pregando insieme e devono aver fatto troppo rumore, disturbando qualcuno», afferma monsignor Cornelio confermando la presenza anche di minori tra i fedeli trattenuti dalla polizia. L’episodio rappresenta un chiaro esempio della facilità con cui ci si può servire delle leggi anticonversione. «Le norme dovrebbero garantire che i gruppi religiosi non costringano altri ad abbracciare la propria fede. Ma come è possibile evitare che qualcuno con interessi economici, politici o personali, le utilizzi per i propri scopi?». Il presule spiega che le Chiese cristiane non tentano in alcun modo di convertire i fedeli di altre religioni al cristianesimo, sebbene non esclude che vi possano essere stati dei tentativi eccezionali da parte di sette di ispirazione cristiana. Al tempo stesso sottolinea come perfino le opere di carità vengano male interpretate dai gruppi oltranzisti. «Ci accusano di prenderci cura della povera gente unicamente al fine di convertirla. Sono perfino arrivati ad incolpare Madre Teresa di questo. In realtà sono le persone a chiederci perché le aiutiamo e quando spieghiamo loro che questo è ciò che ha insegnato Gesù, vogliono abbracciare la nostra fede».
Il presule mette in guardia dai pericoli dell’adozione di una legge anti-conversione a livello generale e sottolinea come pur non essendo direttamente il governo a far soffrire le minoranza, da quando il partito nazionalista indù Bharatiya Janata Party (NJP) ha guadagnato la presidenza con Narendra Modi, i gruppi oltranzisti sono maggiormente radicalizzati. «Gli estremisti manipolano i casi di conversione ed esercitano pressioni sulla polizia affinché arresti i presunti colpevoli. Così si iniziano lunghi processi che possono durare anche anni a causa della lentezza del nostro sistema giuridico. E noi minoranze continuiamo a soffrire».
Tratto da Acs
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1 commento
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Non vedo il mio commento e non so quindi se sono stato moderato. Ci riprovo:
questo è il paese civile che in QUATTRO ANNI non solo non è riuscito a imbastire un processo ma neppure a formulare un rinvio a giudizio o un proscioglimento per due marinai italiani.
Ora si sono persi in un bicchier d’acqua. Quello di Asia.
Che però è grande come un oceano.
Dire che sono da terzo mondo è fargli un complimento.