Questi primi giorni di attività del nuovo Parlamento sono stati scanditi dalla curiosità attorno al gruppone dei deputati-senatori grillini. Tutti molto seri, compresi nel ruolo, guardano dall’alto in basso (anche logisticamente, stanno nelle ultime file) i colleghi, i giornalisti, vil razza dannata, e tutto quel mondo paludoso che li circonda. Occhio, però. Qualcuno c’è già finito dentro ed è stato inghiottito, come quelli che hanno votato per Grasso al Senato. Primo esempio di rete calata dai vecchi marpioni della politica e via, la prima pesca è riuscita, la prima crepa si è verificata.
GIUDIZI SOSPESO. Per ora si danno un gran daffare a dimostrare di essere diversi. Vanno alla mensa sociale, bevono acqua comunale, arrivano con le biciclette e con i bambini. Su di loro sospendo il giudizio in attesa di vederli all’opera su questioni fondamentali. Però, come Crozza, dico che essere normali, quelli della porta accanto, non è una garanzia. Come dice lui? Anche mio cugino è normale ed è un vero deficiente.
LO STIPENDIO È RELATIVO. E poi l’autoriduzione dello stipendio. Bel gesto, a effetto anti-casta, però mi ricorda la demagogia sui calciatori strapagati. Va bene risparmiare, ma poi bisogna anche giocare. Provo a spiegarmi. Per uno come Messi, unico al mondo in grado di segnare quel gol (il primo) al Milan, 1,2 milioni di euro al mese sono anche pochi. Per una pippa, nel calcio e in politica, 4-5 mila sono anche troppi.