“Illustre presidente del tribunale, riappenda i crocifissi, ci aiuteranno a fare giustizia”

Di Redazione
03 Aprile 2015
La lettera firmata da 26 avvocati del foro di Ferrara per chiedere il ritorno della croce in aula: «Un gesto totalmente corrispondente all'intelligenza e al cuore anche per noi operatori del diritto»

tribunale-crocifisso-ansaPubblichiamo la lettera firmata da 26 avvocati del foro di Ferrara e inviata al presidente del tribunale della città Pasquale Maiorano per chiedere il ritorno dei crocifissi nelle aule dell’edificio. L’appello non ha evidentemente intenti polemici (anzi, gli autori si offrono perfino di accollarsi le eventuali spese necessarie), semplicemente è il gesto gratuito di alcuni professionisti del luogo che si sono accorti della inspiegabile scomparsa della raffigurazione del supplizio di Cristo, e in conseguenza di questo avvertono personalmente la mancanza di un richiamo non solo alle radici della civiltà europea, ma ancor più al fatto che «tutto, anche lo sbaglio, l’errore, il reato più grave, potrà essere perdonato giustificato e che l’atto di giustizia compiuto dall’uomo, per ben legale che sia, sarà sempre incompleto, se non è accompagnato dall’abbraccio della Misericordia».
La missiva, presentata in origine durante un’assemblea dell’Ordine degli avvocati, è datata 25 marzo ed è stata pubblicata ieri da La Nuova Ferrara. Prima di pubblicarne il testo, il quotidiano ha constatato che effettivamente quello che segnalano i 26 avvocati corrisponde a verità: il crocifisso resiste solo nell’aula F del tribunale, «in tutte le altre aule sono scomparsi, in alcune di queste (aule A e D), invece sono rimasti i chiodi che li sostenevano». Interpellato in merito a questo piccolo “giallo”, il presidente Maiorano ha detto di non avere «mai disposto nessuna rimozione, ci mancherebbe», e ha aggiunto che si darà da fare per «accertare i rilievi mossi» e che risponderà «al più presto» ai firmatari della lettera.

Ill.mo Presidente,

alcuni giorni fa abbiamo notato che nelle aule giudiziarie del nostro Tribunale (ad eccezione dell’Aula F) sono scomparsi dalle pareti, alle spalle del banco del Giudicante, i Crocifissi, «simbolo di ammonimento di verità e giustizia» come dichiara la circolare del Ministro Rocco del 29/5/1926.

Ci rivolgiamo a Lei in primis, mossi dalla preoccupazione di tutelare il rispetto della sacralità di tali oggetti, essendo ignoto il luogo, speriamo non indegno, in cui potrebbero essere stati riposti i crocifissi, che rappresentano, per i credenti, la sintesi dell’espressione della propria Fede e, per i non credenti, la memoria della propria tradizione costitutiva della identità giudaico-cristiana di tutti i cittadini europei.

Qualora la ricerca non producesse il risultato sperato, visto che è ancora in vigore, non essendo stata abrogata, la fonte normativa che prevede la presenza dei crocifissi nelle aule di giustizia (circolare Rocco 29/5/1926) Le chiediamo di provvedere affinché si possa tornare a vedere nei luoghi dove dovrebbero essere tutelati e difesi i valori della giustizia, della tolleranza, della libertà, del rispetto e della pace, la croce che per eccellenza è il richiamo alla Verità, al Bene, alla Giustizia, fino a morire per essa.

Anche noi operatori del diritto garanti della giustizia siamo uomini fragili e limitati e crediamo che sia un gesto ragionevole, perché tiene conto di tutti i fattori della realtà, essere aiutati a ricordarci che tutto, anche lo sbaglio, l’errore, il reato più grave, potrà essere perdonato giustificato e che l’atto di giustizia compiuto dall’uomo, per ben legale che sia, sarà sempre incompleto, se non è accompagnato dall’abbraccio della Misericordia.

Siamo disponibili a collaborare donando i crocifissi per la realizzazione di questo gesto totalmente corrispondente all’intelligenza, al cuore di tutti gli uomini e all’identità di noi Europei.

Restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro e sin d’ora La ringraziamo per quanto potrà fare.

Cordiali saluti

F.to Avv. Silvia Vayra
Avv. Aldo Andriulli
Avv. Francesco Andriulli
Avv. Barbara Grandi
Avv. Luca Tieghi
Avv Laura Jannotta
Avv. Alessandro Veronesi
Avv. Catia Sisti
Avv. Maddalena Tamburini
Avv. Emanuela Sgroi
Avv. Marina Gionchetti
Avv. Cecilia Bagni
Avv. Marco Montanari
Avv. Anna Domanico
Avv. Amalia Valentini
Avv Renata Gagliani
Avv Catia Sisti
Avv. Antonella Mattiello
Avv. Ugo Ferroni
Avv. Anna Giardini
Avv. Negretto Antonio
Avv. Alfredo Zucchi
Avv. Alberto Bova
Avv Vincenzo Galasso
Dott. Carlotta Moro
Dott. Claudio Saletti

«La giustizia senza misericordia è arida e la misericordia senza giustizia è disonorante» (Beato Etienne Michel Gillet 1758-1792)

Foto Ansa

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13 commenti

  1. Andrea

    @fabiano

    Sei comico

  2. Emanuele

    …vi ripeto l’aneddoto del Crocifisso capitato a mio padre insegnante.

    Una studentessa italiana chiese di togliere il crocifisso dall’aula, poiché i credenti di altre religioni si potevano sentire offesi… Prese la parola una ragazza Cinese dicendo che non si sentiva affatto offesa e che sperava che la sua amica, se avesse visitato il suo paese, non si sentisse offesa incontrando statue del Buddha.

    Mio padre colse l’occasione ed invitò tutti a portare i simboli religiosi in cui credevano, nella parete c’era posto per tutti, dichiarando che avrebbe spiegato l’iniziativa al preside.

    Risultato: il crocifisso rimase al suo posto solo soletto e nessuno ebbe più nulla da ridire. Quindi ben vengano Buddha, tao, etc. Anche nelle pareti dei tribunali c’è posto per tutti…

  3. Purtroppo, anche all’Università fiorentina di Scienze dell’Educazione Sociale, non ci sono i crocifissi (se non in Aula Magna ed un piccolo affresco del Crocifisso, sotto vetro, in un cortile)…..un custode, non contento, ha detto che è la legge 🙁

    1. Fabiano Rabiosi

      Mettici una statua del Buddha…

  4. Emanuele

    @fabiano

    …l’unico oltraggio che vedo è quello del tuo commento all’intelligenza…

    Poi, per la cronaca, la Corte Europea si è già espressa sull’esposizione del Crocifisso nel “luogo di un’istituzione pubblica LAICA e ACONFESSIONALE e che deve rappresentare TUTTI senza idologie o simboli religiosi DI PARTE.“, dichiarando all’unanimità che non viola i diritti di nessuno.

  5. recarlos79

    da italiano dico che hanno fatto bene. la giustizia italiana è un insulto alla dignità

  6. Fabiano Rabiosi

    Vergongatevi, dovreste mettere le immagini di Falcone e Borsellino invece che di Cristo.
    E non mi sembra che i due giudici vengano rappresentati con i corpi martoriati dal tritolo.

    “inspiegabile scomparsa della raffigurazione del supplizio di Cristo”

    Ve lo spiego io perchè:

    PRIMO perchè il crocefisso oltraggia il corpo stesso di Gesu privandolo della doverosa dignità che si deve attribuire ad ogni defunto.
    Secondo perchè quel corpo oltraggiato vie sfruttato per propaganda religiosa e NON è legato in NESSUN modo al concetto di giustizia.
    Terzo, l’aula di un tribunale NON è una chiesa.
    Quarto, l’aula di un tribunale è il luogo di un’istituzione pubblica LAICA e ACONFESSIONALE e che deve rappresentare TUTTI senza idologie o simboli religiosi DI PARTE.

    Non passerete, siete su un binario morto.

    1. Edo

      Ah Fabia’, son duemila anni che ce lo dite! Cambiare musica è troppo difficile?
      Sul letto di morte ti renderai conto che la chiesa continuerà a vivere anche dopo la mia e la tua morte, e allora cosa farai?
      Leggi e medita il commento di Mazinga Z, se hai a cuore la questione.

      1. Fabiano Rabiosi

        Sei proprio un credulone… MazingaZ non è agnostico, Cristo non è stato condannato dalla “pubblica opinione” e l’unico delirio di onnipotenza ce l’avete voi che prentendete di far credere ad ogni tipo di truffa, compreso quello di parlare in nome del creatore delle galassie!

        Duemila anni fa non c’era internet e la gente era poca, analfabeta e dominata con la paura del demonio e dell’inferno in epoche buie dove le epidemie e la morte violenta erano una costante.

        Siamo nel 21 secolo, molte vostre presunte verita sono state spazzate via come polvere dalla scienza, molti problemi sono stati risolti e altri ne rimangono… ma è solo una questione di tempo.

        Avete poche generazioni di vita…. siete su un binario morto!

        Gaudiamo Shiva101!

        1. Mazinga Z

          Signor Rabiosi, non mi pare ci sia il bisogno contribuire, come fa lei, ad insinuare nei cattolici il sospetto che gli chi è agnostico sia tale a causa dell’ignoranza o dell’imbecillità.
          E’ un fatto che, stando ai vangeli Gesù fu fatto crocifiggere dalle autorità religiose, da quelle politiche e da una folla urlante.
          Che i vangeli siano veri o falsi o esagerati poco importa in questa sede: ciò che conta è quello che simboleggia la figura del Crocifisso nell’immaginario collettivo dell’occidente.
          Essa non rappresenta un potere prevaricante e arbitrario, ma un dio che si abbassa alla condizione umana e si fa uccidere innocente per salvare l’umanità.
          Mi pare che, alla luce di queste umanissime considerazioni, non ci siano cose più meritevoli del crocifisso di essere appese in un’aula di giustizia.

    2. Alberto

      Caro Rabiosi di nome e di fatto, non potrei in poche righe cercare di convertirti, ma posso pregare questa sera il Signore per la tua conversione.

      1. Menelik

        Vedi, io ti prenderei per un’orecchia e ti lascerei alcune settimane in un campo profughi come quello di Erbil o qualcuno nel nordest della Nigeria.
        Vedrai che dopo ti passerebbe la voglia di fare il borghese capitalista viziato occidentale vestito da rivoluzionario.

  7. Mazinga Z

    Da agnostico pretendo che l’immagine del crocifisso, innocente condannato anche dalla pubblica opinione, rimanga a perenne monito contro il delirio di onnipotenza degli uomini.

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